Tasse alle stelle per mantenere inalterato il livello degli sprechi: il Consiglio di Campi Bisenzio approva tutto

Taschendieb Al grido di “non vogliamo tagliare i servizi” frugano nelle tasche della gente, ma il sindaco si incazza se gli si chiede se nei “servizi” sono compresi i due portavoce che si è fatto assumere (Simone Bolognesi, un suo sodale di campagna elettorale [1] e Giovanni di Fede, un ex assessore che ha preteso il posto sicuro [2]).

Nei “servizi” che NON hanno tagliato ci staranno anche il Città Sharing (8.540 €), il PopUp (20.680 €), i CampLab (29.190 €), il sottosito cittadinanza attiva (7.747 €), la campagna Bilancio Partecipativo (10.248 €), il periodico con l’intervista del sindaco (3.500 €), il sindaco su Tele Iride (3.050 €) e le mille altre spese demenziali [3] che la Giunta continua ad autorizzare.

Addizionale IRPEF massima, tassa sui rifiuti in aumento, nessuno sconto sull’IMU… tutto approvato dalla maggioranza PD/Fossi che aveva molta voglia di fare in fretta: hanno accorpato la discussione sulle quattro tasse (IMU, TASI, TARI e IRPEF), si è saltata la cena e l’assessore De Feo neanche ha illustrato il bilancio di previsione 2015, così che alle dieci finisce il voto e scatta il liberi tutti.

2015-07-31_bilancio-e-tasseL’addizionale IRPEF sarà quasi un milione in più, cioè una trentina di euro per chi ha un reddito basso (esentate solo le buste paga da fame).

La tassa sui rifiuti al solito non farà distinzione tra chi ne produce tanti e chi pochi (senza disincentivi è normale che abbiamo aumentato la monnezza prodotta del +2.7% in un anno), ma i soldi da tirar fuori per lo smaltimento saranno il 17% in più, cioè grosso modo 70 euro in più a famiglia.

Dice che da Roma arrivano sempre meno soldi, ed è probabile visto che dobbiamo continuare a pagare le missioni di guerra [4] e gli aerei F35 [5], l’alta velocità per Lione [6], l’Expo [7], il nuovo aeroporto di Peretola [8], e tutte quelle opere dove gli italiani non ci avrebbero messo un euro, se solo fossero stati interpellati.

Con amarezza viene da dire: sempre troppo poco per chi continua a votare o a far votare questa banda di mantenuti.

P.S. L’agevolazione IMU per favorire l’affitto alle situazioni disagiate sarà un buco nell’acqua: nessun proprietario si farà abbindolare da cento euro di sconto se, trovandosi l’inquilino moroso, resterà da solo col cerino in mano come succede ora e succederà in futuro.

[1] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/atti/gm/2013/00010365_01_00142225.pdf
[2] http://www.repubblica.it/politica/2014/04/04/news/l_assessore_di_fede_o_mi_pagano_o_mi_dimetto-82696754/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Spese_varie
[4] https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/analisi/6154/alessandro-di-battista
[5] http://www.polisblog.it/post/298186/f35-il-pentagono-litalia-comprera-i-90-aerei-previsti
[6] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/03/alta-velocita-torino-lione-i-costi-aumentano-miliardi-in-spese/1392118/
[7] http://www.internazionale.it/notizie/2015/04/30/expo-2015-milano-costi-biglietti
[8] http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/trasporticomunicazioni/2015/04/quello-spreco-del-nuovo-aeroporto-di-firenze.html

Emergenza ‪casa‬ a ‪Campi Bisenzio‬: il Comune non trova soluzioni

sfratto-forza-pubblicaA seguito del presidio sull’emergenza abitativa messo in piazza nei giorni scorsi dal M5S, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile ad incontrare i due consiglieri portavoce del MoVimento. Abbiamo ritenuto opportuna anche la presenza di Sandro Targetti, in rappresentanza del Movimento di lotta per la casa, che da anni conosce da vicino questi problemi.

L’incontro con l’assessore Luigi Ricci è avvenuto ieri pomeriggio, una volta ancora ci sono state illustrate le soluzioni che il Comune mette in campo su questo tema, senza però fornirci le risposte che cercavamo. Infatti, mentre i progetti a lungo termine per reperire nuovi alloggi popolari sono fermi a causa di mancanza fondi, per le emergenze mancano del tutto soluzioni credibili.

I casi che richiedono un intervento immediato sono almeno una dozzina: in genere si tratta di persone o nuclei familiari che hanno fatto un lungo percorso di sofferenza, dove perdita del lavoro e separazioni familiari sono il comune denominatore. In queste circostanze gli strumenti dell’assistenza sociale e del contributo affitto hanno fallito. Allo stato attuale il Comune non è capace di fornire alcuna soluzione immediata, dignitosa e di buon senso.

Siamo all’assurdo per cui le soluzioni prospettate ai cittadini sono estremamente costose (alloggi presso affittacamere) e spesso traumatiche (separazione dei figli dai genitori e trasferimento in altre località).

Soluzioni più efficaci e meno costose, come appartamenti destinati solo alle emergenze, eventualmente anche condivisi, al momento non esistono. Piuttosto la sensazione è che la minaccia della soluzione traumatica (separazione dei figli), venga usata impropriamente per costringere le persone ad arrangiarsi da sé.

Alloggi popolari vuoti (almeno due, ma c’è chi dice che siano molti di più) restano tali perché non ci sono soldi per metterli a norma, nonostante che le persone che vivono senza un tetto sarebbero disposte ad accollarsi i lavori necessari.

Questi sono risultati di precise scelte politiche, perché con 75 mila euro l’anno si pagherebbero almeno una decina di affitti con cui gestire, a rotazione, le emergenze. È impensabile che un Comune con un bilancio da 50 milioni di euro non riesca a fare questo sforzo. Qualunque cittadino, leggendo delle decine di migliaia di euro spesi in iniziative inutili e di puro marketing, saprebbe recuperare quella cifra per ridare al nostro Comune la dignità che merita.

La situazione è esplosiva: a pochi giorni da altri sfratti con forza pubblica non si capisce dove vuole andare questa Amministrazione; sta aspettando che qualcuno compia un gesto disperato? Vuole trasformare il problema abitativo in un problema di ordine pubblico con gli agenti in tenuta anti sommossa? La mancanza di risposte è di per sé una risposta, di totale irresponsabilità.