Inceneritore: un sindaco solo chiacchiere valuterà se fare ricorso. Al BAR invece che al TAR?

2015-10-28_ricorso-al-barCome volevasi dimostrare: per il PD di Campi Bisenzio la politica degli interessi, delle poltrone, degli ordini di partito prevale sulla volontà dei cittadini, sulla salute, sul buon senso.

Ieri in Consiglio comunale era in votazione una mozione [1] per impegnare il sindaco a fare ricorso al TAR contro la procedura che ha autorizzato la costruzione dell’inceneritore.

Fino ad ora avevamo visto solo il gioco delle parti: i Governi (di qualunque colore siano) vogliono gli inceneritori, la Regione (PD) vuole l’inceneritore, i Comuni (PD) a parole sono contro, tanto poi la decisione finale la fanno prendere agli altri. Campi neanche si è presentato alla Conferenza conclusiva!

Ieri era il momento di far vedere che le parole sono anche sostanza: il Comune può opporsi alla costruzione dell’inceneritore per vie legali e di motivi ne ha a iosa. I motivi li ha scritti il Comune stesso, nelle varie osservazioni prodotte.

E invece è andato in scena il solito vergognoso teatrino dei consiglieri PD/Fossi/IDV che giocano con le parole, cercando di abbindolare i cittadini con trucchetti da bambini: tutti in massa hanno votato una modifica alla mozione per cui l’impegno a fare ricorso al TAR è diventato un “impegno a valutare se fare il ricorso al TAR”. Ma chi volete prendere in giro? Truffatori da quattro soldi!

Cari consiglieri di maggioranza: vi manca il coraggio per opporvi con ogni mezzo a questo scempio? Cosa vi hanno promesso per tradire il mandato degli elettori e i vostri stessi principi (se mai li avete avuti)? Fate i consiglieri nell’interesse dei cittadini oppure con la speranza di trasformare la fedeltà al partito in un posto sicuro, magari come assessore o dentro ad una partecipata?

Non è più possibile fidarsi di questo sindaco, che ancora una volta fa melina sull’inceneritore cianciando del primato della politica contrapposto al ricorso alle vie legali. La contrapposizione vera è un’altra: gli interessi e la salute dei cittadini contro la carriera politica e le lobby dell’incenerimento.

Questo i cittadini l’hanno ormai capito; resta da fare solo un piccolo passo conseguente: mandarli tutti a casa prima possibile.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/be/2015-10-13_mozione-ricorso-tar-inceneritore.pdf

Inceneritore a Campi Bisenzio: si sono viste cose che voi umani…

Il Consiglio comunale di martedì si apre con la fuga di Quadrifoglio/Q.tHermo, cioè di chi farà business con i rifiuti e con l’inceneritore: dovevano intervenire due responsabili, ma a a poche ore dall’assemblea è giunta la rinuncia, senza motivazioni. Quadrifoglio è una controllata dal Comune, quindi se il Comune chiama questi dovrebbero rispondere. In realtà si conferma ancora una volta il contrario: a comandare sono loro e il Comune obbedisce. C’è da aspettarsi che si daranno alla fuga anche quando dovranno rispondere dei danni prodotti dall’inceneritore costruito con i nostri soldi!2015-10-06_consiglio-inceneritore

Poi abbiamo assistito all’incredibile provocazione della maggioranza: quella di spacciare come esponente ecologista il responsabile ambiente del PD, la cui associazione “Amici della Terra” è stata cacciata con disonore dalla confederazione internazionale di “Friends of the Earth” [1]. Sgamato in cinque minuti: fischi e insulti.

Rossano Ercolini (Zero Waste Italy) ha invece testimoniato come il riciclo, il riuso e la riduzione dei rifiuti siano pratiche quotidiane per milioni di persone, mentre Firenze insiste con l’inceneritore grazie ad un “cordone sanitario” voluto ormai da 15 anni dai nostri governanti, prima DS, ora PD.

Noi aggiungiamo che sarebbe l’ora di smascherare le menzogne di questa classe politica: in campagna elettorale promettono meno rifiuti, più differenziata, tariffe agevolate per chi ricicla. Ma i fatti stanno a zero! Dopo due anni la quantità di rifiuti aumenta, la differenziata è ferma al palo e siamo sempre fanalino di coda [2].

Non basta essere incapaci, il fallimento delle alternative all’incenerimento è voluto! Se il nostro sindaco invece di allargare il suo staff con due portavoce (assunti ovviamente coi soldi nostri [3]) avesse assunto una persona come Ercolini, avremmo avuto certo meno chiacchiere, ma qualche fatto concreto. Ormai è chiaro che il Fossi risponde agli ordini di Hera (la multiutility della rossa Emilia Romagna) che con gli inceneritori si arricchisce.

I Comitati – per voce dell’ – hanno detto che la lotta prosegue: sul piano politico è sempre possibile un ripensamento, basta volerlo. Sul piano giudiziario invece il sindaco ha un’occasione d’oro: entro 60 giorni può presentare ricorso al TAR contro questo scempio. Ma la risposta del Fossi è stata ambigua come sempre: “valuteremo”. Cosa di grazia? E quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?

Certo che se il ricorso al TAR verrà preparato dall’assessore al disastro ambientale Eleonora Ciambellotti c’è poco da stare allegri: da quando ha assunto la delega non ha fatto registrare una sola azione circa l’inceneritore.

Ercolini a fine serata si è detto ottimista, sente che una “massa critica” avversa all’incenerimento si sta formando. Vorremo essere altrettanto fiduciosi, ma pare che i cittadini siano ancora confusi. Non si spiegano altrimenti i fischi (meritatissimi) per il consigliere PD Loiero seguiti dagli applausi per la consigliera Eboli, che con Loiero continua ad andare a braccetto in maggioranza. Cari cittadini, com’è che vi fate ancora prendere in giro dalle solite promesse? Parole vuote come “faremo”, “dovremmo”, … quand’è che cominceranno a valere i fatti e non le parole?

[1] http://www.foei.org/no-category/general-meeting-decision-on-membership
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/71/Quadrifoglio-newsletter_2015-08.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Altri_incarichi_comunali

Campi Bisenzio: tensione in Consiglio comunale su emergenza casa

sfratti-campi-bisenzioSeduta segreta, proteste, sospensione dei lavori, intervento della forza pubblica.

Tutto questo è accaduto durante il Consiglio di martedì, quando il gruppo Casa di Campi si era dato appuntamento per protestare contro le risposte che l’Amministrazione ancora non dà a chi soffre il problema.

Ad un quesito circa l’espulsione di tre mamme con bambini dalle case-famiglia, l’assessore Ricci invoca la seduta segreta per problemi di privacy. In realtà c’era ben poca privacy da proteggere: si apprende che le persone vengono messe per strada perché i servizi sociali ritengono che si sia arrivati “alla fine di un percorso”. Cioè queste famiglie non sono ancora in grado di pagarsi un affitto da sole, ma si ritiene che abbiano risorse finora non attivate oppure che non abbiano seguito le indicazioni risolutive dei servizi sociali.

Quali siano queste risorse e quali siano le soluzioni proposte non è dato sapere: hanno capitali nascosti? Hanno avuto offerte di lavoro e le hanno rifiutate? Questo non ci è stato detto neanche durante la seduta segreta.

Si continua a ripetere che il Comune non ha risorse, ma questa è una menzogna. La realtà è che a Campi si stima esista un patrimonio immobiliare sfitto di circa 600 alloggi e neanche uno è stato recuperato dal Comune in due anni di consigliatura. Eppure il Comune potrebbe mettere in campo molti strumenti: incentivi, convenzioni, fino anche alle requisizioni!

Per quanto riguarda i soldi: tre nuclei familiari in affitto a prezzi di mercato costerebbero 18.000 euro/anno e una soluzione di emergenza potrebbe costare anche meno. Invece si preferisce spendere 11.000 euro per la giornata del ciclismo, 36.000 euro per gli eventi CampLab-partecipazione-OpenGovernment, 26.000 per lo sportello nuove radici, e via di questo passo [1].

Più che la privacy la seduta segreta è servita a proteggere la giunta e il sindaco dalla rabbia della gente: urla, proteste, tensione alle stelle. Alle persone che sentono di non aver più nulla da perdere l’unica risposta che viene data è l’intervento massiccio dei vigili urbani, che per fortuna hanno agito con prudenza evitando il peggio.

Spettacolo indegno è stato il sindaco con lo sguardo fisso nel vuoto che non ha aperto bocca, come se tutto questo non lo riguardasse, come se non accadesse nella sua città, ai suoi concittadini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Spese_varie

Diffida e preannuncio di azione legale contro l’inceneritore di Case Passerini

inceneritoreI consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle della Piana hanno inviato una diffida ai rispettivi sindaci e ai gestori del futuro impianto di incenerimento.

La Conferenza dei Servizi del 6 agosto ha sostanzialmente dato il via alla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini basandosi su una Valutazione di Impatto Sanitario risalente al decennio scorso, che considera solo il territorio entro un chilometro dall’impianto e senza valutare gli inquinanti più pericolosi prodotti dai moderni inceneritori. Inoltre non è stato assolutamente valutata la sommatoria degli effetti inquinanti prodotti da altre infrastrutture quali il nuovo aeroporto e la mancata realizzazione delle opere di mitigazione.

Allo stato attuale le Amministrazioni ed in particolare i sindaci hanno trascurato elementi degni di nota riportati nella letteratura scientifica e sollevati con allarme anche dai medici, ignorando di fatto il principio di precauzione circa la salute dei cittadini.

Ricordiamo che la salute è un bene protetto dalla Costituzione italiana ed è considerato prioritario rispetto all’economicità nella gestione dei rifiuti e/o alla produzione di energia derivata dal loro incenerimento.

Il rinvio a giudizio del sindaco di Taranto con l’accusa di omissione di atti di ufficio per non aver sufficientemente tutelato la salute dei propri cittadini dai veleni dell’ILVA costituisce un precedente importante, che i nostri amministratori devono tenere ben presente.

Certamente continuerà la battaglia politica, anzitutto in difesa della volontà dei cittadini che hanno detto no all’inceneritore fin dal referendum del 2007. Ma anche contro gli interessi economici che osteggiano le moderne tecnologie di riciclo e trattamento a freddo, abusando degli incentivi di cui dovrebbero beneficiare solo le energie realmente rinnovabili. Ma la battaglia sarà anche legale, con denunce penali e richieste di risarcimento danni verso i responsabili che permettono la costruzione dell’inceneritore o che non vi si oppongono con tutti gli strumenti – politici e amministrativi – a loro disposizione.

Nelle prossime settimane chiederemo a cittadini e associazioni di sottoscrivere la diffida perché deve finire il tempo in cui i danni all’ambiente e alla salute li pagano chi li subisce e non chi li crea.

Nuova gestione del parco Iqbal: il sindaco difende l’indifendibile

Parco IqbalL’interrogazione del M5S [1] seguiva le segnalazioni di alcuni cittadini di Campi Bisenzio che lamentavano la mancata esecuzione dei lavori di recupero e l’utilizzo del parco un po’ troppo a fini di lucro da parte del nuovo gestore. La risposta del sindaco è stata evasiva ed ha perfino gettato nuove ombre su tutta la faccenda.

Non ha spiegato perché ha affidato a Mondo Bimbo l’onere di eseguire i lavori di restauro (stimati 50.000 euro) invece di farsi anticipare la somma dall’affidatario ed eseguire i lavori sotto la propria direzione.

Non ha spiegato perché le penali per il gestore, in caso di mancata esecuzione dei lavori, ammontino a soli 600 euro [2 p.9].

Non ha fornito gli estremi del “progetto esecutivo” dei lavori con i quali il gestore – a norma di capitolato – doveva restaurare il parco prima dell’inizio delle attività.

Non ha fornito gli estremi del tariffario che il gestore applicherà per l’affitto delle strutture (campetto di calcio, ecc.) e che doveva essere concordato con il Comune.

Non si è espresso sul fatto che la pista di pattinaggio sia ora accessibile a pagamento, mentre la proposta presentata prevedeva la gratuità.

Ha però affermato che i lavori hanno subito un ritardo per colpa dell’incendio di un prefabbricato in legno [3]: ci vuole coraggio a dire che l’incendio di una baracca di 90 mq abbia impedito i lavori nei complessivi 17.600 mq del parco! Ma le affermazioni del sindaco offrono un’inedita chiave di lettura dell’incendio appiccato da ignoti la notte del 30 marzo (tre giorni dopo che il parco era stato affidato al gestore): a causa di quell’evento i lavori che si dovevano ultimare PRIMA di iniziare le attività sono stati rimandati a DOPO. Però intanto l’attività economica è iniziata senza impedimenti.

Il danno ovviamente è per i cittadini che hanno concesso gratuitamente il parco in gestione per 5 anni, ma non hanno ottenuto i lavori di restauro. Per noi ovviamente la storia non finisce qui.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/05/2015-07-30_interrogazione-iqbal.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/33/2014-09-30_iqbal-capitolato.pdf
[3] http://www.piananotizie.it/fiamme-nella-notte-al-parco-iqbal-distrutto-lex-bar/

Tasse alle stelle per mantenere inalterato il livello degli sprechi: il Consiglio di Campi Bisenzio approva tutto

Taschendieb Al grido di “non vogliamo tagliare i servizi” frugano nelle tasche della gente, ma il sindaco si incazza se gli si chiede se nei “servizi” sono compresi i due portavoce che si è fatto assumere (Simone Bolognesi, un suo sodale di campagna elettorale [1] e Giovanni di Fede, un ex assessore che ha preteso il posto sicuro [2]).

Nei “servizi” che NON hanno tagliato ci staranno anche il Città Sharing (8.540 €), il PopUp (20.680 €), i CampLab (29.190 €), il sottosito cittadinanza attiva (7.747 €), la campagna Bilancio Partecipativo (10.248 €), il periodico con l’intervista del sindaco (3.500 €), il sindaco su Tele Iride (3.050 €) e le mille altre spese demenziali [3] che la Giunta continua ad autorizzare.

Addizionale IRPEF massima, tassa sui rifiuti in aumento, nessuno sconto sull’IMU… tutto approvato dalla maggioranza PD/Fossi che aveva molta voglia di fare in fretta: hanno accorpato la discussione sulle quattro tasse (IMU, TASI, TARI e IRPEF), si è saltata la cena e l’assessore De Feo neanche ha illustrato il bilancio di previsione 2015, così che alle dieci finisce il voto e scatta il liberi tutti.

2015-07-31_bilancio-e-tasseL’addizionale IRPEF sarà quasi un milione in più, cioè una trentina di euro per chi ha un reddito basso (esentate solo le buste paga da fame).

La tassa sui rifiuti al solito non farà distinzione tra chi ne produce tanti e chi pochi (senza disincentivi è normale che abbiamo aumentato la monnezza prodotta del +2.7% in un anno), ma i soldi da tirar fuori per lo smaltimento saranno il 17% in più, cioè grosso modo 70 euro in più a famiglia.

Dice che da Roma arrivano sempre meno soldi, ed è probabile visto che dobbiamo continuare a pagare le missioni di guerra [4] e gli aerei F35 [5], l’alta velocità per Lione [6], l’Expo [7], il nuovo aeroporto di Peretola [8], e tutte quelle opere dove gli italiani non ci avrebbero messo un euro, se solo fossero stati interpellati.

Con amarezza viene da dire: sempre troppo poco per chi continua a votare o a far votare questa banda di mantenuti.

P.S. L’agevolazione IMU per favorire l’affitto alle situazioni disagiate sarà un buco nell’acqua: nessun proprietario si farà abbindolare da cento euro di sconto se, trovandosi l’inquilino moroso, resterà da solo col cerino in mano come succede ora e succederà in futuro.

[1] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/atti/gm/2013/00010365_01_00142225.pdf
[2] http://www.repubblica.it/politica/2014/04/04/news/l_assessore_di_fede_o_mi_pagano_o_mi_dimetto-82696754/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Spese_varie
[4] https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/analisi/6154/alessandro-di-battista
[5] http://www.polisblog.it/post/298186/f35-il-pentagono-litalia-comprera-i-90-aerei-previsti
[6] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/03/alta-velocita-torino-lione-i-costi-aumentano-miliardi-in-spese/1392118/
[7] http://www.internazionale.it/notizie/2015/04/30/expo-2015-milano-costi-biglietti
[8] http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/trasporticomunicazioni/2015/04/quello-spreco-del-nuovo-aeroporto-di-firenze.html

Emergenza ‪casa‬ a ‪Campi Bisenzio‬: il Comune non trova soluzioni

sfratto-forza-pubblicaA seguito del presidio sull’emergenza abitativa messo in piazza nei giorni scorsi dal M5S, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile ad incontrare i due consiglieri portavoce del MoVimento. Abbiamo ritenuto opportuna anche la presenza di Sandro Targetti, in rappresentanza del Movimento di lotta per la casa, che da anni conosce da vicino questi problemi.

L’incontro con l’assessore Luigi Ricci è avvenuto ieri pomeriggio, una volta ancora ci sono state illustrate le soluzioni che il Comune mette in campo su questo tema, senza però fornirci le risposte che cercavamo. Infatti, mentre i progetti a lungo termine per reperire nuovi alloggi popolari sono fermi a causa di mancanza fondi, per le emergenze mancano del tutto soluzioni credibili.

I casi che richiedono un intervento immediato sono almeno una dozzina: in genere si tratta di persone o nuclei familiari che hanno fatto un lungo percorso di sofferenza, dove perdita del lavoro e separazioni familiari sono il comune denominatore. In queste circostanze gli strumenti dell’assistenza sociale e del contributo affitto hanno fallito. Allo stato attuale il Comune non è capace di fornire alcuna soluzione immediata, dignitosa e di buon senso.

Siamo all’assurdo per cui le soluzioni prospettate ai cittadini sono estremamente costose (alloggi presso affittacamere) e spesso traumatiche (separazione dei figli dai genitori e trasferimento in altre località).

Soluzioni più efficaci e meno costose, come appartamenti destinati solo alle emergenze, eventualmente anche condivisi, al momento non esistono. Piuttosto la sensazione è che la minaccia della soluzione traumatica (separazione dei figli), venga usata impropriamente per costringere le persone ad arrangiarsi da sé.

Alloggi popolari vuoti (almeno due, ma c’è chi dice che siano molti di più) restano tali perché non ci sono soldi per metterli a norma, nonostante che le persone che vivono senza un tetto sarebbero disposte ad accollarsi i lavori necessari.

Questi sono risultati di precise scelte politiche, perché con 75 mila euro l’anno si pagherebbero almeno una decina di affitti con cui gestire, a rotazione, le emergenze. È impensabile che un Comune con un bilancio da 50 milioni di euro non riesca a fare questo sforzo. Qualunque cittadino, leggendo delle decine di migliaia di euro spesi in iniziative inutili e di puro marketing, saprebbe recuperare quella cifra per ridare al nostro Comune la dignità che merita.

La situazione è esplosiva: a pochi giorni da altri sfratti con forza pubblica non si capisce dove vuole andare questa Amministrazione; sta aspettando che qualcuno compia un gesto disperato? Vuole trasformare il problema abitativo in un problema di ordine pubblico con gli agenti in tenuta anti sommossa? La mancanza di risposte è di per sé una risposta, di totale irresponsabilità.

Sfratto con forza pubblica in via San Cresci

san_cresciStamani sfratto con forza pubblica in via San Cresci, ottenuto un rinvio di 30 giorni

Prosegue per altre 24 ore il presidio davanti al Comune sull’emergenza casa a Campi Bisenzio.

È una guerra tra disperati; chi ha perso il lavoro e non sa dove andare con i suoi tre figli; un proprietario che non riscuote più l’affitto da oltre un anno, ma deve pagare le tasse fino all’ultimo centesimo.

Lo Stato, l’Amministrazione Pubblica hanno sempre riscosso da queste persone, ma nel momento della difficoltà spariscono e si ripresentano solo con la faccia dei Carabinieri e dell’ufficiale giudiziario.

Se il Comune non ha risorse (ed è tutto da dimostrare) non è un motivo sufficiente per non dare risposte ai propri cittadini. Chi guida una comunità ha l’autorità i mezzi sufficienti e per gestire le emergenze. Se smette di rispondere e di interessarsi ai problemi si rende responsabile di tutte le conseguenze che ne derivano.

Il presidio del M5S continua per altre 24 ore, alle 18:30 saranno presenti alcuni consiglieri regionali neoeletti.

Operazione verità sul bilancio: 6 milioni di buco per Campi Bisenzio

voraginecittadelguatemalaOperazione verità sul bilancio della giunta di “incapaci, bugiardi ed inetti”: 6 milioni di buco per Campi Bisenzio

“Incapaci, bugiardi ed inetti”, questo era il giudizio che un anno fa esprimeva l’ex sindaco Adriano Chini sull’attuale giunta Fossi a proposito dei numeri del bilancio [1]. E lui il Fossi lo conosce bene, visto che l’ha avuto in giunta per tanti anni!

Oggi una legge ci obbliga a scrivere un bilancio più veritiero del passato e si scopre che dall’oggi al domani si deve scrivere 6 milioni di euro in rosso e col segno meno [2].

In quali tempi è stato scavato questo buco? Di chi è la responsabilità? A Loiero (PD) non interessa saperlo, tanto è colpa dei cittadini che non hanno pagato le imposte. Invece un’Amministrazione che ha continuato a spendere e spandere per anni senza riuscire a riscuotere non ha responsabilità…

La soluzione proposta poi è sempre la stessa: scaricare il peso sulle generazioni future; questa giunta – che governerà solo per i prossimi tre anni – ha deciso che pagheremo in trenta anni, così che la responsabilità se la prenderà qualcun altro. Ovviamente pagheremo tutti noi, gli effettivi debitori (legittimi o meno che siano) l’hanno fatta franca.

Qual’è la velocità con cui scavano buchi? Cinque anni? Dieci? La velocità con cui li vogliono tappare è di trenta. Per quanto ancora funzionerà il trucco? Dovremmo credere che il futuro sarà diverso?

Paolieri (PD) sostiene che anche a Parma e Livorno – Comuni a 5 Stelle – succede la stessa cosa. No: a Parma e Livorno gli “incapaci, bugiardi ed inetti” (e anche disonesti) li hanno mandati a casa.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/a/a7/2014-05-29_chini_la_verita_scomoda_sul_bilancio.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/38/2015-06-09_maggior-disavanzo_parere-revisori.pdf

A Parma la Raccolta Differenziata spenge l’inceneritore, a Campi Bisenzio invece si spenge la differenziata

2015-05-25_rifiuti-differenziataIn soli due anni la nostra Amministrazione è riuscita a farci toccare il fondo della raccolta differenziata. Ad aprile 2013 Firenze e Signa facevano peggio di noi [1], poi gli altri sono migliorati e noi invece siamo peggiorati: oggi siamo gli ultimi in classifica! [2]

Potrebbe essere pura e semplice incapacità (e ci sta, visto che il sindaco Fossi si distingue solo quando c’è da intitolare una via o cambiare nome a qualcosa), ma potrebbe esserci anche un disegno preciso: invece di pensare alla salute dei cittadini si vuole giustificare la costruzione dell’inceneritore tanto desiderato dal partito (è il PD, non ce lo scordiamo) e dai suoi vertici (Renzi, strenuo sostenitore dell’inceneritore già da quando nel 2008 era presidente di Provincia [3]).

A Parma succede invece che l’inceneritore (approvato nel 2006 con un’ammucchiata di voti da Forza Italia ai Democratici di Sinistra fino a Rifondazione [4]) viene fermato sempre più spesso perché manca la spazzatura da metterci dentro [5]. Il sindaco Pizzarotti (M5S) in tre anni ha portato la differenziata dal 48% al 70%, ma la follia inceneritorista non si spenge: il gestore Iren vuole far arrivare a Parma i rifiuti da tutta Italia. È il decreto “Sblocca Italia” di Renzi che permette questo ennesimo scempio [6].

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/9/98/Quadrifoglio-newsletter_2013-04.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/71/Quadrifoglio-newsletter_2015-02.pdf
[3] https://www.youtube.com/watch?v=UP_34siiFGg
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8c/2006-03-31_cc-45_parma_accordo-enia.pdf
[5] http://aldocaffagnini.blogspot.it/2015/05/inceneritore-di-parma-stop-da-4-giorni.html
[6] http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/parma/cronaca/2015/05/22/news/inceneritore_avviato_l_iter_per_bruciare_rifiuti_da_tutta_italia_iren_nessun_impatto_sull_ambiente_-114978447/