Differenze tra le versioni di "Orti sociali"
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+ | * [[Media:Linee_guida_orti_urbani_Udine.pdf|Comune di Udine: linee guida per gli orti urbani]] |
Versione attuale delle 15:12, 22 mar 2014
Nel Consiglio comunale del 18 marzo 2014 è stata presentata da Forza Italia una mozione in cui si chiedeva di avviare un progetto di "orti urbani e sociali". Il MoVimento 5 Stelle ha questo tema nel proprio programma e siamo stati ben felici che l'argomento approdasse in Assemblea.
La mozione originale non dava risposte puntuali ai numerosi interrogativi che sono emersi nel seppur breve dibattito che è seguito. D'altra parte lo scopo di una mozione è proprio quello di avviare un dibattito che eventualmente prosegue nelle Commissioni preposte.
I nodi da sciogliere per avviare un'iniziativa di questo genere non sono pochi. Anzitutto quali terreni utilizzare: di proprietà pubblica già opportunamente destinati (sarebbero solo 2.000 mq), oppure di privati (da individuare tra circa 300.000 mq) ma andrebbero espropriati, oppure concessi da privati a titolo gratuito, oppure terreni che hanno altra destinazione d'uso ma opportunamente riconvertiti allo scopo. Forse alcuni privati che pagano imposte su terreni edificabili ma che non riescono o non vogliono costruire gradirebbero una riconversione.
Poi c'è il problema delle utenze: chi allaccia e paga l'acqua necessaria? In Consiglio si è ipotizzato la necessità anche della corrente elettrica, ma francamente ci pare una cosa da escludere a priori.
Si potrebbe poi presentare il problema di eventuali capanni per il rimessaggio attrezzi: come evitare di sconfinare in abusi edilizi?
Infine si deve decidere a chi spetta la conduzione degli orti e quali regole dare sui prodotti che ne derivano, ad esempio se consentirne o meno la vendita.
Insomma i temi sono tanti e occorrono diverse decisioni tecniche ma soprattutto con una direzione politica chiara. Purtroppo il testo originale è stato bocciato dalla maggioranza, che ha imposto un emendamento alquanto discutibile.
In particolare l'emendamento chiede che sia la Giunta a definire gli scenari possibili e che le Commissioni (dove siedono anche le opposizioni) siano chiamate solo successivamente ad esprimere un parere; avremmo voluto un percorso esattamente inverso.
Inoltre si chiede che nella valutazione del progetto siano coinvolte le associazioni di categoria degli agricoltori; almeno in teoria un orto sociale è in contrasto con gli interessi degli agricoltori (che venderebbero meno ortaggi), quindi l'idea ci pare discutibile.
Per questi motivi il gruppo MoVimento 5 Stelle si è astenuto sul testo definitivo, che è passato a maggioranza. Speriamo vivamente che l'argomento venga sviluppato con criteri condivisi e condivisibili. Ci aspettiamo soprattutto che i cittadini si facciano avanti con le loro idee, i consiglieri del MoVimento sono i loro portavoce.