45.000 euro per il portavoce della supercazzole, assunto dal sindaco

2017-02-24_portavoce-supercazzola_lblCirca un anno fa il sindaco assumeva senza concorso un ventenne appena laureato; doveva essere parecchio bravino visto che gli veniva riconosciuto oltre alla categoria D1 anche un bonus di 9100 euro/anno.

Non ci sono mai piaciuti i portavoce “amici” assunti direttamente dal sindaco, avevamo protestato anche per l’ex assessore rimasto senza stipendio e prontamente assunto dal Fossi [1][2]. Questo però saltava parecchio all’occhio perché sui social definiva sé stesso “cintura nera di supercazzole” [3], forse era proprio quello il particolare feeling col sindaco?

Si può giustificare l’assunzione senza concorso solo per “personale di assoluta fiducia”, impiegato “per l’esercizio delle più alte funzioni di indirizzo e controllo”, questo sta scritto nella determina di assunzione [4]. Altrimenti scatta la sanzione per danno erariale.

Dopo un anno di lavoro cotanto portavoce si licenzia e noi abbiamo interrogato il sindaco per sapere quanto ci è costato e cosa ha prodotto il giovinotto. Il sindaco non si è degnato di rispondere: è toccato all’assessore De Feo assicurare che tutto è stato fatto a norma di legge. E se ci ha tenuto a fare questa precisazione ci domandiamo se per caso non si tratti di un’eccezione…

Quindi l’assessore ha presentato il conto: 45.117 euro per un annetto di lavoro. Quale lavoro? La De Feo ha citato l’organizzazione di conferenze stampa, il Piano della Comunicazione, un sitarello web e il video sull’alluvione di Campi.

Tutta roba forte, che evidentemente nessuno dei 230 impiegati del comune sarebbe stato in grado di fare o che affidarla ad un professionista assunto per concorso non c’era da fidarsi!

Spendiamo una parola soltanto sul video dell’alluvione: all’epoca il nostro ragazzo non era ancora nato e quindi è chiaro che il video non l’ha fatto lui. Se mai ha fatto qualcosa, il giovin signore ha preso il video fatto da un noto fotoreporter locale e dei 41 minuti originali ne ha estratti 10, tagliando accuratamente tutte le parti in cui appariva il vecchio sindaco Chini. A questo è servito un categoria D1 con il bonus del sindaco Fossi!

Per pietà non commentiamo oltre.

[1] http://www.repubblica.it/politica/2014/04/04/news/l_assessore_di_fede_o_mi_pagano_o_mi_dimetto-82696754/
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/atti/2014/06/2014-06-24_GIUNTA-98.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2016-04-19_poggiali-profilo-twitter.png
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/atti/2016/02/2016-02-23_GIUNTA-33.pdf

Con la cittadinanza onoraria a Don Momigli la politica premia sé stessa e si assolve

2017-02-02_don-momigli_lblIl Consiglio di Campi Bisenzio ha deliberato di conferire il riconoscimento all’ex parroco di San Donnino, con il M5S unica voce fuori dal coro.

Tutti sanno che don Momigli ha lasciato dopo 25 anni la Parrocchia, in pochi invece hanno parlato della disastrosa gestione di #SpazioReale, il mega centro congressi che Don Momigli ha curato fin dalla sua fondazione. Solo qualcuno ha detto che il prete è stato “di fatto estromesso dalla guida della struttura da parte della diocesi, costretta a commissariarla” [1].

Si potrebbe pensare che aver gestito un’impresa in cui sono confluiti 24 milioni di euro e che ha prodotto non degli utili, ma un buco per 10 milioni, sia sufficiente per consigliare cautela nel conferire onorificenze, ma non è nostra intenzione discutere le capacità imprenditoriali di Don Momigli, che d’altra parte ha fatto i suoi investimenti “confidando nella Provvidenza” [2], ma che molti ammettono ha fatto il passo più lungo della gamba.

La questione importante è che buona parte dei soldi confluiti nel progetto Spazio Reale sono soldi pubblici: Regione, Provincia, Comune, tutti hanno contribuito con diversi milioni di euro a creare questa struttura che dal punto di vista imprenditoriale si è rivelata un fallimento. Non è una struttura pubblica essendo guidata dalla Fondazione, tuttavia il Comune e la Regione attivano protocolli d’intesa per salvarla dalla bancarotta [3].

Cosa vuol dire protocollo d’intesa? Ad esempio che un congresso di due giorni viene affidato a Spazio Reale per la modica spesa di 42 mila euro! [4] E questi sono solo gli spiccioli…

Questa Amministrazione – che apre un dibattito pubblico anche per spostare un monumento da una piazza all’altra – non fa altrettanto per spiegare come i soldi pubblici finiscano nella struttura della diocesi. Non esiste infatti un bilancio del denaro pubblico confluito in Spazio Reale né è stata fatta una valutazione dei risultati ottenuti. Anzi si spendono fiumi di parole di elogio, come se fosse tutto gratis, come se Spazio Reale fosse un regalo del Don alla collettività. Sembra insomma che la scelta di investire in questo modo il denaro pubblico non sia discutibile né sia mai stata messa in discussione [5].

Sono questi i motivi per cui – a nostro avviso – la politica avrebbe fatto bene ad astenersi dal deliberare tale onorificenza: più che un riconoscimento dei meriti della persona di Don Momigli, ha tutta l’aria di un premio della politica a sé stessa e una assoluzione preventiva per chi osasse criticare questa gestione del denaro pubblico.

[1] http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/06/16/news/spostamenti_nella_diocesi_di_firenze_don_momigli_lascia_san_donnino-142192430/
[2] http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/12/28/news/dieci_milioni_di_deficit_alla_fondazione_di_san_donnino-103893481/
[3] http://www.piananotizie.it/un-protocollo-dintesa-con-la-regione-per-salvare-spazio-reale/
[4] http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view?idc=&id=20711
[5] http://met.provincia.fi.it/news.aspx?id=32048

Il sindaco di Campi Bisenzio fa avanspettacolo per coprire i vuoti della maggioranza

2016-12-01_consiglio-assenzeUn Consiglio comunale “in balia degli eventi” secondo le parole del presidente Colzi. In realtà un martedì segnato della sciatteria dei consiglieri di maggioranza che, con 5 assenze di troppo, non garantivano il voto su importanti aggiustamenti di bilancio.

Abbiamo visto un sindaco costretto a fare avanspettacolo, cioè a riempire per decine di minuti i vuoti dei suoi consiglieri con il nulla dei suoi discorsi, in attesa che qualcuno si degnasse di arrivare. Non è bastata questa figura meschina perché al termine dell’intervento ancora mancava il numero legale e le telefonate furiose di precettazione agli assenti non avevano esito.

Il presidente Colzi, dopo un serrato confronto con il segretario generale, si inventa una sospensione dei lavori di 15 minuti. Procedura del tutto irrituale e in palese violazione dell’articolo 22 comma 5 del Regolamento, che impone di dichiarare la seduta deserta se a mezz’ora dall’inizio manca il numero legale.

Dopo un’ora e dodici minuti arriva finalmente anche il consigliere Bargagli, che correndo due scalini alla volta fornisce la visione plastica di una maggioranza raffazzonata e in affanno.

Ma l’ignominia non era finita: due ore dopo l’inizio delle deliberazioni i consiglieri anziani Paolieri e Otranto già avevano infilato il cappotto e se ne stavano andando, prima ancora che Colzi dichiarasse la sospensione dei lavori. C’erano da discutere ancora 10 atti, ma i colleghi PD & Co. non hanno fatto figura meno meschina, votando compatti per la sospensione della seduta.