Il Consiglio comunale di Campi Bisenzio vota contro i ciclisti

cyclehoop2L’appella di FIAB FirenzeInBici [1] a “rivalutare” il nuovo regolamento di Polizia Urbana è caduto nel vuoto: la maggioranza del sindaco Fossi ha preferito applicare il “pugno duro” contro i ciclisti approvando un regolamento che “penalizza a tappeto anche i ciclisti virtuosi”. Gli emendamenti delle opposizioni sono stati bocciati e il nuovo Regolamento è in vigore [2].

Non è tanto la multa per la bici in divieto di sosta (da 25 a 500 euro) che lascia stupiti e amareggiati. Lo sappiamo che i vigili sono sotto organico, non fanno la multa neanche alle auto contromano che pure hanno la targa! Sarà come per il divieto di sosta delle auto: una cattiva abitudine molto diffusa e mai sanzionata, salvo improvvise “stragi” di foglietti rosa che i cittadini percepiscono non come la necessità di rispettare le regole, ma come l’arbitrio del potere e la voglia di fare cassa.

In tre anni la giunta Fossi niente ha fatto per favorire la mobilità in bicicletta. Anzi, riaprendo il centro alle auto, è andata contro ogni sano principio urbanistico di sviluppo sostenibile, ecologico e moderno. Non vi è traccia di una politica organica mirata all’aumento di rastrelliere sicure (quelle famose ad U rovesciata) e di piste ciclabili.

Facciamo nostre le parole di FIAB che sottolinea come “la modesta percentuale di cittadini che scelgono di spostarsi in bici è un bene prezioso da coltivare e sempre di più vanno incentivati per aumentarne il numero. Azioni di repressione in assenza delle necessarie politiche ed infrastrutture contribuiscono soltanto a ridurre la volontà”.

Nella foto: Un palo dotato di “Cyclehoop”, per favorire il parcheggio delle bici. Non a Campi ovviamente, ma in Inghilterra.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/00/2016-11-02_fiab-regolamento-polizia-urbana.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

Scrutatori al seggio: PD e Forza Italia piazzano i soliti parenti, amici e conoscenti

2016-11-17_scrutatori_lblÈ la legge “porcata” di Calderoli che consente questa vergogna; né Berlusconi né Renzi hanno mai pensato di cambiarla. Anzi, i due partiti gemelli continuano ad avvalersene per piazzare i soliti noti dentro ai seggi, col doppio vantaggio di dare 104 euro ai propri prescelti e di avere dei pubblici ufficiali (tali sono gli scrutatori!) di nomina partitica.

Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle di Campi Bisenzio aveva proposto di estrarre a sorte tutti gli scrutatori, abbiamo registrato con piacere che Alleanza Cittadina, Sinistra Italiana e il gruppo misto (forse per motivi diversi) hanno fatto come noi, cioè hanno rinunciato al “privilegio” di lottizzare politicamente i seggi.

Dei 119 scrutatori necessari quindi ne sono stati estratti a sorte 69, il PD & Co. ne hanno piazzati 40 scelti tra i loro conoscenti, gli amici di Berlusconi 10.

Hanno la faccia di bronzo e diranno che hanno scelto persone disoccupate, giovani o comunque in disagio economico. La realtà è che non esiste alcuna graduatoria dei “bisognosi” tra i 1283 scrutatori iscritti all’albo, l’unico criterio che hanno applicato è quello della conoscenza e della preferenza personale!

Invitiamo tutti i cittadini ad iscriversi all’albo degli scrutatori, perché da quando c’è il MoVimento in Consiglio comunale è davvero possibile per tutti essere chiamati!

Campi Bisenzio città nemica delle biciclette?

auto-bici-divieto-sostaSarà vietato parcheggiare su tutta l’area comunale! Lo dice il nuovo regolamento di Polizia Urbana [1].

Il Regolamento di P.U. è – nelle parole del Comandante dei Vigili che lo ha presentato in Commissione – lo strumento nelle mani del sindaco che sancisce ciò che è tollerabile o meno dalla collettività; oltre ad essere un regolamento è anche una forma di “cultura”.

Oltre che cultura (tramite il sindaco) il regolamento però fa anche le multe (tramite i vigili) e parcheggiare la bici fuori da una rastrelliera costerà dai 25 ai 500 euro.

Tutti sanno che a Campi le rastrelliere non ci sono e le poche eccezioni sono ovviamente del tipo sbagliato (ci puoi allucchettare la bici alla ruota, ma poi infatti ci ritrovi solo la ruota!). A Campi non esiste un sistema di piste ciclabili, non esiste un centro libero dalle auto, non ci sono rastrelliere; tra poco sarà proibito anche appoggiare la bicicletta da qualunque parte [2].

Il messaggio “culturale” è chiaro: chi va in bici è un povero sfigato e va fatto smettere. Non ci stupiamo che questo sia il messaggio del sindaco perché ha dimostrato di essere una persona “vecchia dentro” disincentivando qualunque pratica eco-sostenibile. È un sindaco che pensa ancora di risolvere l’intasamento del traffico aprendo il centro alle macchine e poi incasinando tutto con qualche senso unico a capocchia.

Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di rimandare il Regolamento in Commissione, ma non c’è tempo da perdere: dovete far sentire la vostra voce ai consiglieri, al sindaco e all’assessore che sono ancora in tempo per evitare alla nostra Città la figura del Comune antiecologico, ottuso e retrogrado.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/8e/2016-10-17_bozza-regolamento-polizia-urbana.pdf

[2] Art.9, comma 1/g (È VIETATO) nei luoghi pubblici o ad uso pubblico o aperti al pubblico, al di fuori delle idonee rastrelliere, collocare, appoggiare, legare o incatenare velocipedi sulle barriere di protezione di monumenti, sugli elementi di arredo urbano, sui sostegni della segnaletica stradale e non, sui pali dell’illuminazione, alle recinzioni degli immobili, e su ogni supporto od elemento architettonico, salvo nei luoghi espressamente consentiti o all’uopo adibiti

Campi Bisenzio: prima classificata per irregolarità negli atti amministrativi

2016-10-24_corte-conti-bisDalla Corte dei Conti un’altra perla che aiuta a capire la cura con cui viene amministrata la nostra città: è il “Referto sui controlli interni” relativo al 2014 [1].
Interessante è il confronto fra i Comuni della (ex) Provincia sul numero di irregolarità rilevate negli agli Atti amministrativi. Fatto pari a 100 il numero di atti esaminati, le irregolarità trovate a Campi sono oltre 70! Siamo saldamente in testa alla classifica, segue Borgo S. Lorenzo, ma distaccato di 23 punti.

La Corte chiedeva anche quante di queste irregolarità siano state sanate, Campi non ha risposto (vedi tabella n.3 a p.33.).

L’assessore De Feo dice che a dimettersi non ci pensa proprio perché quello che dice la Corte dei Conti è noto e non c’è niente da preoccuparsi. Se lo dice lei…

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6c/2016-10-17_corte-conti_referto-controlli-interni-2014.pdf

L’avanzo del Fossi, ovvero come affossare un bilancio

2016-10-17_avanzo-del-fossi

Conti truccati: Campi Bisenzio osservato speciale della Corte dei Conti

Vi ricordate l’anno scorso quando l’assessore si arrabattava a difendere il bilancio fortemente bistrattato dalla Corte dei Conti [1]? Diceva: “se nel 2016 non avremo effettuato l’operazione potrò essere contestata e criticata, non ora”. Non sappiamo che operazione abbia fatto l’assessore, ma ci sembra che il paziente sia morto.

Infatti oggi la Corte dei Conti produce un “referto” [2] in cui certifica “situazioni patologiche contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria” (p.6). Il tentativo di spacciare per buono un risultato in realtà disastroso è considerato “grave irregolarità contabile” (p.7) che “deve essere corretto… al fine di adeguare il disavanzo accertato alla situazione amministrativa effettiva” (p.7).

In pratica a inizio 2015 la Giunta si vantava di chiudere il bilancio in attivo per 1,7 milioni di euro, in realtà il Comune aveva coperto un disavanzo di 6,5 milioni con 30 anni di rate! C’è di peggio: rifacendo i conti la Corte ha accertato che il disavanzo sostanziale è di 7,7 milioni (p.8). Entro 60 giorni dobbiamo trovare quindi gli 1,2 milioni che mancano e la Corte controllerà che non ci siano trucchi: dovranno essere nuove tasse o tagli di spesa!

Sempre l’assessore nel 2015 dichiarava: “recuperare 2,5 milioni di euro in un anno è impossibile a meno che non si taglino servizi”. Chissà cosa dirà ora che i milioni da recuperare aumentano. Il sindaco ad aprile si vantava dei “conti in ordine, avanzo per 2,6 milioni” [3], potete immaginare cosa valgono quelle parole!

Il Fossi non ha inventato nulla di nuovo in questi tre anni. È stato a scuola dal Chini prima di fare il sindaco ed ha imparato che bisogna essere creativi coi numeri e con le parole. Un segno più diventa meno se lo sposti avanti negli anni, un debito fa meno impressione se lo chiami “finanziamento”, … e così via sperando di coglionare i cittadini che siccome sono un po’ fessi non si accorgono che pagano sempre di più e ricevono sempre di meno in termini di servizi.

Poi un giorno arriva qualcuno a presentare il conto: a volte si chiama “crisi” e ti licenzia portandoti via la casa, a volte si chiama “troika” e ti leva tutto lo stato sociale conquistato in 50 anni di lotte. Ma intanto i veri responsabili si sono dileguati e stanno a godersi i trenta denari da qualche altra parte, magari con l’immunità parlamentare concessa ai sindaci nominati senatori dalla nuova Costituzione targata Renzi-Boschi-Verdini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-07-25_la-nazione_bilancio-errore.jpg
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/c/c0/2016-10-14_REFERTO_Campi_Bisenzio-Corte-dei-Conti.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/b3/2016-04-30_la-nazione_fossi-conti-in-ordine.jpg

Parco Iqbal: gli è tutto sbagliato! Gli è tutto da rifare! Revocato l’affidamento della gestione!

2016-09-17_iqbal-revocatoChe eravamo su un percorso fallimentare lo avevamo denunciato oltre un anno fa [1]: il Comune aveva deciso di affidare la gestione del Parco a privati, ma i presupposti erano tutti sbagliati, a partire dalla concessione a titolo gratuito per 5 anni. Non si capisce perché PRIMA si concedeva il Parco, ma l’affidatario doveva eseguire i lavori di recupero DOPO. Il tutto garantito da PENALI ridicole: cifre da 600 euro a fronte di lavori stimati per 50 mila.

E infatti a novembre 2015 stava andando tutto alla rovescia: i lavori di recupero non si vedevano e il privato già sfruttava il Parco per le proprie attività economiche, senza neanche pagare le bollette di luce e gas.

Il sindaco difendeva l’indifendibile, dicendo che per colpa dell’incendio [2] c’erano stati ritardi ed era stata necessaria la “consegna anticipata” (rispetto ai lavori da fare) del Parco.

L’incendio del vecchio chiosco quindi assumeva contorni molto ambigui e il fatto che l’assessore Nucciotti in Consiglio comunale abbia riferito la notizia NON VERITIERA di incendio non doloso [3] ha solo aumentato l’ambiguità; l’incendio è definito di origine dolosa nel verbale dei vigili del fuoco.

E così si è proseguito ad intimare termini inderogabili per l’esecuzione dei lavori (30/11/2015), è continuata l’evidente sub-concessione della gestione (vietata dal capitolato), ci sono state verifiche di inadempienza (12/05/2016), anche con forza pubblica (11/08/2016), …

È notizia di ieri della revoca della concessione [4]: Mondo Bimbo ha 10 giorni di tempo per sloggiare dal Parco e restituirlo al Comune. Presumibilmente anche i sub-concessionari (vietati dal capitolato) dovranno sloggiare.

E allora? Dopo quasi due anni siamo al nulla di fatto. Si dovrà andare a nuova gara per trovare un altro gestore? Riuscirà l’Amministrazione del sindaco Fossi a proiettare un film diverso da quello già visto?

Ricordiamo che la prima gara si tenne il 29/12/2014 ed ebbe esito negativo perché si presentò un solo concorrente non idoneo, la seconda gara fu vinta il 27/03/2015 da Mondo Bimbo, l’incendio fu appiccato quattro giorni dopo…

Il Parco è un bene pubblico e i cittadini stanno aspettando.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/11/09/iqbal-da-parco-pubblico-a-club-privato/
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/08/04/nuova-gestione-del-parco-iqbal-il-sindaco-difende-lindifendibile/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2015-04-09/2015-04-09_nucciotti-incendio.mp3
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/9/9c/2016-09-16_46-637.pdf

I cani abbandonati di Campi Bisenzio dovranno lavorare per Federcaccia

2016-08-30_canile-convenzione-federcacciaChe questa amministrazione non brillasse per sensibilità verso la tutela ambientale e il benessere dei cittadini ne abbiamo avuto ampia prova, a partire dalla questione inceneritore, passando per l’aeroporto e arrivando all’impianto di smaltimento liquami di prossima costruzione. Ma se un’amministrazione è così poco attenta al benessere dei suoi cittadini “umani” figuriamoci cosa si inventa per quelli “animali”.

Infatti è del 14 luglio 2016 la determina N°457 [1] che per mezzo di una convenzione [2] affida i cani randagi del nostro comune a Federcaccia Firenze affinché i soci ne facciano ciò che è più utile alla loro causa, sottraendoli al canile di Arezzo dove sono attualmente ospitati.

Già è assurdo che Campi paghi un canile di Arezzo [3] invece di cercare una struttura più vicina o riattivare il canile del Tomarello, ma l’idea di impiegare nella caccia dei cani che hanno vissuto esperienze di abbandono, di violenza e di stenti la dice lunga sulla sensibilità di questa Amministrazione.

Con questa scelta i cacciatori saranno legittimati ad utilizzare gli animali (in “custodia temporanea”, cioè se e quando lo vorranno) per le battute di caccia, eventualmente per quella al cinghiale in cui molto spesso i cani restano feriti o uccisi.

Consideriamo questa decisione aberrante dal punto di vista etico e crediamo che sia anche illegittima dal punto di vista normativo; chiederemo in Consiglio comunale l’immediata revoca della convenzione.

Chiederemo anche che il metodo di affidamento a terzi venga ridiscusso prevedendo incentivi economici e fiscali alle famiglie che intendono adottare un cane dal rifugio.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/08/2016-07-14_46-457.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/69/2016-07-14_46-457_convenzione.pdf
[3] https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=718090548205342&id=625880314093033

Campi oggi… e domani? Il M5S non partecipa al dibattito ANPI

campi-palazzo-comunaleIl Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle di Campi Bisenzio annuncia che non parteciperà al dibattito “Campi oggi… e domani?” organizzato per oggi dalla locale sezione di ANPI.

Nelle ultime ore l’evento ha assunto dei contorni ambigui che ci costringono a fare un passo indietro e chiedere chiarimenti.

Il sindaco Fossi ha declinato l’invito, ravvisando nell’evento una promozione all’ex sindaco Adriano Chini, peraltro un po’ troppo in anticipo rispetto alle Amministrative 2018.

Non è giustificabile il mancato invito della consigliera Eboli (Possibile) che è stato sanato solo in extremis, né è spiegabile il mancato invito di Tesi, capogruppo di Alleanza Cittadina.

Ma soprattutto mal si comprende, e stona visibilmente in mezzo ai consiglieri in carica, la presenza del privato cittadino Adriano Chini e della sua associazione Fare Città. A meno che lui da solo non debba rappresentare appunto la “Campi di domani” evocata nel titolo del dibattito, in virtù della sua annunciata candidatura alle prossime Amministrative.

O forse il Chini avrebbe dovuto raccontarci la Campi di ieri, visti i suoi 20 anni trascorsi da sindaco. Ma allora non è accettabile offrire a lui il palcoscenico senza offrire pari dignità ad esempio alle forze NO inceneritore, che ieri come oggi contrastano quello scellerato percorso avviato e sostenuto proprio dal Chini.

Anche la scelta degli argomenti ci ha lasciati perplessi: al primo posto le “tematiche locali inerenti alla viabilità zona Capalle”. Guarda caso l’ex sindaco Chini, proprio alla scadenza del suo mandato nel 2013, si congedò dai cittadini con la promessa che la bretellina di Capalle era cosa fatta.

Per salvaguardare ANPI dalle possibili accuse di essersi fatta strumentalizzare da Fare Città crediamo che sia opportuno rinunciare alla nostra presenza. Non rinunciamo invece a incontrare cittadini e stampa, oggi stesso o in tutte le occasioni che riterranno opportune.

Costruire nuove case popolari: attenti alla truffa!

2016-06-23_case-popolariSi punta ai soldi della Regione per costruire nuove case e nel frattempo l’Amministrazione di Campi Bisenzio tira a campare con provvedimenti che non riducono il dramma dell’emergenza abitativa.

Con l’emergenza in corso cresce forte la richiesta di nuove case popolari, ma a prendere decisioni sulla spinta dell’emergenza c’è il rischio di fare cazzate, magari spianando la strada a chi sulle emergenze ci specula. Vi ricordate il terremoto d’Abruzzo? Quelli che ridevano di notte… le casette popolari di Berlusconi con i balconi che cadono [1]?

Prendiamo l’affermazione dell’assessore Ricci fatta nel consiglio straordinario del 9 giugno: “questa Amministrazione ha la volontà di costruire 57 nuovi alloggi ERP”. Secondo l’assessore è meglio costruire che comprare gli immobili sfitti perché un appartamento acquistato sul mercato costerebbe 286mila euro, mentre costruirlo ex-novo costerebbe 103mila.

Sì, avete capito bene! Secondo l’assessore costruire da zero degli appartamenti costerebbe meno della metà che comprarli usati!

Chiunque può capire che è una baggianata! Qualcuno ve la sta raccontando o perché è incompetente o perché ha interesse favorire una soluzione a discapito di un’altra.

Dove sta il trucco? Per capirlo basterà tenere d’occhio chi sono i proprietari dei terreni che vedrebbero i loro lotti diventare edificabili e quindi aumentare per magia di valore. Basterà vedere chi sono le imprese che dovranno costruire le nuove case popolari e le aziende che le avranno in gestione. State sicuri che se a pagare sarà Pantalone allora la qualità delle costruzioni sarà pessima e i costi lieviteranno in corso d’opera secondo le più consolidate tradizioni italiane. Il vantaggio di costruire case nuove (invece di comprare l’usato) finirà nelle tasche di qualcuno, ma non certo dei cittadini!

E allora che si fa? L’Amministrazione stima che ci siano tra i 500 e i 600 alloggi sfitti nel nostro Comune a fronte di decine di famiglie in emergenza e circa 300 in lista di attesa per la casa popolare. Dove vogliamo investire i soldi del Comune e della Regione? Per versare nuovo cemento e consumare ancora verde? Basta con la vergogna di persone senza casa e case senza persone!

[1] http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/02/news/l_aquila_crolla_balcone_in_palazzina_new_town_-94879890/

Salviamo gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein

VOLANTINO BOLKENSTEIN‪#‎NOBolkestein‬ ‪#‎AmbulANTIstein‬
Vi aspettiamo Giovedì 26 Maggio all’incontro informativo e propositivo sulla Direttiva Bolkestein applicata al commercio ambulante. Campi Bisenzio Sala Consiliare “S.Pertini” ore 21:00

Mercatini di Natale, fiere di paese, il mercato settimanale: una bellissima tradizione italiana, che ha tenuto duro anche negli anni peggiori della crisi. Una realtà che coinvolge decine di migliaia di famiglie di ambulanti, tutti in legalità e con regolare licenza, che hanno investito nel loro lavoro e mandano avanti dignitosamente la famiglia. Anche loro, in fondo, sono piccolissime imprese italiane. Ebbene, tutto questo bel tessuto economico che fa parte integrante del nostro Paese sta per finire distrutto. Unica in Europa insieme alla Spagna, l’Italia ha deciso di recepire la direttiva Bolkestein anche per il commercio ambulante, e gli ambulanti italiani si ritroveranno tutti senza licenza. Le licenze saranno rimesse a gara nel 2017, e potranno partecipare anche le multinazionali e le grandi imprese straniere. Indovinate come andrà a finire?
E’ già prevedibile: i mercatini italiani saranno invasi dalle solite multinazionali con i soliti marchi da centro commerciale, accompagnati dal consueto esercito di abusivi e improvvisati che vengono da tempo lasciati prosperare. Gli unici a pagare saranno gli ambulanti in regola, che vedranno vanificati i sacrifici di una vita.                                         Vi sembra giusto tutto ciò? Perché mai il governo italiano è sempre pronto avessare i propri cittadini per favorire i potenti di turno? Il M5S si è occupato anche di questo, e ha presentato una risoluzione parlamentare per escludere il commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein (come avviene negli altri Paesi UE), e per riservare il commercio al dettaglio su aree pubbliche a imprese individuali e società di persone. Le piccole imprese vanno tutelate, sia dalla concorrenza illegale che dai grandi potentati economici. (beppegrillo.it)
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