Diffida e preannuncio di azione legale contro l’inceneritore di Case Passerini

inceneritoreI consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle della Piana hanno inviato una diffida ai rispettivi sindaci e ai gestori del futuro impianto di incenerimento.

La Conferenza dei Servizi del 6 agosto ha sostanzialmente dato il via alla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini basandosi su una Valutazione di Impatto Sanitario risalente al decennio scorso, che considera solo il territorio entro un chilometro dall’impianto e senza valutare gli inquinanti più pericolosi prodotti dai moderni inceneritori. Inoltre non è stato assolutamente valutata la sommatoria degli effetti inquinanti prodotti da altre infrastrutture quali il nuovo aeroporto e la mancata realizzazione delle opere di mitigazione.

Allo stato attuale le Amministrazioni ed in particolare i sindaci hanno trascurato elementi degni di nota riportati nella letteratura scientifica e sollevati con allarme anche dai medici, ignorando di fatto il principio di precauzione circa la salute dei cittadini.

Ricordiamo che la salute è un bene protetto dalla Costituzione italiana ed è considerato prioritario rispetto all’economicità nella gestione dei rifiuti e/o alla produzione di energia derivata dal loro incenerimento.

Il rinvio a giudizio del sindaco di Taranto con l’accusa di omissione di atti di ufficio per non aver sufficientemente tutelato la salute dei propri cittadini dai veleni dell’ILVA costituisce un precedente importante, che i nostri amministratori devono tenere ben presente.

Certamente continuerà la battaglia politica, anzitutto in difesa della volontà dei cittadini che hanno detto no all’inceneritore fin dal referendum del 2007. Ma anche contro gli interessi economici che osteggiano le moderne tecnologie di riciclo e trattamento a freddo, abusando degli incentivi di cui dovrebbero beneficiare solo le energie realmente rinnovabili. Ma la battaglia sarà anche legale, con denunce penali e richieste di risarcimento danni verso i responsabili che permettono la costruzione dell’inceneritore o che non vi si oppongono con tutti gli strumenti – politici e amministrativi – a loro disposizione.

Nelle prossime settimane chiederemo a cittadini e associazioni di sottoscrivere la diffida perché deve finire il tempo in cui i danni all’ambiente e alla salute li pagano chi li subisce e non chi li crea.

Nuova gestione del parco Iqbal: il sindaco difende l’indifendibile

Parco IqbalL’interrogazione del M5S [1] seguiva le segnalazioni di alcuni cittadini di Campi Bisenzio che lamentavano la mancata esecuzione dei lavori di recupero e l’utilizzo del parco un po’ troppo a fini di lucro da parte del nuovo gestore. La risposta del sindaco è stata evasiva ed ha perfino gettato nuove ombre su tutta la faccenda.

Non ha spiegato perché ha affidato a Mondo Bimbo l’onere di eseguire i lavori di restauro (stimati 50.000 euro) invece di farsi anticipare la somma dall’affidatario ed eseguire i lavori sotto la propria direzione.

Non ha spiegato perché le penali per il gestore, in caso di mancata esecuzione dei lavori, ammontino a soli 600 euro [2 p.9].

Non ha fornito gli estremi del “progetto esecutivo” dei lavori con i quali il gestore – a norma di capitolato – doveva restaurare il parco prima dell’inizio delle attività.

Non ha fornito gli estremi del tariffario che il gestore applicherà per l’affitto delle strutture (campetto di calcio, ecc.) e che doveva essere concordato con il Comune.

Non si è espresso sul fatto che la pista di pattinaggio sia ora accessibile a pagamento, mentre la proposta presentata prevedeva la gratuità.

Ha però affermato che i lavori hanno subito un ritardo per colpa dell’incendio di un prefabbricato in legno [3]: ci vuole coraggio a dire che l’incendio di una baracca di 90 mq abbia impedito i lavori nei complessivi 17.600 mq del parco! Ma le affermazioni del sindaco offrono un’inedita chiave di lettura dell’incendio appiccato da ignoti la notte del 30 marzo (tre giorni dopo che il parco era stato affidato al gestore): a causa di quell’evento i lavori che si dovevano ultimare PRIMA di iniziare le attività sono stati rimandati a DOPO. Però intanto l’attività economica è iniziata senza impedimenti.

Il danno ovviamente è per i cittadini che hanno concesso gratuitamente il parco in gestione per 5 anni, ma non hanno ottenuto i lavori di restauro. Per noi ovviamente la storia non finisce qui.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/05/2015-07-30_interrogazione-iqbal.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/33/2014-09-30_iqbal-capitolato.pdf
[3] http://www.piananotizie.it/fiamme-nella-notte-al-parco-iqbal-distrutto-lex-bar/

Tasse alle stelle per mantenere inalterato il livello degli sprechi: il Consiglio di Campi Bisenzio approva tutto

Taschendieb Al grido di “non vogliamo tagliare i servizi” frugano nelle tasche della gente, ma il sindaco si incazza se gli si chiede se nei “servizi” sono compresi i due portavoce che si è fatto assumere (Simone Bolognesi, un suo sodale di campagna elettorale [1] e Giovanni di Fede, un ex assessore che ha preteso il posto sicuro [2]).

Nei “servizi” che NON hanno tagliato ci staranno anche il Città Sharing (8.540 €), il PopUp (20.680 €), i CampLab (29.190 €), il sottosito cittadinanza attiva (7.747 €), la campagna Bilancio Partecipativo (10.248 €), il periodico con l’intervista del sindaco (3.500 €), il sindaco su Tele Iride (3.050 €) e le mille altre spese demenziali [3] che la Giunta continua ad autorizzare.

Addizionale IRPEF massima, tassa sui rifiuti in aumento, nessuno sconto sull’IMU… tutto approvato dalla maggioranza PD/Fossi che aveva molta voglia di fare in fretta: hanno accorpato la discussione sulle quattro tasse (IMU, TASI, TARI e IRPEF), si è saltata la cena e l’assessore De Feo neanche ha illustrato il bilancio di previsione 2015, così che alle dieci finisce il voto e scatta il liberi tutti.

2015-07-31_bilancio-e-tasseL’addizionale IRPEF sarà quasi un milione in più, cioè una trentina di euro per chi ha un reddito basso (esentate solo le buste paga da fame).

La tassa sui rifiuti al solito non farà distinzione tra chi ne produce tanti e chi pochi (senza disincentivi è normale che abbiamo aumentato la monnezza prodotta del +2.7% in un anno), ma i soldi da tirar fuori per lo smaltimento saranno il 17% in più, cioè grosso modo 70 euro in più a famiglia.

Dice che da Roma arrivano sempre meno soldi, ed è probabile visto che dobbiamo continuare a pagare le missioni di guerra [4] e gli aerei F35 [5], l’alta velocità per Lione [6], l’Expo [7], il nuovo aeroporto di Peretola [8], e tutte quelle opere dove gli italiani non ci avrebbero messo un euro, se solo fossero stati interpellati.

Con amarezza viene da dire: sempre troppo poco per chi continua a votare o a far votare questa banda di mantenuti.

P.S. L’agevolazione IMU per favorire l’affitto alle situazioni disagiate sarà un buco nell’acqua: nessun proprietario si farà abbindolare da cento euro di sconto se, trovandosi l’inquilino moroso, resterà da solo col cerino in mano come succede ora e succederà in futuro.

[1] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/atti/gm/2013/00010365_01_00142225.pdf
[2] http://www.repubblica.it/politica/2014/04/04/news/l_assessore_di_fede_o_mi_pagano_o_mi_dimetto-82696754/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Spese_varie
[4] https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/analisi/6154/alessandro-di-battista
[5] http://www.polisblog.it/post/298186/f35-il-pentagono-litalia-comprera-i-90-aerei-previsti
[6] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/03/alta-velocita-torino-lione-i-costi-aumentano-miliardi-in-spese/1392118/
[7] http://www.internazionale.it/notizie/2015/04/30/expo-2015-milano-costi-biglietti
[8] http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/trasporticomunicazioni/2015/04/quello-spreco-del-nuovo-aeroporto-di-firenze.html

Emergenza ‪casa‬ a ‪Campi Bisenzio‬: il Comune non trova soluzioni

sfratto-forza-pubblicaA seguito del presidio sull’emergenza abitativa messo in piazza nei giorni scorsi dal M5S, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile ad incontrare i due consiglieri portavoce del MoVimento. Abbiamo ritenuto opportuna anche la presenza di Sandro Targetti, in rappresentanza del Movimento di lotta per la casa, che da anni conosce da vicino questi problemi.

L’incontro con l’assessore Luigi Ricci è avvenuto ieri pomeriggio, una volta ancora ci sono state illustrate le soluzioni che il Comune mette in campo su questo tema, senza però fornirci le risposte che cercavamo. Infatti, mentre i progetti a lungo termine per reperire nuovi alloggi popolari sono fermi a causa di mancanza fondi, per le emergenze mancano del tutto soluzioni credibili.

I casi che richiedono un intervento immediato sono almeno una dozzina: in genere si tratta di persone o nuclei familiari che hanno fatto un lungo percorso di sofferenza, dove perdita del lavoro e separazioni familiari sono il comune denominatore. In queste circostanze gli strumenti dell’assistenza sociale e del contributo affitto hanno fallito. Allo stato attuale il Comune non è capace di fornire alcuna soluzione immediata, dignitosa e di buon senso.

Siamo all’assurdo per cui le soluzioni prospettate ai cittadini sono estremamente costose (alloggi presso affittacamere) e spesso traumatiche (separazione dei figli dai genitori e trasferimento in altre località).

Soluzioni più efficaci e meno costose, come appartamenti destinati solo alle emergenze, eventualmente anche condivisi, al momento non esistono. Piuttosto la sensazione è che la minaccia della soluzione traumatica (separazione dei figli), venga usata impropriamente per costringere le persone ad arrangiarsi da sé.

Alloggi popolari vuoti (almeno due, ma c’è chi dice che siano molti di più) restano tali perché non ci sono soldi per metterli a norma, nonostante che le persone che vivono senza un tetto sarebbero disposte ad accollarsi i lavori necessari.

Questi sono risultati di precise scelte politiche, perché con 75 mila euro l’anno si pagherebbero almeno una decina di affitti con cui gestire, a rotazione, le emergenze. È impensabile che un Comune con un bilancio da 50 milioni di euro non riesca a fare questo sforzo. Qualunque cittadino, leggendo delle decine di migliaia di euro spesi in iniziative inutili e di puro marketing, saprebbe recuperare quella cifra per ridare al nostro Comune la dignità che merita.

La situazione è esplosiva: a pochi giorni da altri sfratti con forza pubblica non si capisce dove vuole andare questa Amministrazione; sta aspettando che qualcuno compia un gesto disperato? Vuole trasformare il problema abitativo in un problema di ordine pubblico con gli agenti in tenuta anti sommossa? La mancanza di risposte è di per sé una risposta, di totale irresponsabilità.

Presidio sul problema ‪‎casa‬ a ‪Campi Bisenzio‬: un bilancio

Il presidio di Salvatore era durato meno di un giorno: il 19 maggio i vigili avevano smantellato il suo gazebo senza tanti complimenti perché il permesso ottenuto in Questura aveva una grammatica non perfetta. I maligni dicono piuttosto che le telecamere di RAI3 (invitate per il matrimonio gay) non dovevano vedere quella protesta…

Per questo il MoVimento ha deciso di affiancare i cittadini in un nuovo presidio, che è durato dal 18 al 23 giugno. 

Immagine emergenzaAbbiamo raccolto testimonianze dure che generalmente si crede riguardino solo cittadini emarginati e casi isolati. Persone che dormono in macchina da anni, mamme in situazioni disperate che vengono separate dai figli, anziani che si trovano di punto in bianco fuori casa, famiglie intere che dopo anni di onesto lavoro dovrebbero traslocare per strada, coppie che hanno solo un vecchio camper come tetto.

I cittadini però hanno capito che il tema riguarda tutti; basta perdere il lavoro per diventare “barboni” dall’oggi al domani. Infatti le firme raccolte per sensibilizzare l’Amministrazione sul problema sono tantissime.

Nell’ultimo anno l’Amministrazione non ha prodotto risultati tangibili. Anzi, nel tentativo di negare l’emergenza, contatta i senza casa per convincerli a togliere la residenza dalla “Casa comunale” (cioè la certificazione di essere homeless). Evidentemente averne più di 60 fa vergogna e si cerca di sgonfiare il numero. Per confronto Sesto, che ha più residenti, ha solo 26 senza tetto.

Hanno fatto visita al presidio i neo-consiglieri regionali M5S Giannarelli e Quartini, che avrebbero voluto scambiare qualche opinione con il nostro sindaco. Hanno trovato il portone chiuso, nessuno ha risposto al campanello; non il sindaco, non un assessore, neanche il portavoce si è scomodato. Hanno mandato avanti ancora una volta i vigili, gli unici volti che questa Amministrazione ha deciso di presentare verso i cittadini.

Il 22 giugno abbiamo chiesto un incontro urgente con l’assessore Ricci, l’appuntamento è arrivato per il 7 di luglio. Nel frattempo presentiamo in Consiglio comunale una mozione per censire il patrimonio immobiliare sfitto del nostro Comune. Quanti appartamenti vuoti ci sono? Appartengono a piccoli proprietari o grandi gruppi finanziari? Sessanta persona senza una casa è un’emergenza paragonabile ad un terremoto o un’inondazione: il sindaco che fa?

Sfratto con forza pubblica in via San Cresci

san_cresciStamani sfratto con forza pubblica in via San Cresci, ottenuto un rinvio di 30 giorni

Prosegue per altre 24 ore il presidio davanti al Comune sull’emergenza casa a Campi Bisenzio.

È una guerra tra disperati; chi ha perso il lavoro e non sa dove andare con i suoi tre figli; un proprietario che non riscuote più l’affitto da oltre un anno, ma deve pagare le tasse fino all’ultimo centesimo.

Lo Stato, l’Amministrazione Pubblica hanno sempre riscosso da queste persone, ma nel momento della difficoltà spariscono e si ripresentano solo con la faccia dei Carabinieri e dell’ufficiale giudiziario.

Se il Comune non ha risorse (ed è tutto da dimostrare) non è un motivo sufficiente per non dare risposte ai propri cittadini. Chi guida una comunità ha l’autorità i mezzi sufficienti e per gestire le emergenze. Se smette di rispondere e di interessarsi ai problemi si rende responsabile di tutte le conseguenze che ne derivano.

Il presidio del M5S continua per altre 24 ore, alle 18:30 saranno presenti alcuni consiglieri regionali neoeletti.

Operazione verità sul bilancio: 6 milioni di buco per Campi Bisenzio

voraginecittadelguatemalaOperazione verità sul bilancio della giunta di “incapaci, bugiardi ed inetti”: 6 milioni di buco per Campi Bisenzio

“Incapaci, bugiardi ed inetti”, questo era il giudizio che un anno fa esprimeva l’ex sindaco Adriano Chini sull’attuale giunta Fossi a proposito dei numeri del bilancio [1]. E lui il Fossi lo conosce bene, visto che l’ha avuto in giunta per tanti anni!

Oggi una legge ci obbliga a scrivere un bilancio più veritiero del passato e si scopre che dall’oggi al domani si deve scrivere 6 milioni di euro in rosso e col segno meno [2].

In quali tempi è stato scavato questo buco? Di chi è la responsabilità? A Loiero (PD) non interessa saperlo, tanto è colpa dei cittadini che non hanno pagato le imposte. Invece un’Amministrazione che ha continuato a spendere e spandere per anni senza riuscire a riscuotere non ha responsabilità…

La soluzione proposta poi è sempre la stessa: scaricare il peso sulle generazioni future; questa giunta – che governerà solo per i prossimi tre anni – ha deciso che pagheremo in trenta anni, così che la responsabilità se la prenderà qualcun altro. Ovviamente pagheremo tutti noi, gli effettivi debitori (legittimi o meno che siano) l’hanno fatta franca.

Qual’è la velocità con cui scavano buchi? Cinque anni? Dieci? La velocità con cui li vogliono tappare è di trenta. Per quanto ancora funzionerà il trucco? Dovremmo credere che il futuro sarà diverso?

Paolieri (PD) sostiene che anche a Parma e Livorno – Comuni a 5 Stelle – succede la stessa cosa. No: a Parma e Livorno gli “incapaci, bugiardi ed inetti” (e anche disonesti) li hanno mandati a casa.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/a/a7/2014-05-29_chini_la_verita_scomoda_sul_bilancio.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/38/2015-06-09_maggior-disavanzo_parere-revisori.pdf

A Parma la Raccolta Differenziata spenge l’inceneritore, a Campi Bisenzio invece si spenge la differenziata

2015-05-25_rifiuti-differenziataIn soli due anni la nostra Amministrazione è riuscita a farci toccare il fondo della raccolta differenziata. Ad aprile 2013 Firenze e Signa facevano peggio di noi [1], poi gli altri sono migliorati e noi invece siamo peggiorati: oggi siamo gli ultimi in classifica! [2]

Potrebbe essere pura e semplice incapacità (e ci sta, visto che il sindaco Fossi si distingue solo quando c’è da intitolare una via o cambiare nome a qualcosa), ma potrebbe esserci anche un disegno preciso: invece di pensare alla salute dei cittadini si vuole giustificare la costruzione dell’inceneritore tanto desiderato dal partito (è il PD, non ce lo scordiamo) e dai suoi vertici (Renzi, strenuo sostenitore dell’inceneritore già da quando nel 2008 era presidente di Provincia [3]).

A Parma succede invece che l’inceneritore (approvato nel 2006 con un’ammucchiata di voti da Forza Italia ai Democratici di Sinistra fino a Rifondazione [4]) viene fermato sempre più spesso perché manca la spazzatura da metterci dentro [5]. Il sindaco Pizzarotti (M5S) in tre anni ha portato la differenziata dal 48% al 70%, ma la follia inceneritorista non si spenge: il gestore Iren vuole far arrivare a Parma i rifiuti da tutta Italia. È il decreto “Sblocca Italia” di Renzi che permette questo ennesimo scempio [6].

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/9/98/Quadrifoglio-newsletter_2013-04.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/71/Quadrifoglio-newsletter_2015-02.pdf
[3] https://www.youtube.com/watch?v=UP_34siiFGg
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8c/2006-03-31_cc-45_parma_accordo-enia.pdf
[5] http://aldocaffagnini.blogspot.it/2015/05/inceneritore-di-parma-stop-da-4-giorni.html
[6] http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/parma/cronaca/2015/05/22/news/inceneritore_avviato_l_iter_per_bruciare_rifiuti_da_tutta_italia_iren_nessun_impatto_sull_ambiente_-114978447/

Campi Bisenzio: la maggioranza azzoppa la delibera no aeroporto

img_1052Niente osservatori al tavolo dei sindaci e assemblea pubblica sospesa nel limbo.

Il Consiglio comunale di martedì era segnato dalla delibera della Corte dei Conti che ha certificato come il bilancio 2013 (il primo a firma della giunta Fossi) sia stato “non veritiero”: l’avanzo di 1,88 milioni era in realtà un ammanco di 2,54 milioni [1, p.6]. Forse per quello il sindaco era più nervoso e maleducato del solito, quando ha interrotto ripetutamente un intervento dell’opposizione.

A fine Consiglio è stato discusso l’ordine del giorno no-aeroporto, nato da una collaborazione tra i consiglieri di opposizione della Piana e i Comitati. A Campi è stato presentato dal M5S [2]. L’atto chiedeva di esprimere la contrarietà alla nuova pista, chiedeva una maggiore trasparenza nel processo decisionale aggiungendo due consiglieri comunali al famoso “tavolo dei sindaci” [3] e chiedeva che fosse finalmente indetta una assemblea popolare in cui approfondire la posizione dell’Amministrazione Comunale sul tema aeroporto.

Un identico ordine del giorno è stato approvato a Sesto Fiorentino, ma a Campi è andata diversamente.

Un primo emendamento inserito dalla maggioranza ha cassato la presenza dei consiglieri al tavolo dei sindaci: Loiero (PD) ha sostenuto che tale partecipazione è superflua, in quanto ci pensa il sindaco a rappresentare equanimemente tutti i cittadini.

Il secondo emendamento (proposto da Ridolfi) ha cassato il termine di 15 giorni per convocare l’assemblea pubblica. Dai banchi della maggioranza si è detto che anche 30 giorni erano troppo pochi: meglio non mettere alcuna data! Così magari l’assemblea la facciamo dopo l’inaugurazione della pista…

Si conferma così l’atteggiamento ambiguo del PD, i cui vertici (Rossi, amici di Renzi & Co.) vogliono l’aeroporto mentre gli amministratori locali non dicono né sì né no. L’unica conferma è la volontà di agire senza trasparenza e sfuggire al confronto con i cittadini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/79/2015-03-31_corte-conti_del-38.2015.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/4/44/2015-04-30_cc-odg-aeroporto.pdf
[3] https://mentelocaledellapiana.wordpress.com/2015/03/25/i-guardiani-della-galassia/

Benzina‬ nel ‪Fosso Reale‬ a ‪Campi Bisenzio‬: informazioni approssimative e insufficienti fornite dal sindaco

2015-05-14_comunicato-benzinaA quattro giorni dal disastro che ha visto una grossa quantità di benzina riversarsi in un canale attiguo al Fosso Reale (causa manomissione per furto), denunciamo con estremo allarme quanto segue.

Il Comune di Campi ha diramato due comunicati [1][2] nei quali non rivela né la natura degli inquinanti né l’entità stimata del danno. Nonostante che ARPAT avesse già appurato trattarsi di benzina verde (11 maggio, ore 11:45 [3]), il sindaco nel pomeriggio parlava ancora genericamente di “materiale” e di “sostanza” [4], lasciando che voci incontrollate continuassero a diffondersi in rete. Toluene (velenoso) ipotizzato da alcuni o benzene (velenoso e cancerogeno) quale in effetti era: i cittadini sono stati lasciati al fai-da-te delle congetture.

Le generiche rassicurazioni fornite per la salute dei cittadini non erano confortate da alcun dato pubblico (risultati di analisi) ed erano in contrasto con l’invito a non avvicinarsi alla zona e a tenere le finestre chiuse (sic!). Anche la valutazione dei VVFF, secondo cui “la quantità di solventi rilevata nell’aria è abbastanza importante”, pareva essere di tutt’altro tenore.

Non risulta alcun comunicato da parte di ENI, che ha in gestione l’impianto manomesso e che ha subito un caso analogo a febbraio di quest’anno (gasolio invece di benzina).

Nessun comunicato della Azienda Sanitaria è stato reso noto, mentre è certo che almeno il Comune di Signa abbia ricevuto comunicazioni ufficiali. Il sindaco di Signa infatti ha emanato un’ordinanza di divieto uso acqua da pozzi [5], sebbene tale comune sia stato interessato in “piccola misura minore”. Qui da noi non ci sono pozzi? Per noi non c’è rischio inquinamento?

Riteniamo la comunicazione seguita a questo incidente assolutamente scandalosa e censurabile.

Il Sindaco ha il dovere di difendere la salute dei cittadini non solo con gli opportuni interventi, ma anche con una comunicazione che non può limitarsi a generiche rassicurazioni. Un’informazione precisa e puntuale è doverosa per consentire a tutti di formarsi un’idea corretta degli accadimenti. Si pretende che i cittadini si fidino ciecamente senza fornire dati, forse perché non si hanno, oppure perché si ritiene che i cittadini non siano abbastanza intelligenti per capire.

Se questo è il metodo con cui si gestisce il rischio ambientale, immaginiamo con orrore il futuro delle grandi e pericolose opere che il partito unico di Renzi vuole qui nella Piana. Cittadini: pregate che inceneritori e aeroporto funzionino sempre come orologi, altrimenti chiudete le finestre e sperate.

[1] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9137
[2] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9147
[3] http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2015/sversamento-di-idrocarburi-nel-fosso-reale
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/da/2015-05-11_16-12_sindaco-facebook-benzina.png
[5] http://www.comune.signa.fi.it/area-di-upload/ordinanze/ordinanze-con-argomento-ambiente/ordinanza%20divieti%20fosso%20reale.pdf