Approvato piano rifiuti provincia Firenze, si parte con gli inceneritori“

Ancora una volta i nostri Amministratori dimostrano di pensare solo ai profitti e non alla salute dei cittadini. Noi del MoVimento 5 Stelle ci batteremo con ogni mezzo per impedire la messa in cantiere di questo ennesimo scempio,come se la Piana non fosse già satura di veleni. Oltre agli aerei che atterrano e decollano in continuazione, oltre all’autostrada che inquina tutta la piana, dovremo soccombere adesso anche al TERMOVALORIZZATORE? Non avranno fatto i conti senza l’oste?

da  firenzetoday.it

Approvato piano rifiuti provincia Firenze

Ieri pomeriggio dopo la contestazione dei manifestanti durante il consiglio provinciale, con tanto di espressioni colorite all’indirizzo dei rappresentanti politici, è stato approvato il piano interprovinciale dei rifiuti. Ma scoppia il caso; infatti sebbene il Piano sia “passato” in consiglio la maggioranza si è spaccata. Sono stati 19 i voti favorevoli e 11 contrari. Ma quattro consiglieri (1 dell’Udc, 1 di Sel e 2 dell’Idv) non hanno partecipato al voto, mentre i capogruppo dell’Idv Cantini ha espresso voto contrario. Proprio Sel e Idv, fanno parte della maggioranza insieme al Pd, non hanno partecipato al voto non disconoscendo l’adesione alla maggioranza ma credendo a miglioramenti che potranno essere apportati nelle osservazioni successive all’adozione del Piano. Proprio per questa divergenza il presidente Andrea Barducci ha ritenuto opportuno convocare la riunione di maggioranza.

PIANO – Nel piano si dà l’ok alla realizzazione di due nuovi inceneritori quello di Case Passerini a Sesto Fiorentino e Testi a Greve in Chianti, oltre all’ampliamento di quelli di Selvapiana alla Rufina e Montale, in provincia di Pistoia. La costituzione dei nuovi inceneritori comporterà la costruzione di nuove discariche e la dismissione di alcune più vecchie.

 

3 commenti su “Approvato piano rifiuti provincia Firenze, si parte con gli inceneritori“”

  1. Ciao
    non capisco perchè nel titolo e nel testo parli di inceneritori e citi una volta la parola “termovalorizzazione” voglio sperare che da persona interessata dei fatti tu sappia che inceneritore e termovalorizzatore non sono la stessa cosa sia come struttura,funzione,emissioni..informare è giusto, combattere per quello in cui si crede è giusto ma dare alla gente informazioni errate per fomentare odio o paura è a mio avviso sbagliato.

    1. Ciao Claudia, in parte hai ragione. L’articolo come leggerai è stato preso da un giornale online, Quel giornale lo chiama Inceneritore, io no, lo chiamo termovalorizzatore. La differenza la conosco, in due parole:uno incenerisce, l’altro oltre che incenerire produce energia.
      Come si evince dal Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti(ATO Centro) le opere di realizzazione di nuovi impianti (termovalorizzatori)sono diverse:

      1.1 Impianto di selezione e compostaggio Case Passerini – Sesto Fiorentino (FI);
      1.2 Impianto di selezione, produzione di CDR e frazione combustibile de Le Sibille -San
      Casciano VP (FI);
      1.3 Impianto di compostaggio del Ponte Rotto -San Casciano VP (FI);
      1.4 Impianto di selezione e produzione del CDR in Via Paronese Macrolotto industriale 1
      – Prato;
      1.5 Impianto di biostabilizzazione/compostaggio in loc. Vaiano (PO);
      1.6 Impianto di selezione e compostaggio di Casa Sartori, Montespertoli (FI);
      1.7 Discarica del Cassero di Serravalle Pistoiese (PT);
      1.8 Impianto di compostaggio di Piteglio (PT);
      1.9 Stazione di trasferimento e stazione ecologica di San Marcello Pistoiese (PT);
      1.10 Stazione di trasferimento e stazione ecologica di Pescia loc Macchie San Piero (PT);
      1.11 Stazione trasferimento Loc san Donnino – Firenze; 4
      1.12 Stazione trasferimento Selvapiana – Rufina (FI);
      La realizzazione dei seguenti impianti già autorizzati
      1.13 Impianto in loc. Faltona – Borgo San Lorenzo (FI)
      1.14 Ampliamento impianto termico di Selvapiana – Rufina (FI);
      La progettazione/realizzazione dei seguenti impianti già pianificati:
      1.15 Impianto termico di Case Passerini – Sesto Fiorentino (FI);
      1.16 Ampliamento impianto termico di Testi – Greve in Chianti (FI);
      1.17 Discarica di Le Borra – Figline Valdarno (FI);
      La progettazione/realizzazione di nuovi impianti/ampliamenti di impianti esistenti di
      nuova pianificazione:
      1.18 Ampliamento termovalorizzatore di Montale (PT);
      1.19 Recupero volumetrico discarica del Fossetto di Monsummano Terme (PT);
      1.20 Amplaimento discarica in loc. Il Pago – Firenzuola (FI);
      1.21 Impianto di digestione anaerobica in loc. Calice (PO).

      Come vedi un bel piano per avvelenare i nostri territori.
      Noi del M5S pensiamo che l’incenerimento sia una scelta sbagliata in partenza, piena di contraddizioni e sopratutto nociva alla salute.
      Pensiamo invece ad una raccolta differenziate “porta a porta” con tariffa premiante, creazione di centri di riciclo e di riuso. Ci sono molti comuni che sono avanti in questo, un esempio è Capannori che nel 2010 era arrivato all’ 82% con obiettivo 100% nel 2020. Per citare anche una grande città ti faccio l’esempio di San Francisco (California) dove la differenziata è arrivata quasi all’80 %.
      Spero di aver fugato ogni tuo dubbio. Ciao Massimo.

  2. Claudia, se ti sembra che usare la parola inceneritore significhi fomentare odio e paura credo che tu debba riflettere sul significato delle parole e di come e perché queste sono state usate.

    Un impianto di smaltimento che brucia rifiuti è un inceneritore, in quanto trasforma i rifiuti in cenere (più altra roba sparsa nell’aria, ovviamente). Gli inceneritori si sono chiamati da sempre così perché quella è la loro funzione; in sé la parola incenerire non è associata né a odio né a paura.

    Poi la storia ci ha insegnato che gli inceneritori fanno (a ragione) paura e la gente semplicemente non li vuole. Nella Piana abbiamo la triste esperienza dell’inceneritore di San Donnino: più che odio direi una questione di buon senso.

    Termovalorizzatore è la parola che è stata inventata per far dimenticare la paura che l’inceneritore porta con sé, associandogli la connotazione positiva della parola “valorizzatore”. Ma un termovalorizzatore non è nient’altro che un inceneritore, magari che recupera una parte di energia dal processo di incenerimento, ma comunque un impianto che incenerisce i rifiuti.

    La situazione si comprende meglio quando scopri che il termine termovalorizzatore è assente dalle norme di riferimento italiane ed europee, anche quando si parla di impianti moderni che recuperano energia; esse parlano semplicemente di incenerimento (vedi Wikipedia). Quando si usa la parola termovalizzatore è puro marketing pro-inceneritore.

    Quindi se diciamo che nella Piana si intende costruire un inceneritore non stiamo fomentando odio e paura, parliamo della funzione dell’impianto e ci esprimiamo come da normative. Se poi gli inceneritori portano con sé una carica di paura e odio non puoi lamentarti con chi usa la parola stessa, ma con ciò che gli inceneritori hanno rappresentato e tutt’ora rappresentano.

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