Migliaia di euro rimborsati sulla fiducia e senza scontrino

Oltre ai laboratori civici organizzati in campagna elettorale, l’amministrazione persevera con questa iniziativa fallimentare anche dopo l’insediamento della giunta, giustificandone la fattibilità con il principio della democrazia partecipata, tema nella realtà totalmente sconosciuto al Sindaco Sovrano Fossi che si fa regista, con diversi attori suoi affini, delle due giornate dei CampLab, individuandone a priori, argomenti, moderatori e ci viene da pensare… soluzioni?finanza

Ma la gente mica è scema, l’hanno capito già da prima delle elezioni quel 49% di persone che non si sono neanche recate alle urne che non ci sono margini per i cittadini per decidere niente, ci sono però 60 irriducibili amici e parenti (e magari qualche ignaro) che partecipano a questi eventi anche a ottobre 2013.

Il successo oceanico di cotanta partecipazione non può però essere gratis, chi pagherà le spese dei moderatori, i loro pernottamenti, i buffet, un bel gruppo musicale a rallegrare l’evento, spese varie di tipografia e spille nonché 228 € di lapis, che posto un costo di 1 € l’uno, fa la bellezza di quasi 4 lapis per ognuno dei 60 partecipanti (ma quanto cavolo hanno scritto???). La risposta è semplice e nemmeno ci sorprende, pagheranno i cittadini!

Ma c’è di più, il Comune non ha le competenze per organizzare due giornate di riunione (ci chiediamo quali sono le competenze del Comune) e allora si dà tutto in gestione esterna ad una bella Società Sportiva Dilettantistica, che, tra una lezione di tennis e l’altra, ha evidentemente tutte le professionalità per sbrigare le pratiche burocratiche che mancano al Comune. Ed ecco che la Società accetta l’incarico da parte del Comune per l’organizzazione di questo teatrino alla modica cifra di € 8.550, che gli vengono corrisposti a titolo di rimborso spese dal Comune senza, ciliegina sulla torta, uno straccio di fattura, scontrino o ricevuta ma sulla base di una mera richiesta di rimborso, peraltro nemmeno protocollata, stile lista della spesa al supermercato!

Poteva bastare? No! Sui mirabolanti risultati di questo evento ci stampiamo pure 1500 copie di un libro che nessuno leggerà mai; una copia ogni 42 abitanti per la bellezza di 7.200 euro! Sarà un’impresa trovare a chi regalarlo, facilmente resterà a intasare gli scaffali del Comune.

Quindi cittadini l’invito che vi facciamo è quello di presentare al Comune una richiesta di rimborso per spese varie, non importano preventivi, pezze di appoggio, fatture, basta la fiducia e vedrete che il Comune ve le rimborserà… ma attenzione, prima però dovrete assicuravi di essere dalla parte “giusta” della politica campigiana!

Simona terreni 

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