Con la cittadinanza onoraria a Don Momigli la politica premia sé stessa e si assolve

2017-02-02_don-momigli_lblIl Consiglio di Campi Bisenzio ha deliberato di conferire il riconoscimento all’ex parroco di San Donnino, con il M5S unica voce fuori dal coro.

Tutti sanno che don Momigli ha lasciato dopo 25 anni la Parrocchia, in pochi invece hanno parlato della disastrosa gestione di #SpazioReale, il mega centro congressi che Don Momigli ha curato fin dalla sua fondazione. Solo qualcuno ha detto che il prete è stato “di fatto estromesso dalla guida della struttura da parte della diocesi, costretta a commissariarla” [1].

Si potrebbe pensare che aver gestito un’impresa in cui sono confluiti 24 milioni di euro e che ha prodotto non degli utili, ma un buco per 10 milioni, sia sufficiente per consigliare cautela nel conferire onorificenze, ma non è nostra intenzione discutere le capacità imprenditoriali di Don Momigli, che d’altra parte ha fatto i suoi investimenti “confidando nella Provvidenza” [2], ma che molti ammettono ha fatto il passo più lungo della gamba.

La questione importante è che buona parte dei soldi confluiti nel progetto Spazio Reale sono soldi pubblici: Regione, Provincia, Comune, tutti hanno contribuito con diversi milioni di euro a creare questa struttura che dal punto di vista imprenditoriale si è rivelata un fallimento. Non è una struttura pubblica essendo guidata dalla Fondazione, tuttavia il Comune e la Regione attivano protocolli d’intesa per salvarla dalla bancarotta [3].

Cosa vuol dire protocollo d’intesa? Ad esempio che un congresso di due giorni viene affidato a Spazio Reale per la modica spesa di 42 mila euro! [4] E questi sono solo gli spiccioli…

Questa Amministrazione – che apre un dibattito pubblico anche per spostare un monumento da una piazza all’altra – non fa altrettanto per spiegare come i soldi pubblici finiscano nella struttura della diocesi. Non esiste infatti un bilancio del denaro pubblico confluito in Spazio Reale né è stata fatta una valutazione dei risultati ottenuti. Anzi si spendono fiumi di parole di elogio, come se fosse tutto gratis, come se Spazio Reale fosse un regalo del Don alla collettività. Sembra insomma che la scelta di investire in questo modo il denaro pubblico non sia discutibile né sia mai stata messa in discussione [5].

Sono questi i motivi per cui – a nostro avviso – la politica avrebbe fatto bene ad astenersi dal deliberare tale onorificenza: più che un riconoscimento dei meriti della persona di Don Momigli, ha tutta l’aria di un premio della politica a sé stessa e una assoluzione preventiva per chi osasse criticare questa gestione del denaro pubblico.

[1] http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/06/16/news/spostamenti_nella_diocesi_di_firenze_don_momigli_lascia_san_donnino-142192430/
[2] http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/12/28/news/dieci_milioni_di_deficit_alla_fondazione_di_san_donnino-103893481/
[3] http://www.piananotizie.it/un-protocollo-dintesa-con-la-regione-per-salvare-spazio-reale/
[4] http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view?idc=&id=20711
[5] http://met.provincia.fi.it/news.aspx?id=32048

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