Quante stelle per un sindaco?


Cinque domande per i candidati sui temi a Cinque Stelle, in vista del ballottaggio fra Emiliano Fossi e Maria Serena Quercioli a Campi Bisenzio.

Aeroporto

Il MoVimento 5 Stelle è contrario a tale opera perché danneggia in modo irreparabile i cittadini di Campi Bisenzio e favorisce solo gli (im)prenditori privati che realizzano profitto con i finanziamenti pubblici, saccheggiando l’ambiente.
Entrambi i candidati si sono pronunciati contro la realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze, ma è evidentemente vero che entrambi hanno come “azionisti di riferimento” dei partiti politici che invece tale opera la vogliono eccome (PD, Forza Italia e Lega rispettivamente)! [1][2][3]
Quale forza/credibilità ha un sindaco che si oppone ad un’opera di portata sovra-comunale, quando non vuole, o non può, o non riesce a svincolarsi da chi detta la linea politica?

Inceneritore

Il Comune di Campi è fanalino di coda per la raccolta differenziata nella Piana, in 5 anni la giunta Fossi non è riuscita a cambiare tale pessimo risultato (dal 49% del 2013 al 55% di fine 2016, ultimo dato pubblico [4]). È evidente che l’assessore all’ambiente Ciambellotti – per competenze e spessore politico – non è stato all’altezza dell’incarico. È intenzione del futuro sindaco individuare figure di comprovata capacità per tale importantissimo assessorato?
Nel marzo del 2015 l’iniziativa popolare per aderire al protocollo “Rifiuti Zero” è stata respinta dal sindaco Fossi e dalla sua maggioranza, le opposizioni M5S e Forza Italia votarono a favore [5]. Nei rispettivi programmi elettorali purtroppo non si fa cenno a questo tema: i candidati a sindaco hanno intenzione di iscrivere il Comune al protocollo “Rifiuti Zero”? In che tempi?
La dismissione delle quote Alia è stata votata dalla maggioranza Fossi [6], d’altra parte nel programma Quercioli è caldeggiata la dismissione delle società partecipate per favorire l’iniziativa privata. In che modo si pensa di poter influire sulle politiche di gestione rifiuti, visto il disimpegno diretto del Comune? Un controllo di seconda sponda (tramite Consiag) come può renderci più influenti?
Sia il PD per bocca del Fossi che Forza Italia per bocca di Gandola, propongono l’allargamento dell’ATO rifiuti alla Regione [7], anche in questo caso il Comune potrà contare oggettivamente di meno e prevarranno le scelte politiche regionali. Come si concilia questo con l’interesse dei cittadini di Campi?

Impianto liquami

Per il M5S la costruzione dell’impianto smaltimento liquami (186.000 tonnellate/anno) è il segnale che il territorio di Campi Bisenzio viene svenduto a chi non si fa scrupoli nel portare le funzioni più scomode nel nostro territorio.
Il sindaco Fossi ha avvallato tutte le pratiche per la realizzazione dell’impianto sia in ambito comunale che in ambito di Città Metropolitana, il suo assessore Salvi ha addirittura affermato che tale impianto è una “opportunità” per Campi. Nel programma elettorale di Quercioli il problema non è affrontato, ma è noto il favore con cui Forza Italia ha sempre accolto qualunque iniziativa privata sul territorio.
Cosa hanno da dire i rispettivi candidati ai cittadini che giustamente vogliono vedere il proprio territorio valorizzato e non relegato a discarica metropolitana?

Emergenza abitativa

Il MoVimento di Campi è stato in prima linea per spronare l’Amministrazione a dare risposte concrete all’emergenza abitativa.
La risposta del Fossi, a nostro avviso del tutto insufficiente in questi 5 anni, dovrebbe concretizzarsi nel suo futuro programma con la realizzazione di 48 nuovi appartamenti popolari (zero quelli realizzati nei 5 anni passati). La risposta di Quercioli invece si concentra sulla verifica dei requisiti degli assegnatari attuali e su nuovi criteri che favoriscano i cittadini con maggiore anzianità di residenza.
A parte da differente impostazione “ideologica”, quali sono gli elementi concreti per cui la casa popolare potrebbe diventare davvero uno strumento di solidarietà efficace e immediato per le famiglie (o i singoli) che si trovano nel giro di pochi mesi a perdere il lavoro e quindi anche la casa? Come sarà ribaltato lo stato attuale in cui l’alloggio popolare semplicemente non c’è oppure diventa disponibile in tempi biblici?

Sicurezza

La giunta Fossi ha parlato a lungo di “insicurezza percepita” che non corrisponderebbe alla realtà, sbandierando statistiche secondo le quali gli episodi criminosi sono in diminuzione. Forza Italia invece ha cavalcato a lungo il tema sicurezza per attaccare l’Amministrazione.
Tuttavia i due programmi elettorali sono sostanzialmente identici, si basano sul rafforzamento dell’organico di Polizia Municipale (il famoso terzo turno) e l’installazione di telecamere.
Quali elementi oggettivi ha il cittadino per valutare la credibilità e l’efficacia delle proposte?

[1] http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/04/14/news/fate-largo-all-aeroporto-1.260223
[2] http://www.gonews.it/2018/03/11/aeroporto-peretola-stella-fi-solo-centrodestra-vuole-la-nuova-pista/
[3] https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/18_giugno_08/lega-stoppa-cinque-stelle-grandi-opere-indispensabili-c5d11532-6aea-11e8-9ef4-5d5bdb895b7b.shtml
[4] https://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/04/Quadrifoglio-newsletter_2016-12.pdf
[5] https://www.campibisenzio5stelle.it/pub/atti/2015/03/2015-03-03_CONSIGLIO-42.pdf
[6] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/Atti.php/L/IT/M/D/doc/362198.pdf
[7] http://tuttosesto.net/campi-gandola-fi-fossi-propone-un-unico-ato-lo-chiediamo-quasi-dieci-anni/

Caccia grossa al voto grillino!

Cinque anni fa il MoVimento entrò in Consiglio comunale a Campi Bisenzio con due consiglieri. Un’opposizione ferma e costruttiva nell’interesse dei cittadini e del territorio che ha avuto riscontro nel voto del 4 marzo: con 6.196 voti (27%) il MoVimento si è affermato come seconda forza politica cittadina. Purtroppo il 10 giugno il M5S non sarà presente alle amministrative: dove finiranno questi voti? Sono voti che possono fare la differenza: ad esempio per il sindaco uscente Fossi fra vincere al primo turno o perdere al ballottaggio! Quindi l’elettore grillino, se prima era la peggiore specie mai vista sulla terra, ora è il più corteggiato di tutti!
Questo significa che IL VOSTRO VOTO CONTA! E per fortuna il voto È VOSTRO, non di lorsignori (e nemmeno del MoVimento). Usatelo bene, anzitutto ANDANDO A VOTARE!
Il Fossi ha arruolato un pattuglione di quasi 100 candidati giocando la partita su piccoli interessi personali, amicizie, promesse. Ovviamente scommette sul voto che ciascun candidato porterà; una strategia che farà del Palazzo un ristretto giro di amici dove ognuno vorrà la sua parte e gli interessi della comunità saranno tagliati fuori. In caso di forte astensione i voti degli “amici” valgono doppio, molto meno se invece andranno a votare in tanti.
Ci spiace che non potremo votare MoVimento, ma potremo comunque scegliere quello che ci assomiglia di più (o quello che ci schifa di meno). Se il voto al primo turno è importante – anche per le liste minori – all’eventuale ballottaggio sarà addirittura determinante.
A proposito dell’assenza dei 5 Stelle dalla competizione: la causa è la mancata certificazione da parte dello “staff” milanese. Un pasticciaccio che forse si poteva evitare lavorando su due fronti: maggiore partecipazione al Meetup campigiano e migliore comunicazione fra staff e territorio.
Uno smacco da cui il MoVimento trarrà insegnamento, ma che dovrebbe far riflettere anche la parte più attiva della cittadinanza, quella che esprime comitati e associazioni e che spesso si è rivolta al MoVimento per rappresentare le proprie istanze. A furia di voler essere equidistanti dalla politica e interpretare l’azione a senso unico (il cittadino chiede al politico, ma si guarda bene dal prendere posto in uno schieramento) viene il dubbio che tutto sommato va bene se a comandare sono sempre gli stessi. Forse si lotta non per cambiare, ma per un po’ di visibilità; una volta raggiunto il sindaco o l’assessore di turno per una chiacchierata o un selfie, si pensa di aver vinto la battaglia.
È vero che le battaglie si fanno fuori dal Palazzo, ed è da questo che il MoVimento di Campi riparte, ma farà tesoro di ciò che ha imparato in 5 anni. I tre portavoce avvicendati in Consiglio hanno visto da vicino come opera una Amministrazione incapace di pensare ai cittadini, perché impegnata solo a cercare consensi con marketing e mancette. Siamo convinti della necessità che il MoVimento esista ancora, fuori e dentro al Palazzo, perché nessun altro attore politico è oggi adeguato a realizzare il cambiamento necessario.