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La mia idea è quella di creare un piccolo fondo a cui possono aattingere le aziende in difficoltà , ma anche chi vuole investire in innovazione e sviluppo, chi vuole dare il proprio contributo dal punto di vista ecologico magari con la creazione di prodotti alla spina ecc. Le risorse possono essere trovate, anche passando chi ha la seconda terza casa ed effettuando una giusta spending rewiev sulle spese correnti del comune.
Sono daccordissimo sul fatto che consumare territorio ancora sul comune di Campi sembra una follia. Sono andato a vedere il bilancio previsionale del comune per il 2012-2013-2014, prevede di incassare dagli oneri di urbanizzazione 3.590.451,15 nel 2012, 5.0407.000,00 nel 2013, 6.968.000,00 nel 2014. Come vedi il trend e’ crescente pultroppo e secondo me indica la volonta’ nel comune di Campi di continuare a consumarecomunque territorio.
Altro problema fondamentale e’ secondo me l’ammanco di bilancio che produrrebbe la riduzione degli oneri di urbanizzazione se si dovesse andare nella direzione del cemento 0, andrebbe integrato con risorse di altro genere(tagli sugli sprechi).
Ultima postilla non di poco conto secondo me, e’ che in previsione verrranno spesi 850.000,00 € per la manutenzione ordinaria del patrimonio, una percentuale del 23% circa della cifra d’entrata prevista, un po’ pochino per le condizioni in cui versa il patrimonio comunale.
Rilancio un progetto che mi stava a cuore un po’ di tempo fa’, la realizzazione del porta a porta su tutta Campi comprese le zone industriali. Senza Quadrifoglio si puo’!! A Quadrifoglio non interessa incentivare il porta a porta in quanto continuano a dire che smaltire rifiuti indifferenziati costa meno che per i differenziati; questo sappiamo che non e’ vero soprattutto se il rifiuto riciclato diventa una risorsa. Secondo me si potrebbe realizzare un progetto alternativo individuando a campi una zona dismessa dove poter trattare i rifiuticon moderne tecnologie come a Capannori, a Vedelago o Ponte alle Alpi. Tutto cio’ potrebbe creare nuovi posti di lavoro e creare una proposta concreta alla costruzione di nuovi inceneritori.
L’annosa questione della riapertura del centro e’ sempre al centro di complicatissimi dibattiti,come dimostra questa discussione dove ci sono tre punti di vista diversi tutti secondo me condivisibili. Io penso che almeno la parziale riapertura in un senso di marcia possa essere una soluzione. Rispondo a Massimo dicendo che ovviamente ci potrebbero passare solo le auto e non i camion e a Niccolo’ dicendo che la macchine che vanno a fare 10 km in piu’ facendo il giro quanto inquinano? Il problema secondo me e’ la morfologia del territorio di Campi; passando un fiume in mezzo alla cittadina o hai tanti passaggi da poter sfruttare o come a Campi devi fare un giro di 10 km per andare in un posto dove magari bastano 500 mt. Ultima cosa dicono che la riapertura parziale notturna puo’ essere un deterrente alla microcriminalita’, non la vedo cosi’, io credo che il centro e’ stato abbandonato dai cittadini di Campi dopo una certa ora perche’ non c’e’ nessun tipo di attivita’ ma nemmeno controlli da parte degli organi competenti.
Per quanto riguarda le sale slot purtroppo non si può fare tanto, in quanto hanno una legislazione a parte che viene dallo Stato. A livello comunale non è consentito intervenire. Però secondo me si potrebbe nelle scuole sensibilizzare i ragazzi con incontri con esperti che spiegano la pericolosità del gioco d’azzardo.
Usare gli spazi comunali, scuole comprese, nei periodi estivi come centri estivi. Campi ha circa 400 associazioni che ricevono, non tutte per la verità, sovvenzioni dal comune per progetti a volte non troppo chiari, si potrebbe utilizzare il personale di queste associazioni per sgravare le famiglie di Campi dell’onere parziale di mandare un figlio ai centri estivi.
Un bambino per una settimana in una struttura tipo “Hidron” costa circa 125 euro; il Comune potreppe chiedere una quota molto più bassa utilizzando le strutture vuote in estate (tipo scuole, asili, ecc.), con il personale delle associazioni di supporto e magari una convenzione con qualità e servizi per il discorso mensa. Si potrebbe fornire così una valida alternativa alle strutture private e dare la possibilità a tanti cittadini, che adesso non se lo possono permettere, di usufruire di un servizio utile a chi lavora e non ha la possibilità di lasciare i propri figli ai nonni, zii ecc.
