Dall'art. 25 dello Statuto: I Consiglieri comunali rappresentano l’intera comunità e svolgono le proprie funzioni senza vincolo di mandato. 2. Il Consigliere esercita il diritto di iniziativa deliberativa per gli atti di competenza del Consiglio. Può formulare interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno.

Tipi di intervento

Quesiti a risposta immediata

Ad ogni adunanza ogni Consigliere può rivolgere al Sindaco o all’Assessore competente un quesito. Il quesito a risposta immediata deve essere presentato agli uffici di supporto alla Presidenza del Consiglio in forma scritta entro le due ore antecedenti quella di convocazione del Consiglio comunale. Gli interroganti hanno diritto di ricevere una risposta immediata.

Le questioni da sottoporre non possono avere ad oggetto fatti o situazioni per le quali il regolamento preveda la trattazione in adunanza segreta.

Interrogazioni

L’interrogazione consiste in una domanda scritta rivolta al Sindaco o ai membri della Giunta comunale per conoscere se un determinato fatto sia vero, od una determinata circostanza sussista o meno, se il Sindaco o la Giunta comunale abbiano avuto notizia in ordine ad una determinata questione e se tale informazione sia esatta, se la Giunta comunale od il Sindaco abbiano assunto una decisione in merito ad un determinato affare ed in generale per sollecitare informazioni, delucidazioni e spiegazioni sull’attività amministrativa del Comune.

L'interrogazione deve essere scritta e firmata dal Consigliere o dai Consiglieri proponenti ed è presentata al Sindaco o al Presidente del Consiglio Comunale.

Nell'interrogazione il Consigliere può richiedere che alla stessa venga data risposta scritta od orale o entrambe. Ma il regolamento dell' organo consiliare può prevedere anche che sia data la sola risposta orale, in caso dell' iscrizione dell' argomento all'O.d.g. della prima seduta consiliare disponibile. A seguito dell'avvenuta risposta dal Sindaco o dall' Assessore competente, il consigliere può replicare per dichiarare di ritenersi o meno soddisfatto e di indicarne le ragioni.

È previsto che il Sindaco o gli Assessori rispondono, entro 30 gg.

Interpellanze

L’interpellanza consiste in una domanda rivolta al Sindaco o alla Giunta per conoscere l'orientamento su fatti specifici o su problematiche che interessano la comunità. Si tratta di una domanda relativamente ai motivi ed agli intendimenti della loro azione su un determinato problema o questione nonchè ai provvedimenti che essi intendono assumere relativamente a queste situazioni.

Molto simile all'interrogazione, ma in genere si tratta di una "domanda" più seria e politicamente molto più rilevante rispetto a un'interrogazione: riguarda scopi e comportamenti della Giunta, in pratica interroga la Giunta stessa rispetto alla sua politica, alle sue intenzioni.

Mozioni

La mozione consiste nella richiesta scritta e motivata tesa a promuovere una discussione approfondita e particolareggiata di natura tecnica od amministrativa su di un argomento rientrante nella competenza dell’Amministrazione comunale, indipendentemente dal fatto che l’argomento medesimo abbia già formato o meno oggetto di una interrogazione o di una interpellanza, allo scopo di sollecitare l’attività deliberativa.

L'iter per la presentazione di una mozione dovrebbe essere più semplice rispetto a quello di un ordine del giorno: il Presidente del Consiglio decide sull'ammissibilità e ne dispone l'istruttoria.

La mozione si conclude con una risoluzione ed è sottoposta all'approvazione del Consiglio come una deliberazione.

Fra le mozioni assume particolare importanza la mozione di sfiducia che può provocare la decadenza del Sindaco.

Ordini del giorno

Contengono istruzioni e direttive agli organi di amministrazione attiva in ordine alla esecuzione ed alla attuazione delle decisioni cui gli stessi si riferiscono. Gli ordini del giorno non costituiscono provvedimenti amministrativi con effetti giuridici immediatamente obbligatori.

Gli ordini del giorno non sono codificati dal TUEL ([Unico Enti Locali]), sono regolamentati in autonomia nei regolamenti consiliari.

Gli ordini del giorno sono meno impegnativi e vincolanti delle mozioni e per lo più sono utilizzati per inviare un messaggio per sensibilizzare i responsabili a livello superiore su determinati problemi.


Tempi per le discussioni

Trattazione di quesiti a risposta immediata

  • Illustrazione 2 minuti
  • Risposta 4 minuti
  • Replica 2 minuti

Trattazione di interrogazioni e interpellanze

  • Illustrazione 5 minuti
  • Risposta 5 minuti
  • Replica 2 minuti

Trattazione di mozioni e ordini del giorno

  • Illustrazione 10 minuti un solo intervento del presentatore.
  • Discussione ordinaria 5 minuti tutti i consiglieri (ovvero, nel caso del sindaco, l'assessore da questi delegato) una sola volta compreso il presentatore.
  • Discussione con contingentamento Come deciso dalla Conferenza dei capigruppo (vedi schemi delibere).

N.B. Non è prevista replica (il presentatore può replicare durante l'intervento della discussione). Non è prevista dichiarazione di voto.

Trattazione delle delibere

  • Eventuale illustrazione da parte del presentatore (consigliere/sindaco o assessore competente/presidente di commissione)
  • Discussione con contingentamento Interventi di uno o più consiglieri per gruppo fino ad esaurimento del tempo assegnato.
Schema A
Numero componenti del gruppo Minuti
1 consigliere 7
2 consiglieri 10
3 consiglieri 12
6 consiglieri 15
9 consiglieri 17
sindaco/assessore 10
Schema B
Numero componenti del gruppo Minuti
1 consigliere 10
2 consiglieri 13
3 consiglieri 15
6 consiglieri 18
9 consiglieri 20
sindaco/assessore 13
  • Discussione senza contingentamento
    • a) 5 minuti tutti i consiglieri e sindaco (o assessore competente)
    • b) 10 minuti tutti i consiglieri e sindaco (o assessore competente)
  • Replica del presentatore 15 minuti massimo
  • Dichiarazione di voto 5 minuti un consigliere per gruppo, salvo dichiarazioni in dissenso al gruppo.

Presentazione degli atti

Secondo le disposizioni del Segretario Generale (aggiornate al 13/11/2015) gli atti per il Consiglio vanno presentati con uno qualsiasi dei seguenti metodi:

  1. In originale all'Ufficio di Presidenza del Consiglio.
  2. Invio del documento firmato e scansionato da posta elettronica certificata a posta elettronica certificata (indirizzo PEC del Comune: comune.campi-bisenzio@postacert.toscana.it. Non è necessario allegare documento di identità.
  3. Tramite posta elettronica ordinaria (pcc@comune.campi-bisenzio.fi.it), inviando il documento firmato e scansionato e allegando copia di un documento di identità. Il documento verrà protocollato, ma sarà necessario apporre la firma in originale almeno il giorno prima della convocazione del Consiglio comunale. Si considera questa una soluzione temporanea per venire incontro ai consiglieri che avessero problemi con gli altri sistemi.

In ogni caso può essere utile inviare una copia del documento nei formati .pdf e .odt/.doc a pcc@comune.campi-bisenzio.fi.it e/o delibere.consiglio@comune.campi-bisenzio.fi.it in modo che possano essere agevolmente caricate sulla scrivania virtuale dei consiglieri.

L'invio tramite fax allo 055.8959570 è deprecato e non esplicitamente normato dal Segretario Generale.

I quesito a risposta immediata si presentano come gli altri atti, in emegenza il quesito può essere presentato fino a 24 ore prima dell'adunanza (vedi il Regolamento per il funzionamento del Consiglio).

Facsimili