Comunicato #7 -‪ Privatizzazione‬ dei beni pubblici, e la sinistra gode

vendesi

Gli italiani hanno dato un chiaro segno con il referendum del 2011 sull’acqua: beni e servizi di primaria importanza devono rimanere a gestione pubblica, lontani dalla logica del profitto!

Ma chi governa se ne frega dei cittadini e più sono (teoricamente) di sinistra e più si eccitano a smantellare il pubblico per darlo in mano ai privati.

Così succede che il PD a Campi Bisenzio approva in Consiglio la parziale privatizzazione della società del gas Estra [1].

Vanessa De Feo (che ha abbandonato SEL per una poltrona di assessore) ha raccontato in Commissione del suo travaglio interiore di fronte alla parola “privatizzazione”, da vera persona di sinistra. Ma il dubbio si è sciolto subito, appena ascoltata la relazione dell’Amministratore Unico di Consiag che ne decantava tutti i vantaggi.

Una delle stelle del MoVimento è l’acqua pubblica [2] e vale lo stesso per il gas, quindi in Consiglio abbiamo votato contro. Se non bastasse la motivazione ideologica c’è un problema di conflitto di interessi: la Società ha come soci di maggioranza i Comuni che saranno quindi interessati a cavar soldi dalla stessa, ma nello stesso tempo essi dovranno vigilare perché la Società agisca per il bene pubblico: il controllore e il controllato sono la stessa entità [3]!

Ma ci sono anche anni di esperienza nelle privatizzazioni, che quasi mai hanno favorito i cittadini! Un rapporto della Corte dei Conti del 2010 [4][5] dice chiaramente che privatizzare certi servizi (acqua, gas, autostrade) è stato un danno per la collettività: il servizio non è migliorato e le tariffe sono aumentate. È la Corte dei Conti a dirlo, non i comunisti o Beppe Grillo!

Non esiste più né destra né sinistra: il comitato d’affari PD-Forza Italia ha votato compatto per la privatizzazione tirandosi dietro anche la lista civica Alleanza Cittadina (che d’altra parte è sempre stata liberista). Un tempo Nanni Moretti implorava D’Alema: “reagisci, di’ qualcosa di sinistra!” [6], a noi basterebbe molto meno, ad esempio che seguissero la volontà dei cittadini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/f/fb/2014-04-29_cc_privatizzazione-estra.pdf
[2] http://www.beppegrillo.it/2013/11/no_alle_privatizzazioni.html
[3]http://www.aduc.it/articolo/pessima+privatizzazione+dell+acqua+porta+profitti_14192.php
[4] http://altracitta.org/2010/02/27/privatizzazione-acqua-e-gas-solo-aumenti-per-i-consumatori-lo-dice-la-corte-dei-conti/
[5]http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2010/delibera_3_2010_g_relazione.pdf
[6] https://www.youtube.com/watch?v=8T32EyDrMmM

 

Niccolò Rigacci – Consigliere Comunale M5S al Comune di Campi Bisenzio

Comunicato #6 – #Scrutatori ai seggi c’è posto solo per gli amici

scambio - Copia

Il M5S chiede il sorteggio, ma maggioranza e opposizione impongono i propri conoscenti.
Alle prossime elezioni un piccolo esercito di scrutatori sarà impegnato ai seggi: 156 a Campi. Il compenso è solo un centinaio di euro, ma sono in 1.293 ad aver presentato domanda.
Largo ai giovani fra i 18 e i 35 anni perché è qui che colpisce più duro la disoccupazione; tutti d’accordo. Ma tra questi giovani chi ha più diritto al bonus? Per i consiglieri Chiara Nistri (PD), Gabriele Martini (EFS), Paolo Gandola (FI) e Alessandro Tesi (Alleanza Cittadina) la risposta è una sola: “diamo posto a chi conosciamo noi, sappiamo noi chi è più bisognoso!”. Tutti – senza vergognarsi – hanno rivendicato questo metodo da bassa clientela come il criterio unico da seguire!
E se qualcuno particolarmente meritorio non ha la fortuna di conoscere un Consigliere? Chi se ne frega! Il messaggio è questo: “anche per il lavoretto più umile ti serve la raccomandazione politica, se non ti sei scelto il padrino giusto puoi mori'”.
Ci dispiace, ma non ce la siamo sentita di fare così anche noi.
Siccome non è stato possibile usare criteri oggettivi (ad esempio il reddito ISEE o lo stato di disoccupazione) abbiamo ritenuto che il metodo più corretto e trasparente fosse quello del sorteggio.
Per la nostra parte (32 scrutatori) abbiamo quindi provveduto ad estrarre a sorte, attingendo sempre tra i giovani.
Ci dispiace per gli amici e i simpatizzanti che forse non capiranno questa scelta. In questo modo ci siamo “penalizzati” due volte:
– primo perché favoriamo persone di cui non conosciamo le simpatie politiche,
– secondo perché ai seggi non “piazziamo” gli amici a tutelare i nostri interessi elettorali.
La nostra è una scelta di trasparenza, ma soprattutto di rifiuto totale di certe pratiche che usano il denaro pubblico per comprare consenso e fedeltà politica.
Non siamo migliori o peggiori degli altri, noi siamo tutta un’altra cosa! 
Ci stiamo preparando ad un mondo nel quale essere onesti e trasparenti tornerà di moda.

Comunicato #5 – Bilancio 2013: debiti occultati, crediti non riscossi, accertamenti della Corte dei Conti

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#Bilancio 2013: debiti occultati, crediti non riscossi, accertamenti della Corte dei Conti: #CampiBisenzio si gioca l’ultimo jolly

“Con il bilancio 2013 il Comune si è giocato il jolly”, queste le parole dei revisori dei conti. Vuol dire che non sarà più possibile presentare conti così disastrati: il passo successivo è il parere negativo dei revisori, il sindaco spedito a casa e un commissario a guidare il Comune.

Ma cosa è successo di così terribile? L’allarme più grosso è scattato per via di 811 mila euro di debiti occultati. In gergo si dice “debiti extra bilancio” [1], di solito si tratta di spese improvvise e imprevedibili (es. una causa legale persa), ma in questo caso sono bollette elettriche (740 mila) e spese di gestione ordinaria (70 mila). Quindi, per incompetenza o dolo, un bel po’ di bollette sono state messe sotto il tappeto sperando che non fossero viste. A novembre il Comune giurava che non esistevano debiti nascosti, i revisori dei conti li hanno invece trovati (tutti?).

Ma come è possibile? La neo-assessora De Feo non sa spiegare: “stiamo cercando di capire”. L’assessora Marini dimessasi un mese fa evidentemente non ha fatto il passaggio di consegne, oppure non sapeva, oppure sapeva ed ha taciuto. Forse è questo uno dei motivi delle sue dimissioni? Sarebbe opportuno un chiarimento. Rotolerà qualche testa o finirà tutto a tarallucci e vino?

Ma ovviamente non finisce qui. I revisori hanno allertato anche la Corte dei Conti, la quale ha riscontrato “irregolarità gravi”, avviando una procedura di accertamento [2]. In particolare si punta il dito sull’ICI 2009/2011 messa a bilancio ma non riscossa. Il che “è da considerarsi grave, sia perché contraria ai principi di sana gestione […] sia perché solleva forti dubbi sulla veridicità […] del risultato di amministrazione”.

Il fatto che le raccomandazioni formulate a suo tempo dalla Corte siano state disattese dal Comune “è considerato grave in quanto, oltre a costituire una violazione di legge, […] potrebbe degenerare in squilibrio finanziario”.

Quindi sappiate che quando il sindaco e l’assessore si vanteranno di chiudere il bilancio in positivo, stanno parlando di un bilancio illegale e di dubbia veridicità.

E in questo scenario i cittadini che fanno? Pagano, ovviamente! La pressione tributaria [3] è cresciuta del 25% nel 2013! Ogni cittadino in media paga al Comune 679 euro, a fronte dei 541 dell’anno scorso. E l’anno prima era aumentata già del 14%…

Il 29 aprile dovremo votare a favore o contro questo bilancio, secondo voi che dobbiamo fare?

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/28/2014-04-15_debiti-fuori-bilancio.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/17/2014-04-09_corte-conti-accertamento-2012.pdf
[3]http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3d/Indicatori-finanziari-economici_2011-2013.pdf

Niccolò Rigacci – Consigliere Comunale M5S al Comune di Campi Bisenzio