Biomonitoraggio su inceneritore: ci rifiutiamo di essere cavie per la conta dei danni

2016-05-12_biomonitoraggio-cavieSindaco Fossi: quanti morti vuoi per dire basta?

Pensando ai “Boschi della Piana” e alle opere di mitigazione il sindaco di Campi Bisenzio si dimentica del #biomonitoraggio [1] riguardante l’inceneritore, approvato nella Conferenza dei Servizi del 03/09/2013 in cui Fossi era presente. Cosa si monitora? La temperatura dell’inceneritore? La quantità di rifiuti? No. La salute della popolazione residente.

In linea teorica noi cittadini dovremmo essere contenti di essere monitorati; la Regione tiene alla nostra salute. E invece no. Saremmo contenti se non fossimo a conoscenza delle patologie potenzialmente correlate all’incenerimento, ossia aborti spontanei, malformazioni congenite, linfomi non Hodgkin, tumori, malattie cardiovascolari. Saremmo quantomeno rassegnati se credessimo alle cazzate secondo cui “non ci sono alternative” ed “è stato deciso tutto prima”.

E invece no. Siamo incazzati perché sappiamo che ci sono delle alternative all’incenerimento. Ma soprattutto siamo disgustati da questa politica che espone la popolazione a simili rischi. Fare un biomonitoraggio significa che le patologie citate sono un rischio accettato. Il numero dei morti, dei nati malformati o dei non nati, saranno usati per valutare l’impianto durante il suo funzionamento.

Chiediamo al Sindaco Fossi e all’ex sindaco Chini, entrambi favorevoli all’impianto: quale sarà il limite consentito? Se una sola persona muore per le scelte fatte dalle vostre giunte è accettabile, mentre se ne muoiono dieci si potrà dire che l’inceneritore è dannoso per la salute? E davanti ai primi morti che si fa? Si chiede scusa, si chiude una parte dell’impianto, ma si continua a bruciare (come a Montale)?

Con esattezza, quanti morti sono necessari a voi esperti della politica del PD per capire che quello che state decidendo è una tragedia non solo per l’ambiente ma soprattutto per la salute dei cittadini?

Noi crediamo nel principio di precauzione: se una cosa può far male e può essere evitata si deve assolutamente evitare. Non bisogna essere esperti della politica per capirlo. Bisogna solo avere un po’ di dignità per opporsi a questo disastro perché la vita dei cittadini che abitano nella zona di ricaduta delle emissioni ha lo stesso valore di quella di un sindaco e non è accettabile che i morti “probabilmente causati” dall’Incenerimento siano oggetto di studio.

Ci rifiutiamo di essere cavie.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/2e/2015-07_monitoraggio-epidemiologico-case-passerini.pdf

Un sindaco non di parola: il ricorso al TAR è ancora segreto

2016-05-04_ricorso-ancora-segretoEra il 30 novembre 2015 e il sindaco di Campi Bisenzio annunciava che avrebbe fatto ricorso al TAR sull’inceneritore di Case Passerini; promise di presentare l’atto nelle successive riunioni di Commissione (cioè in pubblico) affermando “nessuno vuol nascondere niente” [1].

Il ricorso però è rimasto segreto, con tanto di ostacoli e pressioni ai consiglieri 5 Stelle che avevano osato chiederne il testo [2]. Il motivo di tanto mistero è presto spiegato: il ricorso NON È CONTRO L’INCENERITORE, ma IN FAVORE dei boschetti di contorno. I boschetti ovviamente niente fanno contro diossine e furani, ma fanno tanto green, cool, smart, popup… e tutti i versetti che piacciono tanto a questa giunta.

Nel consiglio del 14 aprile abbiamo sollecitato nuovamente [3] chiedendo se potevamo noi rendere pubblico ai cittadini il testo, o se rischiavamo ritorsioni legali. Il sindaco, come suo solito, non ha risposto nel merito, ma ha assicurato che lui “torna alla sua convinzione originaria e cioè il fatto che il ricorso va pubblicato”, ha proprio detto: “si pubblica”! [4]

Sono passati 20 giorni, ma niente s’è visto. Non è una novità che il sindaco si scordi delle promesse, ma questa volta lo possiamo aiutare noi: Emiliano Fossi lo possiamo pubblicare? O ci denunci? Facciamo così, lo pubblichiamo a puntate. Eccovi la prima http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2016-01-21_ricorso-campi-inceneritore-parte1.pdf

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2015-11-30/2015-11-30_sindaco-fossi_ricorso-tar-inceneritore.mp3
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/32/2016-01-26_quesito-ricorso-tar.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/f/f6/2016-04-14_interrogazione-ricorso.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2016-04-14/2016-04-14_sindaco-fossi_pubblicare-ricorso-tar-inceneritore.mp3

Ennesimo portavoce assunto dal sindaco: questo è “cintura nera di supercazzole”

2016-04-20_portavoce-supercazzolaSi allunga l’elenco dei “portavoce” che il sindaco di Campi Bisenzio assume a chiamata diretta e senza concorso; il Gabinetto del sindaco ha visto transitare diverse di queste figure, di cui la cittadinanza francamente mai ha sentito il bisogno. Poi veniteci a dire che mancano i soldi per il contributo affitto o per aggiustare i tetti delle scuole!

In principio fu l’amico di campagna elettorale Simone Bolognesi assunto assieme a Carlo Andorlini (secondo La Nazione quest’ultimo si è dimesso prima di andare a processo alla Corte dei Conti). Poi è toccato all’ex assessore Giovanni Di Fede, quando rischiava di restare senza stipendio [1]. Ora è la volta di Giacomo Poggiali [2], giovane rampollo formato alla scuderia di Rutelli e Tabacci.

Sui social si autodefinisce “studente di 23 anni”, innovatore della “seghah” (o cos’è?) e “cintura nera di supercazzole” [3]. Per il nostro sindaco fa curriculum quanto basta, al punto da affidargli un incarico di “assoluta fiducia” per curare i rapporti con la “stampa locale, nazionale ed estera”. Il Fossi con la stampa estera?! E “sticazzi” ce lo vogliamo mettere?! O sono appunto supercazzole?

Resta il fatto che a questo signore lo stipendio glielo paghiamo noi e non sarà cosa da poco, vista la categoria D1. Secondo il CCNL tale inquadramento è dovuto per le “elevate conoscenze” o per l'”alto contenuto specialistico”. Ad occhio e croce, considerato anche il bonus voluto dal sindaco, lo pagheremo circa 29.000 euro all’anno.

A nostro avviso (e forse anche per il regolamento degli Enti Locali), il signore non ha i titoli per un siffatto inquadramento; di sicuro non ha “un grado di esperienza pluriennale”, tanto che la sua tesi (forse perché troppo fresca di stampa) ancora non risulta sul sito dell’Università di Firenze [5]. Ma al sindaco che gli importa? Tanto paghiamo noi.

Il nostro giovin signore nel 2012 chiosava con queste parole un tizio che allungava al politico di turno un curriculum per elemosinare una lavoro: “chi fa come te mi fa schifo” [6]. Dopo pochi anni pare che abbia imparato la lezione e a gennaio twittava: “Alla storia del partito degli onesti, moralmente superiore, non ci ho mai creduto” [7]. Se tanto mi dà tanto era il periodo in cui il suo curriculum arrivava nelle mani del Fossi…

Sia ben chiaro: noi non abbiamo niente in contrario ai professionisti della supercazzola, siamo solo arrabbiati se le supercazzole – che siano del sindaco o dei suoi portavoce – le dobbiamo pagare coi nostri soldi.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php?title=Altri_incarichi_comunali
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6a/2016-02-23_gc-33.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2016-04-19_poggiali-profilo-twitter.png
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2016-04-19_poggiali-cerca-tesi.png
[6] http://nipotidimaritain.blogspot.it/2012/11/palla-lunga-e-pedalare.html
[7] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/78/2016-01-06_poggiali-partito-onesti.png

Cercasi rappresentanti di lista

Senza nomeCERCHIAMO URGENTEMENTE rappresentanti di lista per il referendum NO TRIVELLE del 17 aprile. Per adesioni scrivere entro il 15/4 a: campibisenzio5stelle@gmail.com         lasciando  i seguenti dati:
*Cognome Nome
*Data e luogo di nascita
*Residenza
*Contatto telefonico
*Email
*Sezione di preferenza

Il compito principale del rappresentante di lista consiste nel prevenire eventuali irregolarità ai danni del gruppo politico, del candidato o del comitato referendario che egli rappresenta. In nessun caso egli può ostacolare o rallentare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali: il presidente di seggio, consultati gli scrutatori, può disporre l’allontanamento dei rappresentanti che esercitino pressioni sugli elettori o che, sebbene richiamati due volte, continuino a intralciare le operazioni (in questi casi è prevista anche la pena della reclusione da due a cinque anni, oltre a una sanzione pecuniaria)

Se regolarmente accreditato secondo la procedura prevista dalla legge, il rappresentante di lista – in particolare – ha facoltà di:

  • trattenersi all’esterno della sala della votazione, durante l’intervallo di tempo in cui questa rimane chiusa;
  • assistere a tutte le operazioni, sedendo al tavolo del seggio elettorale o in sua prossimità;
  • indossare un bracciale o un distintivo recante esclusivamente il contrassegno della lista o del soggetto che egli rappresenta;
  • chiedere al presidente di seggio e al segretario di inserire sinteticamente nel verbale eventuali dichiarazioni, in caso di proteste o irregolarità;
  • apporre la propria firma sui verbali, sui plichi contenenti gli atti relativi alle operazioni svolte, sulle strisce di chiusura dell’urna e sui sigilli posti sulle finestre e sulla porta di accesso alla sala.
  • Egli non è invece autorizzato a toccare le schede elettorali;
  • effettuare propaganda politica;
  • redigere elenchi di persone che si siano astenute dal voto oppure, al contrario, che abbiano votato;
  • assistere alle operazioni di scrutinio relative a una votazione per la quale non è accreditato, in caso di svolgimento contemporaneo di due o più consultazioni.SEGGI

Risse e schiamazzi davanti ai locali: il sindaco chiude solo quello marocchino

carabinieriNon è l’ordinanza di un sindaco leghista: a Campi Bisenzio il sindaco ordina la chiusura anticipata di un locale perché “frequentato esclusivamente da cittadini marocchini” [1, p.3]. Peccato che sbaglia tutto e ai cittadini tocca pagare il conto.

Ovviamente la nazionalità degli avventori non era l’unico motivo dell’ordinanza: si parla di una rissa con ferito e delle continue proteste degli abitanti della zona, ma la molla che fa scattare l’ordine di chiusura pare proprio il fatto che lì ci siano solo marocchini.

Infatti quando chiedemmo un provvedimento identico [2] cioè anticipare l’orario di chiusura per il Circolo di San Martino – dove c’era stata un’analoga rissa con coltello e analoghe proteste dei cittadini – il sindaco si sdegnò e la sua maggioranza respinse la nostra richiesta.

Noi crediamo che gli abitanti di San Martino avrebbero meritato la stessa attenzione di quelli di via Verdi, ma evidentemente chiudere un ristorante marocchino si può fare, mentre toccare il Circolo no: L’assessore Nucciotti si disse preoccupato di non “colpire l’attività” del Circolo, forse riferendosi alle indecenti macchinette mangiasoldi lì dentro ospitate. Il sindaco manifestò la sua solidarietà al presidente del Circolo, forse memore del fatto che gli aveva assegnato un incarico di fotografo istituzionale [3] poco dopo la sua elezione. In segno di solidarietà sindaco e alcuni assessori andarono il venerdì a mangiarsi una pizza al Circolo, dicendo che tutto va bene, che i problemi se li erano inventati i 5 Stelle e che comunque erano in via di soluzione. Peccato che il lunedì seguente proprio dentro al circolo toccò registrare anche un tentato omicidio [4].

Crediamo che l’ordinanza del sindaco sia un atto che può essere usato quando un locale attira spacciatori, individui che abusano di alcol e sono inclini alla violenza. Non fa differenza se è un ristorante etnico o un circolo “amico” e il problema non cambia di una virgola se gli avventori sono tutti marocchini (sindaco: nessuna vergogna per quelle parole dal sapore razzista sotto cui hai messo la firma?)

Purtroppo tocca registrare anche l’esito negativo dell’ordinanza: il gestore del locale ha fatto ricorso al TAR e lo ha vinto: il tribunale ha sentenziato che il Comune ha agito in maniera sproporzionata perché avrebbe dovuto tentare un dialogo prima di ordinare la chiusura anticipata. Il TAR ha ravvisato un “provvedimento illegittimo”, “la condotta colpevole dell’Amministrazione”, un “comportamento negligente e dunque colposo dell’Amministrazione, non sussistendo i presupposti per il riconoscimento dell’errore scusabile” [5, pp.6-7].

Un modo raffazzonato di procedere; e c’è andata bene che dobbiamo pagare solo le spese legali [6], se il proprietario del locale fosse stato più rapido nel ricorso ci toccava pagargli pure i danni! Fanno 1.305 euro a cui si devono aggiungere gli onorari degli avvocati. Soldi nostri ovviamente.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/02/2014-10-09_ordinanza-336.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/10/28/san-martino-nessuna-risposta-a-degrado-e-violenza-il-problema-sono-i-5-stelle/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3a/2013-09-24_gc-202.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/1e/2015-10-30_bisenziosette_san-martino-tentato-omicidio.jpg
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/60/2016-01-13_sentenza-tar.pdf
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6b/2016-03-24_cc-debito-fuori-bilancio.pdf

Inceneritore: abbiamo letto il ricorso TOP-secret-di-Pulcinella

assange2_lblQuando chiedemmo [1] del ricorso al TAR sull’inceneritore il sindaco di CampiBisenzio rispose per bocca dell’assessore al disastro ambientale Ciambellotti, dicendo che sì, l’aveva fatto, ma che era un segreto e non l’avrebbe fatto vedere a nessuno [2]. Il suggerimento dell’avvocato era evidentemente più importante del “Comune casa di vetro” [3] sbandierato in campagna elettorale.

Abbiamo cercato quel documento top secret su WikiLeaks, ma Julian Assange ci ha detto di non rompere e di fare un normale accesso agli atti: l’Amministrazione ci ha messo un mese per accertare che un consigliere aveva il diritto di vederlo e per fotocopiare le 22 pagine. Un successone! Quindi noi abbiamo letto il ricorso, ma non possiamo dirvi cosa c’è scritto: se vi pare una follia e una mancanza di rispetto verso i cittadini, siamo d’accordo con voi!

Abbiamo sperato che tutto questo riserbo nascondesse l’arma fine-di-mondo, un ricorso capace di incenerire l’inceneritore per sempre; spiace deludervi, ma non è così.

D’altra parte il sindaco è sempre stato favorevole all’inceneritore, come lo è stato il suo predecessore Chini e come lo sono tutti i vertici del Partito Democratico. La romagnola Hera ha fatto i suoi investimenti e deve passare all’incasso; se Quadrifoglio sono anni che si impegna a far fallire la differenziata [4] un motivo ci sarà.

Nel ricorso c’è il segreto di Pulcinella: il sindaco vuole che siano piantati un po’ di alberi prima di fare l’inceneritore. Vuole le famose opere di mitigazione e compensazione che ormai non si sa più come potranno essere realizzate fra aeroporto, terza corsia, interporto, liquami, ….

Diverse pagine del ricorso servono poi a mettere una pezza al fatto che il Comune di Campi non si è presentato [5] alla seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi. L’assenza è stata presa per un Sì, ma il Fossi voleva dire No, si sarà pentito di questa ingiustificabile leggerezza? Invece del ricorso sarà il rimorso del TAR?

Infine – leggendo le carte – ci pare che il ricorso sia stato inviato all’indirizzo sbagliato. Ma forse ci sbagliamo noi…

Resta il fatto che il tutto ci è costato 13.580 euro per 17 giorni lavorativi: 760 euro al giorno [6]. Non resta che attendere l’esito, ma non siamo per niente ottimisti.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/32/2016-01-26_quesito-ricorso-tar.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2016-01-26/2016-01-26_quesito-tar-ciambellotti.mp3
[3] http://www.lanazione.it/firenze/politica/2012/10/28/793808-fossi_sindaco.shtml
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/5/52/2016-02-20_la-nazione_flop-rifiuti.jpg
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/61/2015-08-06_verbale-cds-inceneritore.pdf
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/5/50/2015-12-29_gc-171.pdf

Spacciatori di aeroporto e inceneritore nelle scuole!

2016-03-07_scuola-spacciatoriSono in circolazione due libretti belli e colorati destinati ai bambini delle scuole elementari, uno che racconta quanto è bello l’aeroporto (quello nuovo, da costruire) [1] e l’altro che racconta cosa fare coi rifiuti: differenziarli se possibile, ma anche dargli fuoco [2].

Nel libretto sull’aeroporto la parte dello scettico è affidata a un gatto un po’ coglione, che si preoccupa dei pesci che non potranno più nidificare (sic!).

Il gatto, proprio perché è coglione, non spiega ai bambini che l’aeroporto costerà (se va bene) 150 milioni di euro presi dalle tasche di babbo e mamma e che quei soldi potrebbero servire invece a costruire decine di scuole piene di palestre, laboratori, libri, quaderni e pennarelli (con i tetti che funzionano e i maestri felici di fare il loro mestiere). E non si dice che se vogliono prendere l’aereo per andare in vacanza possono continuare a farlo da Pisa.

Nel libretto sui rifiuti invece lo scettico neanche esiste, si scrive senza vergogna che i “medici smentiscono” gli “effetti dannosi” degli inceneritori sulla salute!

Dubito che tali medici esistano davvero, a meno che non siano in conflitto di interessi. Molto semplicemente quella è un balla: ai bambini si deve avere il coraggio di dire che babbo o mamma potrebbero ammalarsi di tumore, oppure un fratellino nascere malformato e che questo potrebbe essere causato dall’inceneritore! Non lo dice un terrorista ambientalista, lo dicono i medici della ASL10 [3, p.13].

Cari maestri, noi vi affidiamo i nostri bambini, confidiamo che voi facciate bene il vostro mestiere!


Il libretto “Riusi: da rifiuti a risorse” è compreso nelle iniziative di educazione ambientale di Quadrifoglio S.p.A. [5], trattasi si edizione fuori commercio patrocinata da cinque società che si occupano di rifiuti, tra cui CIS S.r.l. che gestisce l’inceneritore di Montale, Quadrifoglio S.p.A. che partecipa alla costruzione dell’inceneritore di Case Passerini e AER S.p.A. che gestisce l’inceneritore “I Cipressi” di Rufina.

Il libretto di propaganda sull’aeroporto, edizione fuori commercio sponsorizzata da Toscana Aeroporti S.p.A., è accompagnato anche dall’album da colorare [4].


Nel verbale della Conferenza dei Servizi del 08/04/2014 sull’inceneritore di Case Passerini, a p.13 la ASL prescrive: “un progetto di sorveglianza degli effetti sugli esiti riproduttivi (aborti spontanei, nati pre-termine e/o di basso peso, malformazioni congenite ecc.) e sull’incidenza dei tumori potenzialmente correlabili alle emissioni del termovalorizzatore nella popolazione residente nell’area di potenziale ricaduta delle emissioni dell’impianto”.

Questo invece il testo patrocinato da Quadrifoglio: “In Italia la presenza di termovalorizzatori non è sempre ben vista dalla popolazione locale che non vuole l’impianto vicino casa e teme effetti dannosi sulla salute ma, oggi, i medici lo smentiscono”.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/10/Toscana-aeroporti-rigo-pucci-plano.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/8/81/Riusi-da-rifiuti-a-risorse_estratto.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/bc/2014-02-28_prov-fi_verbale-cds.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/70/Toscana-aeroporti-coloriamo-aeroporto.pdf
[5] http://www.perunaltracitta.org/2016/02/29/8842/

Volontariato peloso a Campi Bisenzio?

2016-02-21_volontariato-pelosoLo diciamo da tempo che la politica usa il volontariato per creare consenso elettorale usando i soldi pubblici come merce di scambio, barando coi rimborsi senza spese [1] e sconfinando nel lavoro nero.

Questo ci è costato spesso l’essere malvisti dai volontari che, con vero spirito di servizio, altruismo e senza interesse, prestano la propria opera alla collettività.

Poi capita di leggere sul giornale la parola “volontario” accanto a “ritorno economico” come se fosse una cosa normale (La Nazione 20/02/2016: “Cura del verde, bando per le associazioni” [2]). L’articolo è chiaro: i volontari lavoreranno gratis come sempre, a intascare i soldi saranno le Associazioni con tanto di tariffe al metro quadro.

Il meccanismo consolidato negli anni è senza vergogna, al punto che nelle delibere del Comune capita di leggere di lavoro “volontario” pagato 7 euro l’ora, corredato pure di gioioso confronto con i prezzi di professionisti sul mercato [3]!

Sindaco, ci spieghi come mai se per tagliare l’erba nel mio giardino pago qualcuno senza tasse e contributi si chiama lavoro nero, ma se lo fa il Comune si chiama volontariato?!

Se fossero spiccioli sarebbe cosa da nulla, ma negli ultimi anni si conta quasi un milione di euro elargiti! Perché non si usano questi soldi per creare lavoro vero? E come succede che centinaia di migliaia di euro diventino solo pochi spiccioli di mancia nelle tasche del pensionato volontario?

Io credo che i volontari (quelli veri) dovrebbero ritenersi indignati da questo bando con tanto di “ritorno economico”, che inevitabilmente porta ad accostare l’aggettivo “peloso” [4] alla loro attività.

[1] https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1137310312950028&id=625880314093033
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/f/fb/2016-02-20_la-nazione_verde-bando-associazioni.jpg
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/c/c0/2014-06-24_gc-107_relazione.pdf
[4] https://www.google.it/search?q=modo+di+dire+carit%C3%A0+pelosa

Campi Bisenzio: le mani sui liquami

2016-02-19_liquami-in-che-maniLa società Vergine “avrebbe gestito 100mila tonnellate di fanghi non trattati, la cui puzza ha asfissiato un intero paese per anni e guadagnato 12 milioni di euro, il doppio di quello che avrebbe incamerato rispettando le norme ambientali”. [1] È accaduto a Taranto, ma la società responsabile è di Calenzano e il suo rappresentante legale Paolo Ciervo è stato indagato.

Ora sapete da quali mani verrà gestito l’impianto smaltimento liquami previsto accanto al centro benessere Asmana [2]: c’è infatti la firma dello stesso Paolo Ciervo sulla richiesta di autorizzazione [3] a cui il sindaco metropolitano Nardella ha detto sì. La società Vergine è sparita, ma Ciervo è sempre lì e la sua nuova società Cipeco sta allo stesso numero civico di via Vittorio Emanuele.

L’Amministrazione di Campi che fa? Abbiamo interrogato [4] la giunta e la risposta dell’assessore Salvi [5] è stata agghiacciante: “sul piano urbanistico non ci sono particolari obiezioni”, in definitiva è “area industriale”. Quindi – par di capire – sono stati dei fessi quelli che hanno messo l’hotel 500 e Asmana proprio da quelle parti!

Senza vergogna l’assessore in una intervista definisce “un’opportunità per Campi” l’avere affidato lo smaltimento di rifiuti pericolosi e maleodoranti ad una ditta con 6 milioni di problemi con la giustizia! Noi ci permettiamo di dissentire visto che preferiamo avere a che fare con persone incensurate e che l’ambiente preferiamo preservarlo anziché saccheggiarlo.

Resta da capire a cosa serva questa giunta e questo sindaco, che prima della nostra interrogazione forse neanche sapeva del costruendo impianto. E se lo sapeva certamente non ha informato i cittadini, perché la trasparenza è buona solo come slogan per le elezioni. O forse ha taciuto perché sperava nel frattempo di abbindolare qualche altro imprenditore e fargli costruire qualcosa in mezzo al tanfo. O forse ha taciuto perché gli affari della Cipeco gli stanno più a cuore che il benessere dei suoi cittadini.

Il percorso per avvelenare la Piana inizia negli anni settanta con l’inceneritore di San Donnino e la Democrazia Cristiana, ma non è cambiato niente con i DS/PD che ci regalano l’inceneritore di Case Passerini (Adriano Chini esecutore a Campi). Il partito unico di Renzi ci aggiunge aeroporto e liquami grazie all’esecutore Fossi. Campigiani, sarà il caso di fare basta?

[1] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/01/29/rifiuti-illeciti-nella-discarica-scatta-il-sequestro-su-conti-e-caseBari16.html
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/12/20/a-700-metri-da-asmana-il-nuovo-impianto-per-smaltire-186-mila-tonnellate-di-liquami-allanno/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/24/2015-03-06_sia-impianto-rifiuti-liquidi-capalle.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/68/2015-12-29_quesito-impianto-liquami.pdf
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2015-12-29/2015-12-29_salvi_impianto-liquami.mp3

Tramvia e balle spaziali

2016-02-18_tramvia-balleA  Campi Bisenzio la tramvia serve a far digerire le porcherie: costruiamo l’#inceneritore? In cambio vi diamo la tramvia… Vi piazziamo il nuovo aeroporto sotto casa? Ma in cambio avrete la tramvia… Il nuovo centro smaltimento liquami? Non vi lamentate che arriva la tramvia…

E il sindaco si fa anche propaganda (pagata con i soldi nostri) annunciando [1] per l’ennesima volta che l’opera è praticamente pronta: i soldi ci sono, il percorso e le fermate già decise… Pare di poter già comprare i biglietti!

Poi interroghi l’assessore che, nero su bianco, è costretto a smentire tutto [2]:

1) Non c’è alcun progetto esecutivo.
2) Le ipotesi di percorso saranno definite poi.
3) Il Comune non ha ricevuto alcun finanziamento né impegnato soldi.
4) I tempi sono tutti da definire.

A differenza dell’aeroporto (una speculazione che arricchisce i privati con soldi e risorse pubbliche, senza alcuna utilità per i cittadini) la tramvia potrebbe essere un ottimo strumento per combattere la follia del traffico privato. Ma come per tutte le opere pubbliche si rischia di agire in barba alla legge; ad esempio dando il via ai lavori senza un progetto definitivo per consentire la lievitazione dei costi e ampliare i margini del malaffare.

Non a caso la costruzione della Linea 2 di Firenze è nelle mani di Fincosit, il cui Presidente è stato arrestato per l’inchiesta sul Mose [3].

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/7c/2016-02_tramvia-linea4-propaganda.png
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/da/2016-01-12_interrogazione-tramvia-risposta.jpg
[3] http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2014/09/17/news/mazzi-vuole-patteggiare-ero-nella-cupola-del-cvn-1.994944