Comunicato #8 – #TeatroDante: come fu che invece di un bar abbiamo due cause legali

monni
Questo il risultato della gestione targata 
Accademia dei Perseveranti (direttamente 
controllata dal Comune): il bar è inagibile
perché gli arredi sono stati asportati e si
dovranno affrontare due cause legali contro il
gestore che avevano scelto loro stessi.

Il Comune controlla il Teatro tramite 
l'Accademia dei Perseveranti (ex S.p.a., ora 
Fondazione), il restauro completato nel 2007 è
costato ai cittadini 7,5 milioni di euro.

Il MoVimento 5 Stelle ha interrogato la Giunta
per capire cosa è successo [1]: abbiamo chiesto
che pianificazione era stata fatta (cioè se
erano stati valutati gli effetti di aprire un
bar in una zona dove già ce n'erano altri), 
abbiamo chiesto con che criterio è stato scelto
il gestore, qual'è lo stato attuale e le
prospettive.

Le risposte del vicesindaco Monica Roso sono 
state del tutto insoddisfacenti e per giunta
poco credibili [2].

Anzitutto ha affermato che il bar doveva 
funzionare solo durante gli spettacoli: poco 
credibile vista la disposizione del locale con
ben due affacci diretti all'esterno. La scelta
del conduttore semplicemente non c'è stata: è 
stato scelto così, per tradizione. Al 
vicesindaco non risulta che il bar sia stato 
affidato a più soggetti (quando tutti i 
cittadini hanno ben potuto vedere 
l'avvicendarsi di personale diverso nel corso 
dei mesi). Infine conferma che ci sono ben due 
cause legali in corso, la seconda avviata 
quando l'ex conduttore ha asportato gli arredi. 
Di prospettive ovviamente manco a parlarne.

Non vogliamo entrare nel merito delle cause 
legali, delle quali poco sappiamo e poco ci 
importa vogliamo solo trarre un bilancio della 
gestione: tanti soldi investiti nel restauro, 
un bene pubblico in posizione strategica che si 
trasforma da risorsa per la comunità in un 
fardello di azioni legali. Che dire? I nostri 
complimenti, davvero!

Ricordiamo che il Comune detiene la maggioranza
dell'Accademia dei Perseveranti, che gestisce il
bar: ma questi qua che non sanno far funzionare
un bar, vogliono governare la città?

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/a/a3/2014-04-10_cc-41.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2014-04-10/2014-04-10_roso-bar-teatro.mp3

Comunicato #4 – A Campi un ci s’ha un Euro

tasche

Il 29 aprile il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare il bilancio consuntivo relativo all’ anno 2013.

Gli incartamenti in visione ai consiglieri comunali, propedeutici alla decisione in Consiglio, non fanno che avvalorare la tesi del “M5S” sul fatto che l’amministrazione campigiana in quanto a competenza economico-finanziaria lasci molto a desiderare.

A settembre 2013 abbiamo votato a sfavore del bilancio preventivo (preventivo? È come fare le previsione del fine settimana il sabato sera!), saremmo comunque stati contenti di cambiare la nostra opinione adesso se non fosse che, pare impossibile, le criticità del bilancio preventivo siano addirittura aumentate!

Prima fra tutte, emersa dalla relazione dell’organo di revisione, l’ente non aveva riconosciuto debiti fuori bilancio, emersi invece dalle attestazioni dei responsabili dei settori, per un ammontare di € 811’508,17 alla data del 31/12/2013. Cioé: I SINDACI REVISORI, a Novembre, CHIESERO ESPRESSAMENTE SE ERANO PRESENTI DEI DEBITI FUORI BILANCIO, TUTTI I SETTORI RISPOSERO CHE NON CE N’ERANO, E A DICEMBRE NE SPUNTANO (DAL NULLA?) 811’508,17€. Su questo punto i Sindaci revisori erano molto adirati e hanno detto che far risultare tutti questi soldi come “debiti fuori-bilancio” è stato come giocarsi un jolly che non verrà mai più usato.

Il Dottor Nucci, che rispondeva alle domande sul bilancio che gli ponevamo in Commissione, su questo punto ci ha detto che ha causa di questi 811’508,17€ “non c’è stata una rappresentazione veritiera e corretta della situazione dell’ente”. Lo stesso Dottor Nucci ha estratto dal cilindro un’altra frase illuminante “C’è STATA UNA SOPRAVVALUTAZIONE DELLE ENTRATE E UNA SOTTOVALUTAZIONE DELLE SPESE”.

Con questo precedente, il bilancio non rispecchia la reale situazione economica del Comune di Campi tanto che il sedicente avanzo di amministrazione di € 1.882.980,71 scende a poco più di un milione.

Durante la Commissione Consiliare sul tema, che si è tenuta il 22/4/14, abbiamo chiesto che venisse fatta chiarezza su questi debiti fuori bilancio per capire a cosa si riferissero; ci risultava difficile infatti credere che un ammontare del genere si potesse riferire esclusivamente a situazioni straordinarie e non prevedibili, come in realtà dovrebbe essere. La risposta è stata che questa spesa imprevista derivava dalla fornitura dell’energia: delle bollette del 2012 non previste in bilancio, non coperte e quindi denunciate alla Corte dei Conti dagli stessi Sindaci revisori. Certo! E’ una spesa imprevedibile quella della fornitura dell’energia! La neo Assessore De Feo con la delega al bilancio ha concluso con un filosofico “cercheremo di capire meglio”… C’è stata un’incompetenza grave o un dolo?

Altra nota dolente è la scarsa capacità di riscossione dei tributi nel corso dell’esercizio, in particolare la previsione di riscossione dell’ICI pregressa, pari a € 400.000, è stata disattesa al 100%; cioé: il Comune aveva previsto di riscuotere 400’000€ con questa voce e ne ha riscossi zero!

Inoltre, la pressione tributaria aumenta di circa il 30% rispetto al 2012 (i dirigenti danno questa colpa alla TARES) e questa situazione, unita alla difficoltà di riscossione, chiude il quadretto variopinto di un’amministrazione che aumenta sì le tasse ma poi non è capace di riscuoterle.

P.S.: tutto l’avanzo di quest’anno è stato vincolato per coprire i debiti pregressi, quindi “a Campi un ci s’ha un euro!”.

Gruppo stampa