Il Consiglio comunale di Campi Bisenzio vota contro i ciclisti

cyclehoop2L’appella di FIAB FirenzeInBici [1] a “rivalutare” il nuovo regolamento di Polizia Urbana è caduto nel vuoto: la maggioranza del sindaco Fossi ha preferito applicare il “pugno duro” contro i ciclisti approvando un regolamento che “penalizza a tappeto anche i ciclisti virtuosi”. Gli emendamenti delle opposizioni sono stati bocciati e il nuovo Regolamento è in vigore [2].

Non è tanto la multa per la bici in divieto di sosta (da 25 a 500 euro) che lascia stupiti e amareggiati. Lo sappiamo che i vigili sono sotto organico, non fanno la multa neanche alle auto contromano che pure hanno la targa! Sarà come per il divieto di sosta delle auto: una cattiva abitudine molto diffusa e mai sanzionata, salvo improvvise “stragi” di foglietti rosa che i cittadini percepiscono non come la necessità di rispettare le regole, ma come l’arbitrio del potere e la voglia di fare cassa.

In tre anni la giunta Fossi niente ha fatto per favorire la mobilità in bicicletta. Anzi, riaprendo il centro alle auto, è andata contro ogni sano principio urbanistico di sviluppo sostenibile, ecologico e moderno. Non vi è traccia di una politica organica mirata all’aumento di rastrelliere sicure (quelle famose ad U rovesciata) e di piste ciclabili.

Facciamo nostre le parole di FIAB che sottolinea come “la modesta percentuale di cittadini che scelgono di spostarsi in bici è un bene prezioso da coltivare e sempre di più vanno incentivati per aumentarne il numero. Azioni di repressione in assenza delle necessarie politiche ed infrastrutture contribuiscono soltanto a ridurre la volontà”.

Nella foto: Un palo dotato di “Cyclehoop”, per favorire il parcheggio delle bici. Non a Campi ovviamente, ma in Inghilterra.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/00/2016-11-02_fiab-regolamento-polizia-urbana.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

Scrutatori al seggio: PD e Forza Italia piazzano i soliti parenti, amici e conoscenti

2016-11-17_scrutatori_lblÈ la legge “porcata” di Calderoli che consente questa vergogna; né Berlusconi né Renzi hanno mai pensato di cambiarla. Anzi, i due partiti gemelli continuano ad avvalersene per piazzare i soliti noti dentro ai seggi, col doppio vantaggio di dare 104 euro ai propri prescelti e di avere dei pubblici ufficiali (tali sono gli scrutatori!) di nomina partitica.

Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle di Campi Bisenzio aveva proposto di estrarre a sorte tutti gli scrutatori, abbiamo registrato con piacere che Alleanza Cittadina, Sinistra Italiana e il gruppo misto (forse per motivi diversi) hanno fatto come noi, cioè hanno rinunciato al “privilegio” di lottizzare politicamente i seggi.

Dei 119 scrutatori necessari quindi ne sono stati estratti a sorte 69, il PD & Co. ne hanno piazzati 40 scelti tra i loro conoscenti, gli amici di Berlusconi 10.

Hanno la faccia di bronzo e diranno che hanno scelto persone disoccupate, giovani o comunque in disagio economico. La realtà è che non esiste alcuna graduatoria dei “bisognosi” tra i 1283 scrutatori iscritti all’albo, l’unico criterio che hanno applicato è quello della conoscenza e della preferenza personale!

Invitiamo tutti i cittadini ad iscriversi all’albo degli scrutatori, perché da quando c’è il MoVimento in Consiglio comunale è davvero possibile per tutti essere chiamati!

Campi Bisenzio città nemica delle biciclette?

auto-bici-divieto-sostaSarà vietato parcheggiare su tutta l’area comunale! Lo dice il nuovo regolamento di Polizia Urbana [1].

Il Regolamento di P.U. è – nelle parole del Comandante dei Vigili che lo ha presentato in Commissione – lo strumento nelle mani del sindaco che sancisce ciò che è tollerabile o meno dalla collettività; oltre ad essere un regolamento è anche una forma di “cultura”.

Oltre che cultura (tramite il sindaco) il regolamento però fa anche le multe (tramite i vigili) e parcheggiare la bici fuori da una rastrelliera costerà dai 25 ai 500 euro.

Tutti sanno che a Campi le rastrelliere non ci sono e le poche eccezioni sono ovviamente del tipo sbagliato (ci puoi allucchettare la bici alla ruota, ma poi infatti ci ritrovi solo la ruota!). A Campi non esiste un sistema di piste ciclabili, non esiste un centro libero dalle auto, non ci sono rastrelliere; tra poco sarà proibito anche appoggiare la bicicletta da qualunque parte [2].

Il messaggio “culturale” è chiaro: chi va in bici è un povero sfigato e va fatto smettere. Non ci stupiamo che questo sia il messaggio del sindaco perché ha dimostrato di essere una persona “vecchia dentro” disincentivando qualunque pratica eco-sostenibile. È un sindaco che pensa ancora di risolvere l’intasamento del traffico aprendo il centro alle macchine e poi incasinando tutto con qualche senso unico a capocchia.

Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di rimandare il Regolamento in Commissione, ma non c’è tempo da perdere: dovete far sentire la vostra voce ai consiglieri, al sindaco e all’assessore che sono ancora in tempo per evitare alla nostra Città la figura del Comune antiecologico, ottuso e retrogrado.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

[2] Art.9, comma 1/g (È VIETATO) nei luoghi pubblici o ad uso pubblico o aperti al pubblico, al di fuori delle idonee rastrelliere, collocare, appoggiare, legare o incatenare velocipedi sulle barriere di protezione di monumenti, sugli elementi di arredo urbano, sui sostegni della segnaletica stradale e non, sui pali dell’illuminazione, alle recinzioni degli immobili, e su ogni supporto od elemento architettonico, salvo nei luoghi espressamente consentiti o all’uopo adibiti

Campi Bisenzio: prima classificata per irregolarità negli atti amministrativi

2016-10-24_corte-conti-bisDalla Corte dei Conti un’altra perla che aiuta a capire la cura con cui viene amministrata la nostra città: è il “Referto sui controlli interni” relativo al 2014 [1].
Interessante è il confronto fra i Comuni della (ex) Provincia sul numero di irregolarità rilevate negli agli Atti amministrativi. Fatto pari a 100 il numero di atti esaminati, le irregolarità trovate a Campi sono oltre 70! Siamo saldamente in testa alla classifica, segue Borgo S. Lorenzo, ma distaccato di 23 punti.

La Corte chiedeva anche quante di queste irregolarità siano state sanate, Campi non ha risposto (vedi tabella n.3 a p.33.).

L’assessore De Feo dice che a dimettersi non ci pensa proprio perché quello che dice la Corte dei Conti è noto e non c’è niente da preoccuparsi. Se lo dice lei…

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6c/2016-10-17_corte-conti_referto-controlli-interni-2014.pdf

L’avanzo del Fossi, ovvero come affossare un bilancio

2016-10-17_avanzo-del-fossi

Conti truccati: Campi Bisenzio osservato speciale della Corte dei Conti

Vi ricordate l’anno scorso quando l’assessore si arrabattava a difendere il bilancio fortemente bistrattato dalla Corte dei Conti [1]? Diceva: “se nel 2016 non avremo effettuato l’operazione potrò essere contestata e criticata, non ora”. Non sappiamo che operazione abbia fatto l’assessore, ma ci sembra che il paziente sia morto.

Infatti oggi la Corte dei Conti produce un “referto” [2] in cui certifica “situazioni patologiche contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria” (p.6). Il tentativo di spacciare per buono un risultato in realtà disastroso è considerato “grave irregolarità contabile” (p.7) che “deve essere corretto… al fine di adeguare il disavanzo accertato alla situazione amministrativa effettiva” (p.7).

In pratica a inizio 2015 la Giunta si vantava di chiudere il bilancio in attivo per 1,7 milioni di euro, in realtà il Comune aveva coperto un disavanzo di 6,5 milioni con 30 anni di rate! C’è di peggio: rifacendo i conti la Corte ha accertato che il disavanzo sostanziale è di 7,7 milioni (p.8). Entro 60 giorni dobbiamo trovare quindi gli 1,2 milioni che mancano e la Corte controllerà che non ci siano trucchi: dovranno essere nuove tasse o tagli di spesa!

Sempre l’assessore nel 2015 dichiarava: “recuperare 2,5 milioni di euro in un anno è impossibile a meno che non si taglino servizi”. Chissà cosa dirà ora che i milioni da recuperare aumentano. Il sindaco ad aprile si vantava dei “conti in ordine, avanzo per 2,6 milioni” [3], potete immaginare cosa valgono quelle parole!

Il Fossi non ha inventato nulla di nuovo in questi tre anni. È stato a scuola dal Chini prima di fare il sindaco ed ha imparato che bisogna essere creativi coi numeri e con le parole. Un segno più diventa meno se lo sposti avanti negli anni, un debito fa meno impressione se lo chiami “finanziamento”, … e così via sperando di coglionare i cittadini che siccome sono un po’ fessi non si accorgono che pagano sempre di più e ricevono sempre di meno in termini di servizi.

Poi un giorno arriva qualcuno a presentare il conto: a volte si chiama “crisi” e ti licenzia portandoti via la casa, a volte si chiama “troika” e ti leva tutto lo stato sociale conquistato in 50 anni di lotte. Ma intanto i veri responsabili si sono dileguati e stanno a godersi i trenta denari da qualche altra parte, magari con l’immunità parlamentare concessa ai sindaci nominati senatori dalla nuova Costituzione targata Renzi-Boschi-Verdini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-07-25_la-nazione_bilancio-errore.jpg
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/c/c0/2016-10-14_REFERTO_Campi_Bisenzio-Corte-dei-Conti.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/b3/2016-04-30_la-nazione_fossi-conti-in-ordine.jpg

Parco Iqbal: gli è tutto sbagliato! Gli è tutto da rifare! Revocato l’affidamento della gestione!

2016-09-17_iqbal-revocatoChe eravamo su un percorso fallimentare lo avevamo denunciato oltre un anno fa [1]: il Comune aveva deciso di affidare la gestione del Parco a privati, ma i presupposti erano tutti sbagliati, a partire dalla concessione a titolo gratuito per 5 anni. Non si capisce perché PRIMA si concedeva il Parco, ma l’affidatario doveva eseguire i lavori di recupero DOPO. Il tutto garantito da PENALI ridicole: cifre da 600 euro a fronte di lavori stimati per 50 mila.

E infatti a novembre 2015 stava andando tutto alla rovescia: i lavori di recupero non si vedevano e il privato già sfruttava il Parco per le proprie attività economiche, senza neanche pagare le bollette di luce e gas.

Il sindaco difendeva l’indifendibile, dicendo che per colpa dell’incendio [2] c’erano stati ritardi ed era stata necessaria la “consegna anticipata” (rispetto ai lavori da fare) del Parco.

L’incendio del vecchio chiosco quindi assumeva contorni molto ambigui e il fatto che l’assessore Nucciotti in Consiglio comunale abbia riferito la notizia NON VERITIERA di incendio non doloso [3] ha solo aumentato l’ambiguità; l’incendio è definito di origine dolosa nel verbale dei vigili del fuoco.

E così si è proseguito ad intimare termini inderogabili per l’esecuzione dei lavori (30/11/2015), è continuata l’evidente sub-concessione della gestione (vietata dal capitolato), ci sono state verifiche di inadempienza (12/05/2016), anche con forza pubblica (11/08/2016), …

È notizia di ieri della revoca della concessione [4]: Mondo Bimbo ha 10 giorni di tempo per sloggiare dal Parco e restituirlo al Comune. Presumibilmente anche i sub-concessionari (vietati dal capitolato) dovranno sloggiare.

E allora? Dopo quasi due anni siamo al nulla di fatto. Si dovrà andare a nuova gara per trovare un altro gestore? Riuscirà l’Amministrazione del sindaco Fossi a proiettare un film diverso da quello già visto?

Ricordiamo che la prima gara si tenne il 29/12/2014 ed ebbe esito negativo perché si presentò un solo concorrente non idoneo, la seconda gara fu vinta il 27/03/2015 da Mondo Bimbo, l’incendio fu appiccato quattro giorni dopo…

Il Parco è un bene pubblico e i cittadini stanno aspettando.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/11/09/iqbal-da-parco-pubblico-a-club-privato/
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/08/04/nuova-gestione-del-parco-iqbal-il-sindaco-difende-lindifendibile/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2015-04-09/2015-04-09_nucciotti-incendio.mp3
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/9/9c/2016-09-16_46-637.pdf

A 700 metri da Asmana il nuovo impianto per smaltire 186 mila tonnellate di liquami all’anno!

2015-12-20_asmana-liquami_lblSotto l’occhio vigile del sindaco di Campi Bisenzio, la Città Metropolitana (ex Provincia) ha dato il via libera [1] alla costruzione di un nuovo impianto per il trattamento di rifiuti speciali liquidi. Strategicamente piazzato a 700 metri dal centro benessere Asmana e a 1 km dal centro commerciale i Gigli, andrà ad allietare gli avventori con i miasmi prodotti da 510 tonnellate giornaliere di “percolato da discarica” e fanghi da fosse biologiche “ad alta carica batterica”.

Se fino ad ora il puzzo di Case Passerini ci ha interessato solo marginalmente, toccheremo finalmente con mano cosa vuol dire il piano di rinascita che le nostre amministrazioni hanno studiato per Campi Bisenzio, prima ancora dell’inceneritore e dell’aeroporto saremo invasi dal puzzo di merda.

I proprietari di Asmana hanno già bloccato gli investimenti sul centro benessere (appena aperto, 50 dipendenti) a causa del progettato nuovo aeroporto [2], è probabile che con questa nuova tegola dovranno chiudere baracca e burattini, il tutto per fare spazio all’impianto di CIPECO S.r.l. che darà lavoro a 25 persone.

Le 186.000 tonnellate di liquami saranno movimentate da 7.600 mezzi pesanti l’anno che andranno ad aggiungersi ai mostri gialli di Esselunga che hanno invaso le nostre circonvallazioni dopo l’apertura del nuovo magazzino.

Lo Studio di Impatto [3] prevede che i liquami finiranno praticamente al 100% nelle fogne pubbliche dopo il trattamento. A vigilare che tutto sia fatto a norma di legge ci penserà Arpat con i suoi potenti mezzi. Ricordiamo che Arpat a Campi non ha neanche una centralina per misurare la qualità dell’aria, dopo aver dismesso l’unica di via Orly.

La stessa società CIPECO (sempre nel documento SIA) dice che il puzzo sarà minimo, ma se queste previsioni dovessero essere sbagliate non ci sarà niente da fare. E comunque loro stessi affermano che l’impatto sulla qualità dell’aria sarà negativo (appena uno scalino sotto il livello massimo, cioè quello “critico”).

L’impianto per funzionare prenderà dalla falda acquifera circa 9.600 metri cubi di acqua all’anno, provocando anche in questo caso un impatto negativo. Infine anche l’impatto a livello di rumore sarà negativo, visto che in prossimità dell’impianto avremo una emissione sonora di circa 70 dB(A).

Il tutto viene realizzato in zona con pericolosità idraulica media, cioè che potrebbe essere “mediamente” allagata in caso di eventi atmosferici avversi, spandendo liquami per tutto il circondario.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/de/2015-12-09_via-impianto-rifiuti-capalle.pdf
[2] http://www.tvprato.it/2015/11/il-nuovo-aeroporto-stoppa-lampliamento-del-centro-benessere-asmana-a-rischio-un-investimento-di-50-milioni-anche-il-comune-presenta-le-osservazioni-al-ministero/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/24/2015-03-06_sia-impianto-rifiuti-liquidi-capalle.pdf

Porte sbarrate alla partecipazione

2015-12-19_partecipazione-porte-sbarrateFar partecipare i cittadini alle decisioni importanti è un obbligo di legge, ma a Campi Bisenzio si fanno le pagliacciate dei CampLab che decidono del nulla; aeroporto e inceneritore vengono decisi nei circoli privati e si cerca anche di aggirare le leggi a colpi di emendamenti vergogna [1].

Per salvare la faccia questi amministratori organizzano degli incontri semi clandestini per la “presentazione pubblica del Piano Strategico” [2]. Non lo dicono a nessuno e sperano che nessuno lo sappia, così potranno sempre dire che la partecipazione l’hanno fatta, ma che non interessa. E invece qualcuno se ne accorge: ieri sera diverse decine di cittadini si sono presentati per vedere chi e come avrebbe spiegato il “Piano Strategico” che distrugge la Piana a colpi di cemento, terze corsie, inceneritori, oasi e parchi sventrati dalla piste aeroportuale. Risultato? Porte chiuse a Villa Rucellai, incontro rimandato senza neanche la decenza di presentarsi con delle scuse o delle spiegazioni.

Al Consiglio straordinario sul nuovo aeroporto non si presentò né Enac né Toscana Aeroporti, questo dimostra una volta ancora che chi governa ha un rapporto diretto con le lobby economiche: si accordano e si scambiano favori [3], ma sono ben uniti nel considerare i cittadini come soggetti inutili, fastidiosi e da ignorare.

[1] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/15/stabilita-salta-emendamento-che-toglieva-obbligo-via-per-aeroporto-firenze-bloccato-favore-di-stato-a-carrai/2305120/
[2] http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=209503
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3f/2015-12-06_il-tempo_aeroporto-marchetta.jpg

Nuovo aeroporto: nessuno lo vuole, ma intanto si fa!

2015-12-04_aeroporto-consiglioConsiglio surreale ieri a Campi Bisenzio: il tema era il nuovo aeroporto, ma Toscana Aeroporti neanche si presenta e il PD campigiano fa finta di non conoscere il PD regionale. Sindaco e consiglieri di maggioranza dicono di essere contrari alla mega pista, ma sostengono da sempre il presidente Rossi e gli assessori regionali che hanno voluto e votato quel piano scellerato.

Si è ripetuta la scena del Consiglio sull’inceneritore, quando neanche Quadrifoglio e Q.tHermo si presentarono, lasciando intendere che poco gli importa dei campigiani e del loro sindaco. Ma d’altra parte Carrai (presidente di T.A.) parla solo con i politici che contano: per tre anni ha pagato a Renzi l’affitto dell’attico di Firenze. L’ha invitato anche al suo matrimonio.

Sono in due a volere l’aeroporto: Toscana Aeroporti e il PD (dei piani alti), ma la tecnica per farlo accettare ai cittadini perplessi è la stessa: raccontare balle. Così nell’opuscolo di propaganda di T.A. si legge che gli aerei in decollo non passeranno né su Prato, né su Sesto, né su Campi (e dove, di grazia?). Mentre il sindaco di Campi sostiene che ha fatto e farà tutte le azioni amministrative e politiche per contrastare quest’opera (eleggere Rossi Presidente faceva parte del piano?).

I relatori invitati hanno lanciato molti allarmi: il rischio di fare una pista in una zona altamente popolata, i dubbi sulle promesse di mirabolanti ricadute economiche ed occupazionali, il rischio di alluvioni causate dalla deviazione del Fosso Reale (largo 60 metri!), le decine di migliaia di persone sottoposte all’inquinamento acustico e ambientale, i milioni di soldi pubblici che verranno spesi senza criterio.

Ma è stato soprattutto denunciato come tutto il processo si stia svolgendo in piena illegalità: il coinvolgimento dei cittadini è un obbligo di legge che è stato disatteso, la presentazione del progetto definitivo è obbligo di legge (non basta il Master Plan approssimativo e lacunoso presentato ad oggi), le zone di tutela prescritte dal Codice di Navigazione non sono rispettata dal Master Plan.

Ecco perché si cerca di mettere fretta e si spera che nel 2017 il vertice G7 si tenga a Firenze, così da decretare l’urgenza e andare in deroga a tutte le leggi. Nel frattempo T.A. ha già iniziato a fare le indagini geologiche…

Noi abbiamo iniziato da più di un anno a chiedere che i cittadini fossero chiamati a discutere e partecipare a queste scelte; il Consiglio di ieri è solo il primo atto, ma è del tutto insufficiente.

Continueremo a chiedere assemblee popolari e convegni pubblici, ma chiederemo anche che il sindaco si impegni in maniera concreta per bloccare quest’opera. E non bastano i tavoli della politica, dove abbiamo visto che lui conta poco, vogliamo che faccia rispettare tutte le leggi in tutte le sedi possibili. Questa volta non ci accontentiamo di un ricorso al TAR per chiedere qualche contentino in cambio dello scempio (come per l’inceneritore). I boschetti di mitigazione sono buoni per i gonzi che ci credono, né la tramvia può essere merce di scambio per farci accettare un’opera che – insieme all’inceneritore – ridurrà la Piana a una periferia-discarica.

Caro sindaco: se non sei in grado di rispettare le promesse elettorali e difendere i tuoi cittadini devi semplicemente dimetterti. Altrimenti non parlare del “primato della politica”, è solo il primato della poltrona.

Iqbal: da parco pubblico a club privato

E il Comune fa la figura del fesso, tanto è roba nostra.

img_001Dopo tre mesi di muro di gomma abbiamo finalmente ottenuto dal Comune alcuni documenti per capire cosa sta succedendo al Parco Iqbal.

O meglio, cosa succede è sotto gli occhi di tutti: le aree pubbliche sono lasciate al degrado di sempre mentre c’è grande fermento per le attività private a pagamento. All’inizio era stata la volta delle attrazioni per i bambini, poi tutto si è concentrato sulla pista di pattinaggio. Qualche giorno fa è addirittura comparso il mega tendone di 800 metri quadrati che ha coperto e “privatizzato” definitivamente la pista.

Ricordiamo che il Comune aveva deciso di concedere il parco gratis per 5 anni ad un privato, ma questi doveva fare lavori di recupero delle aree pubbliche per un valore di 50.000 euro e attenersi all’offerta fatta e alla stipula di una convenzione [1].

Ma c’è qualcosa che non torna: a dicembre 2014 il Comune riceve un’offerta per la gestione del parco basata prima di tutto sui corsi di pattinaggio a pagamento [2]. Tale offerta, sebbene si pregiasse del nome della campionessa Giada Cavataio, viene respinta perché presentata da “soggetto non idoneo” [3]. La gara di affidamento viene ripetuta e questa volta vince Mondo Bimbo Group, con un’offerta in cui la pista di pattinaggio è del tutto in secondo piano, e per di più libera e gratuita per tutti [4].

Come il pattinaggio sia stato fatto uscire dalla porta e poi sia rientrato dalla finestra è tutto da spiegare.

Piuttosto dalle spiegazioni del sindaco e dai documenti forniti si comprende che il normale iter previsto dalla gara (consegna del parco al gestore privato, esecuzione dei lavori di recupero, inizio delle attività a pagamento) si è inceppato grazie all’incendio “ad opera di ignoti” del chiosco bar, avvenuto tre giorni dopo l’esito della gara stessa.

Grazie a quell’incendio l’affidatario ha ottenuto il parco in “consegna anticipata”, cioè senza fare tutti i lavori [5]. Anzi ha fatto proprio come gli è parso infischiandosene degli ultimatum posti dal Comune: l’esecuzione dei lavori entro il 30 settembre era stata definita dal Comune una “assoluta necessità” e anche “condizione essenziale per la stipula della concessione”. Peccato che il progetto sia stato presentato solo il 26 ottobre. Ora attendiamo i lavori entro il 30 novembre, un altro “termine inderogabile” secondo il Comune. Beato chi ci crede.

Per quanto riguarda le attività a fini di lucro svolte nel parco, il Comune ancora a fine ottobre scrive che “diffida codesta società all’erogazione di qualsivoglia servizio a pagamento”. È quindi evidente che il Comune non ha idea di cosa accada nel parco né ha mai avuto il controllo; infatti negli ultimi mesi ci sono state le giostrine, i centri estivi, la richiesta di un pagamento per accedere alla pista di pattinaggio (anche con pattini propri), la scuola di pattinaggio con tanto di targhetta e logo del Comune affissa sugli spogliatoi.

Come se non bastasse il gestore sta usando acqua, luce e gas a sbafo, senza aver volturato le utenze. Ad oggi risulta un ammanco di 2.250 euro [6].

Di sicuro sono stati spesi migliaia di euro (da Mondo Bimbo? dall’Accademia del Pattino d’Oro? Non è chiaro) ma di certo non secondo le richieste del Comune. Il Comune tenta di fare la voce grossa, ma in realtà fino ad ora ha fatto la figura del fesso che ingoia tutto e paga anche le bollette.

È evidente che il Comune ha perso il controllo di questo bene pubblico, che è ormai nelle mani di qualcun altro. Pare che non abbia voce in capitolo né sulla conduzione né sulle attività effettuate. C’è magari chi è contento così: se il gestore è serio e onesto ci sarà un buon risultato. Ma il privato fa i suoi interessi, non quelli della collettività; e soprattutto il progetto non era quello di regalare un parco pubblico a qualcuno e perderne il controllo senza alcuna contropartita.

Sarà per questo che il nostro sindaco e i nostri assessori, di solito presenti come il prezzemolo a ogni cerimonia e taglio di nastro, non si sono fatti vedere domenica sera al party di inaugurazione del mega tendone.

P.S. Ma dove sono i giornalisti della stampa locale? Perché tocca a noi scrivere di queste cose? Solo ai tagli del nastro vi riesce andare?

P.P.S. Speriamo vivamente che il nome della campionessa Giada non venga strumentalizzato come la foglia di fico per far accettare questa gestione dissennata della cosa pubblica!

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/33/2014-09-30_iqbal-capitolato.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2014-12-16_offerta-mai.pdf
[3] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/Atti.php/L/IT/M/D/doc/231798.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-03-18_offerta-mondo-bimbo.pdf
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-06-08_31863_consegna-anticipata-condizioni.pdf
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-10-30_59287_approvazione-progetto.pdf