Puzzo di Case Passerini: nessuno difende i cittadini

2017-09-30_puzzo-passerini_lblL’ARPAT ha richiesto “provvedimenti urgenti” perché questa estate il puzzo di Case Passerini è stato superiore alla norma e poteva “determinare gli effetti irritativi” che i cittadini hanno fortemente lamentato. Vale la pena leggere le carte [1] e [2] per capire come è andata e in che mani siamo.

1) ARPAT si è mossa su richiesta insistente dei cittadini. Non risulta dai documenti che vi siano state sollecitazioni da parte del Comune di Campi.

2) ARPAT fa un sopralluogo solo all’ESTERNO dell’impianto, si limita a fotografare da lontano le porte che restano aperte. Non fa alcun controllo all’interno, ai biofiltri, ai registri, ecc.

3) La misura del puzzo viene fatta “a naso”, non vi è alcun riscontro strumentale che possa servire a documentare il danno procurato dalle inottemperanze di Alia e la sua entità.

4) ARPAT chiede al gestore dell’impianto di comunicare eventuali anomalie dei biofiltri; in pratica con una bella autocertificazione si sistema tutto. Infatti, mancando riscontri oggettivi, è impossibile contestare alcunché.

Ci hanno sempre detto che le società controllate dagli enti pubblici (in questo caso i Comuni) sono il massimo della garanzia nel fare gli interessi dei cittadini. Ci sfugge in questo caso quale sia stata l’azione di controllo dei sindaci, visto che i cittadini hanno dovuto tutelarsi da soli. Abbiamo anche qualche dubbio sull’efficacia dei controlli di ARPAT, la stessa che infatti ha tolto da Campi la centralina per il controllo della qualità dell’aria.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/e/eb/2017-09-01_ARPAT_richiesta_provvedimenti.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/f/f3/2017-09-01_ARPAT_Allegato_fotografico.pdf

Petizione delle mamme Iqbal: il Consiglio se ne lava le mani

Petizione Parco IqbalContinua l’ostruzionismo delle istituzioni verso le mamme dell’Iqbal. Dopo la “merenda negata” [1] è stata la volta della #petizione che ha raccolto 370 firme per chiedere una gestione di qualità del Parco [2].

Giovedì 27 luglio la petizione è approdata in Conferenza capigruppo; a norma di regolamento [3] (Art. 5, comma 3) i presenti dovevano decidere se discuterla o meno al prossimo Consiglio comunale. Ad eccezione di M5S e Possibile, tutti hanno deciso di lavarsene le mani: quella petizione non è materia di Consiglio comunale!

Poco importa se in due anni il Parco Iqbal ne ha viste di cotte e di crude! Per i distratti facciamo un rapido riassunto dal 2015 ad oggi: un bando di affidamento insostenibile dal punto di vista economico, la ripetizione della gara di affidamento perché la prima era fallita, un incendio doloso a poche ore dall’esito della gara, lavori di recupero mai eseguiti, fideiussioni non attivate, utilizzo abusivo di utenze luce gas e acqua, sub-concessione vietata dal regolamento, attività di ristoro non a norma, mancato rispetto delle norme HACCP, somministrazione alcolici senza licenza, impianti elettrici senza certificazioni, abusi edilizi.

Di fronte a tutto questo il Comune si era visto costretto a revocare l’affidamento (settembre 2016), ma non aveva ripreso il controllo delle strutture, tanto è vero che le attività abusive sono continuate.

Di fronte a questo sfacelo (e all’inerzia della Giunta che un anno fa aveva promesso una nuova gara in tempi rapidi) i capigruppo di PD, Lista Fossi, IDV, Alleanza Cittadina per Campi e Sinistra Italiana hanno pensato bene che non era il caso di parlarne in Consiglio. La nostra ferma protesta non è valsa a nulla, della faccenda se ne occuperà solo il sindaco, se e quando vorrà.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2017/05/29/parco-iqbal-dopo-il-no-del-comune-la-merenda-delle-mamme/
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/dc/2017-05_petizione-mamme-iqbal.pdf
[3] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/8%252F6%252F7%252FD.4715a4bbecdc73a7c9f6/P/BLOB%3AID%3D585/E/pdf

Raffica di bambini feriti dalla giostrina, l’assessore: “io ai miei bambini gli stavo dietro”

giostrina-fatta-bene-maleQuindi nessuna responsabilità per l’Amministrazione, piuttosto i genitori pensino a fare bene il loro mestiere! Nucciotti rincara pure la dose: se continuate a dire che il gioco è pericoloso, saremmo costretti a togliere la rampa per i disabili.

Ci accusano già di fare propaganda politica sulle disgrazie che càpitano ai bambini, ma il fatto è che le disgrazie qui non “càpitano”, sono causate da interventi assolutamente inadeguati e condotte irresponsabili. Che le cose siano fatte male non siamo noi a dirlo, sono i fatti: in poco più di due mesi ci sono stati almeno quattro bimbi feriti, di cui uno ricoverato per suture ad una mano.

Questi i fatti: a maggio viene installata una giostrina “inclusiva” al Parco #Iqbal, però si scordano di mettere la pedana per l’accesso delle carrozzine. Nei giorni seguenti viene costruita una rampa in lamiera: è un ostacolo fisso e tagliente rispetto a chi sta girando sulla giostrina. Si fanno male in diversi, il Comune interviene nuovamente e nasconde il bordo tagliente sotto un pezzo di gomma. Il pezzo di gomma (forse peggiorativo perché non elimina il pericolo, ma lo nasconde) è pure montato male, dopo pochi giorni si stacca.

Il 6 luglio il sottoscritto segnala la pericolosità del gioco, ma nessuno fa niente. Finché il 24 luglio accade il caso più grave: intervento di pompieri e ambulanza. La giostra viene chiusa col nastro bianco e rosso.

In Consiglio comunale interroghiamo l’assessore, che dimostra di non aver capito niente, tanto da affermare: “quella è una rampa per un gioco inclusivo, che dovrebbe essere utilizzata esclusivamente dai ragazzi disabili”. Ecco appunto: l’inclusività esclusiva! Applausi. Infine il colpo di genio: “metteremo un cartello per dire che i bambini normali (sic!) non devono usare la rampa”.

Se queste sono le premesse non c’è da chiedersi SE qualcuno si farà male nuovamente, c’è solo da chiedersi QUANDO.

Ripetiamo per i duri di comprendonio: la rampa è un ostacolo (per giunta tagliente) montato in prossimità della giostra, quindi è un pericolo per chi vi è sopra. C’è un modo semplice per consentire l’accesso a tutti senza pericoli: la giostra va montata all’interno di una piattaforma di accesso, senza dislivelli e senza ostacoli.

Parco Iqbal: dopo il No del Comune, la merenda delle mamme

Parco Iqbal la merenda delle mammeLa “merenda per il Parco Iqbal” è stata un successo. L’appuntamento, voluto da un gruppo di mamme, era per domenica pomeriggio e voleva sollecitare una migliore gestione, per risolvere le tristi condizioni in cui il Parco versa da anni. Si è discusso non solo di cosa i cittadini vorrebbero, ma anche di cosa il Comune dovrebbe fare per ottenere risultati.

A nostro avviso il Comune deve attivarsi con urgenza per garantire almeno la manutenzione minima: i giochi “inclusivi” installati da pochi giorni perderanno rapidamente valore se continueranno ad essere circondati da arredi vandalizzati e non riparati.

A nostro avviso inoltre è urgentissimo che il Comune si faccia carico della gestione del Parco in senso più ampio; le strutture sono abbandonate a loro stesse, a volte usate in modo illegittimo e senza criterio.

Vogliamo una gestione diretta da parte del Comune o affidata tramite gara. In caso di affidamento ad un privato, pretendiamo che sia fatto con regole chiare e un controllo rigoroso da parte del Comune. Il recente passato di sub concessioni illegittime e utilizzo improprio delle strutture è una vergogna di cui questa Amministrazione si è resa responsabile e che non deve ripetersi.

Le regole – oltre ad essere chiare – devono salvaguardare anche il prevalente uso pubblico dell’area per evitare una privatizzazione di fatto, se l’accesso alle strutture fosse solo a pagamento.

Purtroppo non siamo fiduciosi: la copertura della pista di pattinaggio (50 mila euro di denaro pubblico) è stata fatta senza uno straccio di progetto di come verrà utilizzata. A settembre 2016 il sindaco prometteva una nuova gara per l’affidamento in tempi brevi, ma passerà un anno con un bel nulla di fatto.

P.S. Ci resta difficile sorvolare sul diniego che il Comune ha opposto alla richiesta fatta dalle mamme il mese scorso. Dopo aver tergiversato per 15 giorni l’Amministrazione negò l’autorizzazione alla merenda perché la presenza di un animatore con le bolle di sapone sarebbe stata incompatibile con l’attuale (non) gestione del Parco. Più facilmente si è trattato di una rappresaglia verso le mamme stesse, che inopinatamente avevano permesso a un consigliere M5S di presentare la domanda a nome loro.

Metri cubi di cemento lasciati a marcire, ma si vuol costruire ancora!

liquami-e-variante-rucIl Comune di Campi Bisenzio approva la retrocessione a categoria D2 di un terreno: un altro bel regalo dopo i liquami?

Il Consiglio comunale ha approvato la variante [1] (peggiorativa) al Regolamento Urbanistico; tutti a favore, da PD a Forza Italia fino ai sedicenti fuoriusciti dal PD. Solo il MoVimento 5 Stelle ha a cuore il territorio ed ha votato contro.

Cosa succede? Il terreno (quasi un ettaro tra Asmana e Hotel 500) non avrà più destinazione “commerciale”, ma “produttiva”. Tanto per capirsi: un impianto smaltimento liquami non può esistere in area “commerciale”, ma può esistere tranquillamente in area “produttiva”.

Si rivede quindi in peggio (ambientalmente parlando) il progetto urbanistico che il Comune stesso aveva adottato nel 2005.

Ci raccontano però che in quel terreno arriverà una ditta d’eccellenza per stabilire un laboratorio d’analisi altamente specializzato e ripetono ancora una volta il ricatto del lavoro: si prevedono 20 assunzioni.

In realtà non esiste niente di scritto: la proprietaria Atene Spa grazie a questa declassificazione forse riuscirà a vendere il terreno invenduto da tempo, ma non vi è alcuna certezza di quello che accadrà dopo. Anzi a noi risulta che tale attività di alto livello non avesse bisogno di una declassificazione dell’area. Avevamo presentato delle osservazioni in merito [2] che sono state respinte per un cavillo burocratico.

La cosa che più indigna è che in Commissione sia stato detto che bisogna cambiare destinazione d’uso “sennò non si riusciva a vendere” [2]. Cioè il Comune si immedesima a tal punto con il privato e i suoi interessi, al punto da spacciarli come gli interessi dell’intera collettività.

Questa Amministrazione è incapace di attirare sul territorio attività di qualità e spera di riempire i vuoti urbanistici (e rimpinguare un po’ le casse) svendendo il nostro territorio a chi vuole venir qui a fare un po’ quello che gli pare. Già avevamo capito di che pasta sono fatti i nostri amministratori con il caso liquami e le relative prese di posizione (liquami uguale opportunità per Campi!), ma scopriamo con sgomento che non abbiamo ancora toccato il fondo!

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/b0/2017-03-23_cc_variante-ruc.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/a/a9/2017-03-23_osservazioni-variante-ruc.pdf

Impianto liquami: ecco perché i cittadini non si fidano e firmano contro

percolatoSi sa che per l’oste il vino è sempre buono, ma se vi dice che è buona pure la merda, allora siamo a Campi Bisenzio!

Riguardo l’impianto smaltimento liquami di cui il Comune ha autorizzato la costruzione, leggiamo sulla stampa [1] le affermazioni assurde e paradossali del costruttore CIPECO: dice che in pratica dai liquami si estraggono acqua ed energia. Sono parole in libertà che non convincono neanche i più creduloni!

L’impianto di Campi non sarà una discarica, ma produrrà fanghi da avviare in discarica. Si dice che non ci saranno cattivi odori perché lavorerà al chiuso, ma i cittadini sanno che anche il pattume di Case Passerini ad oggi viene lavorato al chiuso, e sanno bene quale è il puzzo! Accade troppo spesso che impianti progettati e promessi come perfettamente sicuri diventino mostri ingestibili; dell’inceneritore di San Donnino non ci siamo dimenticati!

L’allarme cresce quando leggiamo ([2] e [3]) che in Puglia la società Alfa Srl (ex Vergine Srl) ha subito un sequestro di 6 milioni di euro perché si sospetta che abbia risparmiato sui costi di smaltimento fanghi ed ha ammorbato con miasmi pestiferi il vicino paese per anni. Leggiamo che un impianto di inertizzazione fanghi fatto male (o proprio non fatto) ha creato “molestia olfattiva e disturbi di vario genere” alla popolazione, a 3,5 chilometri di distanza.

Stiamo parlando della discarica “Vergine” in Puglia [4], ma cosa c’entra con Campi Bisenzio? C’entra eccome, perché Alfa Srl e Vergine (Spa e Srl) operavano in Puglia, ma hanno sede a Calenzano, il sig. Paolo Ciervo di Vergine è anche Amministratore Unico di CIPECO, la stessa CIPECO eredita da Vergine Spa il terreno su cui costruire l’impianto di Campi.

Dai giornali pare quindi che il trattamento fanghi in Puglia non gli abbia funzionato molto bene; con che faccia ci vengono a fare la lezioncina su questa “opportunità per Campi Bisenzio”? Così sono stati definiti i liquami da questi signori, le stesse parole scellerate usate dall’assessore all’urbanistica Salvi.

Per rassicurare i cittadini sarebbe stato utile chiedere al sig. Ciervo qualcosa sulla “gestione illecita di rifiuti”, di cui sarà costretto ad occuparsi visto che un giudice ha ritenuto le accuse nei suoi confronti talmente fondate da rinviarlo a processo appunto per quel reato e altre cosucce del genere [5].

L’assessore Salvi dirà che non possiamo dire sempre no per paura che qualcosa vada storto o per paura che si commettano reati. Ma quand’è che questa giunta riuscirà a dire di sì a qualcosa di meno brutto e preoccupante?

Entriamo nel merito ambientale dell’impianto: la storiella “acqua ed energia dai liquami” non sta in piedi. Basta leggere lo Studio di Impatto [6] (scritto da CIPECO stessa) per scoprire che l’acqua prodotta sarà quella nera scaricata in fogna: quasi 200 mila metri cubi all’anno (p.11). La produzione di energia invece proprio non risulta, anzi l’impianto consumerà all’anno più di 2 miliardi di watt.h! (p.40)

Ci dicono che sulle tonnellate di acque reflue scaricate in fogna vigilerà l’ARPAT, la stessa ARPAT che 10 anni fa ha tolto da Campi l’unica centralina che avevamo per il monitoraggio della qualità dell’aria. Siete più tranquilli ora?

Tutti gli indicatori ambientali del progetto sono ovviamente peggiorativi o al più neutri, a cominciare dal passaggio delle autobotti liquami (una ogni 25 minuti) che andrà a sommarsi ai TIR dell’Esselunga, ai camion dei rifiuti verso l’inceneritore, al traffico richiamato dall’aeroporto intercontinentale….

Sull’odioso e consueto ricatto “l’impianto crea posti di lavoro” non rispondiamo nemmeno: non si baratta né la salute né l’ambiente per un posto di lavoro! Parlano per noi le migliaia di lavoratori costretti a condizioni umilianti, oppure i morti di cancro dell’Ilva.

Ovviamente CIPECO fa i suoi interessi, ma il nostro sindaco cosa fa oltre a scaldare la seggiola in Città Metropolitana? Quando sotto i suoi occhi è passato il parere favorevole ai liquami [7] perché è stato zitto ed è toccato a noi farlo sapere ai cittadini [8]?

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/f/fb/2017-03-28_la-nazione_liquami-ciervo-acqua-energia.jpg
[2] http://www.ilcorrieredelgiorno.net/sequestro-da-63-milioni-nei-confronti-della-societa-alfa-gestore-della-discarica-vergine/
[3] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/01/29/rifiuti-illeciti-nella-discarica-scatta-il-sequestro-su-conti-e-caseBari16.html
[4] http://www.terredifrontiera.info/lizzano-udienza-preliminare/
[5] http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/17_gennaio_26/discarica-vergine-capi-processo-l-accusa-gestione-illecita-rifiuti-0ab98bf6-e3fc-11e6-8b49-44db072ede4e.shtml
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/24/2015-03-06_sia-impianto-rifiuti-liquidi-capalle.pdf
[7] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/de/2015-12-09_via-impianto-rifiuti-capalle.pdf
[8] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/12/20/a-700-metri-da-asmana-il-nuovo-impianto-per-smaltire-186-mila-tonnellate-di-liquami-allanno/

Il Consiglio comunale di Campi Bisenzio vota contro i ciclisti

cyclehoop2L’appella di FIAB FirenzeInBici [1] a “rivalutare” il nuovo regolamento di Polizia Urbana è caduto nel vuoto: la maggioranza del sindaco Fossi ha preferito applicare il “pugno duro” contro i ciclisti approvando un regolamento che “penalizza a tappeto anche i ciclisti virtuosi”. Gli emendamenti delle opposizioni sono stati bocciati e il nuovo Regolamento è in vigore [2].

Non è tanto la multa per la bici in divieto di sosta (da 25 a 500 euro) che lascia stupiti e amareggiati. Lo sappiamo che i vigili sono sotto organico, non fanno la multa neanche alle auto contromano che pure hanno la targa! Sarà come per il divieto di sosta delle auto: una cattiva abitudine molto diffusa e mai sanzionata, salvo improvvise “stragi” di foglietti rosa che i cittadini percepiscono non come la necessità di rispettare le regole, ma come l’arbitrio del potere e la voglia di fare cassa.

In tre anni la giunta Fossi niente ha fatto per favorire la mobilità in bicicletta. Anzi, riaprendo il centro alle auto, è andata contro ogni sano principio urbanistico di sviluppo sostenibile, ecologico e moderno. Non vi è traccia di una politica organica mirata all’aumento di rastrelliere sicure (quelle famose ad U rovesciata) e di piste ciclabili.

Facciamo nostre le parole di FIAB che sottolinea come “la modesta percentuale di cittadini che scelgono di spostarsi in bici è un bene prezioso da coltivare e sempre di più vanno incentivati per aumentarne il numero. Azioni di repressione in assenza delle necessarie politiche ed infrastrutture contribuiscono soltanto a ridurre la volontà”.

Nella foto: Un palo dotato di “Cyclehoop”, per favorire il parcheggio delle bici. Non a Campi ovviamente, ma in Inghilterra.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/00/2016-11-02_fiab-regolamento-polizia-urbana.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

Scrutatori al seggio: PD e Forza Italia piazzano i soliti parenti, amici e conoscenti

2016-11-17_scrutatori_lblÈ la legge “porcata” di Calderoli che consente questa vergogna; né Berlusconi né Renzi hanno mai pensato di cambiarla. Anzi, i due partiti gemelli continuano ad avvalersene per piazzare i soliti noti dentro ai seggi, col doppio vantaggio di dare 104 euro ai propri prescelti e di avere dei pubblici ufficiali (tali sono gli scrutatori!) di nomina partitica.

Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle di Campi Bisenzio aveva proposto di estrarre a sorte tutti gli scrutatori, abbiamo registrato con piacere che Alleanza Cittadina, Sinistra Italiana e il gruppo misto (forse per motivi diversi) hanno fatto come noi, cioè hanno rinunciato al “privilegio” di lottizzare politicamente i seggi.

Dei 119 scrutatori necessari quindi ne sono stati estratti a sorte 69, il PD & Co. ne hanno piazzati 40 scelti tra i loro conoscenti, gli amici di Berlusconi 10.

Hanno la faccia di bronzo e diranno che hanno scelto persone disoccupate, giovani o comunque in disagio economico. La realtà è che non esiste alcuna graduatoria dei “bisognosi” tra i 1283 scrutatori iscritti all’albo, l’unico criterio che hanno applicato è quello della conoscenza e della preferenza personale!

Invitiamo tutti i cittadini ad iscriversi all’albo degli scrutatori, perché da quando c’è il MoVimento in Consiglio comunale è davvero possibile per tutti essere chiamati!

Campi Bisenzio città nemica delle biciclette?

auto-bici-divieto-sostaSarà vietato parcheggiare su tutta l’area comunale! Lo dice il nuovo regolamento di Polizia Urbana [1].

Il Regolamento di P.U. è – nelle parole del Comandante dei Vigili che lo ha presentato in Commissione – lo strumento nelle mani del sindaco che sancisce ciò che è tollerabile o meno dalla collettività; oltre ad essere un regolamento è anche una forma di “cultura”.

Oltre che cultura (tramite il sindaco) il regolamento però fa anche le multe (tramite i vigili) e parcheggiare la bici fuori da una rastrelliera costerà dai 25 ai 500 euro.

Tutti sanno che a Campi le rastrelliere non ci sono e le poche eccezioni sono ovviamente del tipo sbagliato (ci puoi allucchettare la bici alla ruota, ma poi infatti ci ritrovi solo la ruota!). A Campi non esiste un sistema di piste ciclabili, non esiste un centro libero dalle auto, non ci sono rastrelliere; tra poco sarà proibito anche appoggiare la bicicletta da qualunque parte [2].

Il messaggio “culturale” è chiaro: chi va in bici è un povero sfigato e va fatto smettere. Non ci stupiamo che questo sia il messaggio del sindaco perché ha dimostrato di essere una persona “vecchia dentro” disincentivando qualunque pratica eco-sostenibile. È un sindaco che pensa ancora di risolvere l’intasamento del traffico aprendo il centro alle macchine e poi incasinando tutto con qualche senso unico a capocchia.

Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di rimandare il Regolamento in Commissione, ma non c’è tempo da perdere: dovete far sentire la vostra voce ai consiglieri, al sindaco e all’assessore che sono ancora in tempo per evitare alla nostra Città la figura del Comune antiecologico, ottuso e retrogrado.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

[2] Art.9, comma 1/g (È VIETATO) nei luoghi pubblici o ad uso pubblico o aperti al pubblico, al di fuori delle idonee rastrelliere, collocare, appoggiare, legare o incatenare velocipedi sulle barriere di protezione di monumenti, sugli elementi di arredo urbano, sui sostegni della segnaletica stradale e non, sui pali dell’illuminazione, alle recinzioni degli immobili, e su ogni supporto od elemento architettonico, salvo nei luoghi espressamente consentiti o all’uopo adibiti

Campi Bisenzio: prima classificata per irregolarità negli atti amministrativi

2016-10-24_corte-conti-bisDalla Corte dei Conti un’altra perla che aiuta a capire la cura con cui viene amministrata la nostra città: è il “Referto sui controlli interni” relativo al 2014 [1].
Interessante è il confronto fra i Comuni della (ex) Provincia sul numero di irregolarità rilevate negli agli Atti amministrativi. Fatto pari a 100 il numero di atti esaminati, le irregolarità trovate a Campi sono oltre 70! Siamo saldamente in testa alla classifica, segue Borgo S. Lorenzo, ma distaccato di 23 punti.

La Corte chiedeva anche quante di queste irregolarità siano state sanate, Campi non ha risposto (vedi tabella n.3 a p.33.).

L’assessore De Feo dice che a dimettersi non ci pensa proprio perché quello che dice la Corte dei Conti è noto e non c’è niente da preoccuparsi. Se lo dice lei…

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6c/2016-10-17_corte-conti_referto-controlli-interni-2014.pdf