Servizio streaming Consiglio Comunale

Da MoVimento 5 Stelle Campi Bisenzio.
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La ripresa video e relativa diffusione, in diretta o meno, delle sedute del Consiglio Comunale dovrebbe essere un fatto scontato, visto che le sedute sono pubbliche. Ma a tutt'oggi la pratica viene osteggiata ed ostacolata nei modi più disparati dalle istituzioni. Il Comune di Campi Bisenzio non fa eccezione, nonostante una delibera dell'ottobre 2012, a tutt'oggi sulla materia si spendono fiumi di parole e non si fa quello che sarebbe più semplice, economico e giusto fare: dichiarare che le riprese video delle sedute sono libere e chiunque può effettuarle.

Sulla questione è intervenuta anche l'autorità garante per la privacy, addirittura nel 2002, affermando in questa pubblicazione che non ci sono controindicazioni alle riprese video e alla diffusione delle medesime. In pratica il Presidente del Consiglio sarebbe solo tenuto a informare i presenti che vengono effettuate le riprese ed eventualmente chiedere riservatezza nel momento in cui si andasse a trattare argomenti sensibili.

Cosa accade a Campi Bisenzio

La suddetta delibera (ottobre 2012) impegnava il Comune ad effettuare le riprese e la relativa trasmissione, nonché a modificare il regolamento per liberalizzare le riprese da parte del pubblico. Tale delibera è rimasta lettera morta.

La materia è normata dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, che all'articolo 28, comma 2 recita:

Il Presidente autorizza la registrazione delle sedute o di parte di esse con mezzi audiovisivi da parte di altri soggetti o del pubblico in aula, previa consultazione della Conferenza dei capigruppo.

Grazie a questa formulazione, ad esempio, una richiesta di autorizzazione effettuata da un attivista 5 Stelle è stata negata per il fatto che non ci sarebbe stato il tempo di convocare la Conferenza dei Capigruppo.

Esperienze dei Comuni limitrofi

Interessante vedere come acluni comuni limitrofi hanno affrontato il problema, in particolare abbiamo approfondito le esperienze di Sesto Fiorentino e Scandicci.

Sesto Fiorentino

All'inizio del 2012 il Comune stila un protocollo d'intesa con l'associazione Sesto TV, nata in seno all'omonima emittente locale. In cambio di un contributo di 1.500 € per l'intero anno l'emittente si fa carico di riprendere tutte le sedute del Consiglio Comunale e trasmetterle in diretta streaming. Sesto TV si fa carico del personale e di tutta la struttura tecnica necessaria. L'accordo dura per tutto il 2012 e viene rinnovato per tutto il 2013.

Non sono disponibili dettagli tecnici, ma da una ricerca su internet risulta che il servizio sia basato sulla piattaforma commerciale Livestream, e che le sedute siano disponibili sul canale sestotvdirettaconsiglio. La qualità dell'audio è buona e anche il video è di qualità professionale, con più telecamere impegnate nelle riprese. Manca solo un sistema di indicizzazione per ricercare velocemente un particolare intervento o la discussione di un particolare punto dell'ordine del giorno.

Per il 2014 pare che il Comune abbia allestito una nuova aula consiliare dotata di sistema audio/video autonomo, pertanto dal 2014 presumibilmente l'accordo con Sesto TV non verrà rinnovato.

Pro

  • Costo estremamente contenuto
  • Personale qualificato per la ripresa, regia
  • Buona fruibilità sul web

Contro

  • Piattaforma per la memorizzazione di terze parti (Livestream)
  • Nessuna indicizzazione degli interventi

Documenti

Scandicci

A Scandicci il servizio di diretta video è stato garantito tramite la fornitura e la messa in opera di un sistema completo da parte della ditta Koinè Sistemi s.r.l. di Torino. Il tutto si concretizza con una determina del 19 novembre 2012, in cui il Comune si impegna a spendere 24.200 €. Oltre a questa spesa una tantum, il Comune dovrà far fronte al costo di manutenzione preventivato in 2.150 € annui. In corso d'opera - come spesso accade - di è dovuto far fronte a spese impreviste per 1.815 € sul costo una tantum (un aumento di circa l'8%).

Rispetto alla soluzione di Sesto Fiorentino la piattaforma tecnologica è ben diversa. Le riprese video sono gestite da una regia automatica, cioè vengono inquadrate automaticamente le persone che hanno diritto di parola in base al microfono che viene acceso. La ripresa video viene memorizzata su un server di proprietà del Comune e inoltrata su internet via HDSL con eventuale accordo con opportuno providere per la diffusione streaming (ulteriore spesa).

Il risultato è visibile sul sito del Comune, ed è fallimentare. Su PC Linux con Firefox il video non viene visualizzato per niente, su smartphone Android rimane in attesa infinita. Questo non è ammissibile ai tempi di YouTube, quando un video si deve semplicemente vedere dappertutto.

Pro

  • Infrastruttura per la memorizzazione di proprietà del Comune
  • Non necessita di personale dedicato
  • Indicizzazione dei contenuti

Contro

  • Costo elevato
  • Piattaforma proprietaria, non al passo con gli standard di fatto
  • Accessibilità compromessa dalle limitazioni di banda
  • No streaming, se non con ulteriori accordi e spese
  • Regia automatica, non tiene conto di eventi extra (pubblico, ecc.)

Documenti

Signa

Vi è notizia (ottobre 2013) che anche a Signa siano in corso degli esperimenti per la trasmissione delle sedute del Consiglio, anche in questo caso con la collaborazione tecnica di Sesto TV, vedere l'articolo Prove tecniche di streaming per il Consiglio comunale di Signa.

9 settembre 2013 - Quesito al Sindaco

Nel Consiglio Comunale del 9 settembre 2013 il MoVimento 5 Stelle chiede con un quesito al Sindaco se intende onorare la delibera approvata nell'ottobre dell'anno precedente.

I lavori in Conferenza Capigruppo

Il 29 settembre 2013 si riunisce la Conferenza dei Capigruppo, questo il commento pubblicato dal capogruppo del MoVimento 5 Stelle:

Ancora melina sulla diretta streaming

29 settembre 2013 Conferenza dei Capigruppo. Situazione surreale riguardo le riprese video delle sedute del Consiglio. Per il servizio ufficiale si dovrà decidere come affidare l'incarico, si rimanda pertanto all'approvazione del bilancio.

Per le riprese video da parte di privati (in passato il MoVimento 5 Stelle ne aveva fatto richiesta, ottenendo un rifiuto) siamo all'assurdo per cui tutti si dicono d'accordo ma poi fioccano dubbi, capziosità e cavilli. Nell'ordine:

  • Lorenzo Loiero (PD): d'accordo a permettere le riprese, a patto che non vengano usate per screditare i Consiglieri.
  • Alessio Colzi (PD): qualche Consigliere potrebbe opporsi per motivi di privacy.
  • Altri: sono accettabili le riprese fatte da giornalisti, non altrettanto le riprese fatte col telefonino da un privato cittadino.

Siamo alla fiera dell'assurdo! Contro la diffamazione le leggi esistono già, ma se un Consigliere fa una figuraccia perché incompetente o maleducato, il video deve essere distrutto? Non ha senso poi invocare la privacy in un'adunanza pubblica.

Infine quanta paura dei privati cittadini! Il giornalista accreditato dà le giuste garanzie di "docilità", mentre il signor Rossi come si permette di registrare un video? Sarebbe l'ora di smettere di nascondersi dietro a un dito: la seduta è pubblica: registrazioni audio e video libere!

16 novembre 2013 - Mozione in Consiglio Comunale

Nel Consiglio Comunale del 16 novembre 2013 il MoVimento 5 Stelle presenta una mozione con l'intento di mettere un tetto massimo di spesa al servizio di ripresa video delle sedute del Consiglio. Inoltre si chiedeva di liberalizzare al massimo le riprese da parte del pubblico, qualora il servizio di riprese ufficiale avesse delle difficoltà ad essere allestito.

La mozione è stata respinta con i voti contrari di tutto il Consiglio, ad eccezione ovviamente del MoVimento 5 Stelle e l'astensione del consigliere Alessandro Tesi. Una delle motivazioni più pretestuose addotte al respingimento è stata che indicando un tetto massimo di spesa si correva il rischio di non poter approfittare di eventuali offerte ancora più vantaggiose (cfr. intervento di Vanessa De Feo).

24 aprile 2014 - Conferenza dei capigruppo

Durante la Conferenza dei capigruppo del 24 aprile 2014 il Presidente del Consiglio Alessio Colzi ha riferito di ritardi nello studio della soluzione streaming. Ritardi in parte imputabili all'assenza del responsabile dei sistemi informativi, in parte a dubbi insorti riguardo al basso numero di visite fatte registrare su servizi analoghi dai Comuni limitrofi. L'orientamento della Presidenza pertanto è quello di non fare grossi investimenti per un servizio che probabilmente sarà usufruito da pochi cittadini, piuttosto si sta valutando se acquistare una semplice telecamera ed appoggiarsi a piattaforme di streaming esistenti.