MARCO ALESSANDRO

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  • La frase ” uso razionale del territorio” anzichè ” Cemento Zero ” non significa  necessariamente via libera alle nuove cementificazioni ; razionale vuol dire valutare in modo intelligente come risolvere l’eventuale domanda o proposta di nuove costruzioni valutandone l’impatto sul territorio e la reale necessità arrivando anche a rifiutare una certa realizzazione oppure trovando una valida alternativa o prevedere anche aree verdi che armonizzino con le costruzioni  senza imporre necessariamente una condizione limite come il cemento zero .

    Intendiamoci personalmente condivido l’idea di non costruire più ma è una valutazione personale che potrebbe anche -in teoria – non essere condivisa da tutti per esempio da tutti coloro e non sono pochi , che lavorano appunto nell’edilizia (Ditte costruttrici, muratori, Geometri, Ingegneri , Elettrici , Idraulici ecc. )

    Per quanto riguarda l’aspetto politico ( consenso cittadino) il programma ” Cemento zero” potrebbe ugualmente e forse di più essere propaganda per avere consensi dato che da un lato si fa certamente bella figura essendo un tema legato all’ambiente ed alla ecologia ma poi sarebbe molto difficile riuscire a realizzarlo completamente anche se avessimo, per assurdo, pieni poteri decisionali in Comune.

    Spero di aver dato altri spunti per un democratico confronto di opinioni e per un ulteriore sviluppo dell’argomento.

    in risposta a: Politica: Referendum Comunale deliberativo senza quorum #285

    Faccio notare che sullo statuto Comunale ( Campi ) è scritto quanto segue :

    Art 16 referendum comunali

    1- sono istituiti i referendum propositivi , abrogativi e consultivi

    I referendum sono ammessi su questioni di rilevanza generale interessanti la collettività che non siano lesivi dei diritti costituzionalmente garantiti.

    Quindi il propositivo è già istituito.

    Per quanto riguarda il regolamento :

    La proposta di richiesta di referendum deve essere sottoscritta da almeno 50 cittadini con firme autenticate

    Una volta espletato l’esame di ammissibilità e proponibilità ( art 18 regolamento) la richiesta deve essere sottoscritta da almeno:

    950 soggetti per i referendum consultivi

    1450 soggetti per i referendum abrogativi e propositivi

    in risposta a: Politica: Referendum Comunale deliberativo senza quorum #223

    Credo che non sia per niente facile far accettare , con una sola petizione , al Comune un cambiamento dello statuto .

    I referendum deliberativi non sono infatti previsti nè dalla nostra Costituzione nè da norme Regionali o Comunali – non a caso .

    Comunque , visto che in alcuni Comuni è stato fatto ( con consiglieri del Movimento però ) non è una battaglia proprio impossibile da vincere e poi , appunto, ci sono casi in cui questo è stato ottenuto.

    In effetti abbiamo visto quale esito hanno avuto i referendum( propositivi o abrogativi) che sono stati fatti in passato ( compreso quello per l’inceneritore ) quindi è inutile continuare a sprecare tempo e denaro per fare questo tipo di referendum ; forse vale la pena di intraprendere questa battaglia.

    Inoltre vorrei dire  , dato che questa iniziativa è già stata presa dagli amici di Calenzano, ritengo che questo tipo di iniziative ,ovvero molto impegnative e di importanza globale, dovrebbero essere portate avanti , contemporaneamente ,da tutti i Movimenti 5 stelle dei comuni della nostra provincia  in modo da dare anche un maggior vigore e valenza all’iniziativa.

    In ogni caso è fuori dubbio che questo tipo di referendum è l’unico che obbligherebbe, in modo legale , le Istituzioni ad accettarne l’esito ed a renderlo esecutivo.

     

     

    in risposta a: Ambiente: No inceneritore, raccolta rifiuti differenziata #220

    Esiste un problema che rimane irrisolto da quando abito a Campi Bisenzio, ovvero dal lontano  1971, che riguarda la presenza di inquinamento da fumo nell’aria e non mi riferisco alla normale emissione di fumi  ad es per riscaldamento o per le macchine ecc. ma proprio ad un odore di fumo che si avverte in modo significativo specialmente d’estate quando si lasciano le finestre aperte per il caldo .

    A volte può essere qualcuno che brucia occasionalmente qualcosa ( erba o sterpaglia ) o magari peggio ( materiali inquinanti ) ma chiedendo in giro sono venuto a sapere che esiste o esisteva ( magari con la crisi ha chiuso ! ) una ( o forse più di una ) fabbrica di tessuti o maglieria che sistematicamente bruciava ( di notte per non dare nell’occhio ) residui di prodotti tessili appestando così l’aria tanto che spesso sono stato costretto – abito al quinto piano – a chiudere tutte le finestre ed aspettare che il vento dissipasse il fumo.

    Sarebbe necessario , visto i problemi che abbiamo nella piana in termini di inquinamento, fare una normativa Comunale  che proibisca la combustione di prodotti sia che avvengano in fabbrica o a cielo aperto senza un controllo ed uno specifico permesso e contemporaneamente installare dei sensori ( qui potrei dare una mano ) per l’analisi dello stato dell’ aria .

     

    in risposta a: Società: Restituire agli anziani un ruolo sociale #216

    Ci sarebbe anche un altro modo di occupare i pensionati ovvero utilizzare le competenze che derivano dalle loro  esperienze lavorative per riversarle e trasmetterle ai giovani.

    Si potrebbe trovare una sede adatta ed istituire un servizio , una specie di scuola , che preveda attività di insegnamento  sia teoriche che manuali ma anche racconti di esperienza di vita e lavorative che potrebbero essere molto utili per i giovani e per la scelta dell’orientamento scolastico e/o dei loro progetti per un futuro inserimento nel mondo del lavoro ma anche per capire meglio le loro personali attitudini o le loro aspettative di vita.

    Credo che da qualche parte in Italia sia stata già fatta qualche esperienza di questo tipo si potrebbe fare una ricerca per facilitare la realizzazione di questo progetto basandosi su esperienze già fatte da altri.

    Di sicuro esiste un enorme bagaglio culturale accumulato in queste persone che ad oggi non viene in alcun modo utilizzato. Ritengo che sia veramente un  peccato.

    Marco Alessandro

    in risposta a: Società: Verifica dei contributi erogati alle associazioni #215

    Sono d’accordo sulla necessità di stabilire delle priorità in base alla utilità dell’ attività associativa ed aggiungerei che ,onde evitare quanto già accade per il finanziamento dei partiti ovvero erogazione di denaro indipendentemente dall’entità delle spese sostenute e di entità molto al di sopra dell’effettiva necessità di spesa, sarebbe necessario verificare il costo previsto dai vari progetti di attività da realizzare e proposti dall’associazione X anche per distribuire meglio i finanziamenti visto che  i soldi disponibili sono pochi.

    in risposta a: Politica: Assemblee pubbliche con i cittadini #202

    Visto che, per nostra fortuna , abbiamo una sede – e che sede ! perchè non proviamo ad organizzare delle serate o magari anche il sabato pomeriggio aperte al pubblico affrontando un  tema specifico , nel’ambito del nostro programma ma anche su altri argomenti di interesse generale ,dove si discute e si propongono idee stimolando l’intervento dei cittadini che partecipano o anche fare una piccola conferenza su temi culturali.

    Sarebbe necessario fare una buona pubblicità ( volantini nelle cassette – per strada ecc) e fissare un giorno specifico nella settimana in modo che si sappia che in tale giorno della settimana il Movimento 5 S. di Campi organizza  un evento che interessa la comunità.

    Se avesse successo potrebbe diventare un sistema per far conoscere ai cittadini le nostre idee e raccogliere consensi per il nostro Movimento.

    Marco Alessandro

    in risposta a: Trasporti: Riaprire il ponte sul Bisenzio: la parola ai cittadini #201

    Assolutamente contrario alla riapertura traffico anche se parziale  !

    – Prima di tutto non vedo proprio quale vantaggio potrebbe avere un negozio vedendo transitare un mezzo che non si può neanche fermare un secondo per vedere una vetrina

    – La strada è troppo stretta  – ci sono anche rivendite alimentari che si prenderebbero il gas di scarico delle macchine.

    – Il transito pedonale sarebbe penalizzato e reso non più sicuro specialmente per i bambini .

    – I marciapiedi sono troppo stretti a malapena ci si passa in due

    – Non si potrebbero organizzare iniziative per valorizzare il centro storico

    Insomma devo continuare ? Io credo che l’isola pedonale sia stata una conquista ed ormai è una scelta condivisa da molti Comuni che l’hanno realizzata bisogna solo trovare un modo per sfruttare meglio questa opportunità ai fini della valorizzazione del centro storico argomento molto più interessante e stimolante e quanto mai necessario.

    Marco Alessandro

    Ci vorrebbe un censimento di quanti sono gli extracomunitari senza permesso o comunque che non hanno un lavoro e fissa dimora  e che girano continuamente per le strade per cercare di venderti qualcosa .Non trovo giusto che , in una Società civile, dopo aver permesso il loro ingresso in Italia  nessuno se ne occupi più. Mi domando dove vivono ed in quali condizioni igieniche si trovano ; non esiste nessun tipo di controllo per loro.

    Dal momento che le amministrazioni locali permettono che questi poveracci possano girare liberamente nel nostro ed altri Comuni dovrebbero pensare però anche a controllarli ,trovargli una sistemazione e , non dico un lavoro vero e proprio ma qualche occupazione e magari un aiuto minimo finanziario ; andrebbero istruiti sui diritti e doveri dei cittadini e sopratutto controllarli dal punto di vista sanitario in quanto potrebbero essere , visto lo stato in cui vivono senza igiene ne cure,veicolo di malattie.

    Insomma si dovrebbe trovare il modo di integrarli nella società anzichè tapparsi gli occhi e far finta di niente .

    Si potrebbe provare ad intervistarne qualcuno ( io ne conosco due o tre che regolarmente tentano di vedermi qualcosa ; a volte compro ma il più delle volte gli do un pò di spiccioli senza prendere niente ) per conoscere la loro storia , verificare la loro cultura e provenienza , conoscere i loro problemi, dove alloggiano ecc. in modo da fare una statistica per capire il modo in cui si potrebbero aiutare.

    MARCO ALESSANDRO

    in risposta a: Economia: Contributi alle aziende in difficoltà #133

    Le aziende possono essere in difficoltà per motivi diversi e sarebbe necessario capire , per non generalizzare, i motivi che hanno portato alle difficoltà. Tra i possibili motivi :

    – Mancanza di lavoro dovuto si alla crisi ma spesso anche  all’incapacità di diversificare il prodotto o l’attività non considerando che è cambiata l’economia e la domanda sul mercato.

    – Mancanza di investimenti nel momento in cui la crisi era alle porte  .

    – Difficoltà nel riscuotere le fatture per il lavoro svolto pagando tasse e IVA indipendentemente dal buon esito o meno del pagamento.

    – Difficoltà nell’accesso al credito : anch’io ho provato a rivolgermi alle strutture preposte tipo CNA  e altre ma i piccoli imprenditori non vengono neanche considerati ci sono aziende con dipendenti che contano molto di più quindi … restano le banche che ti danno i soldi ( con interessi che sappiamo ) ma ora te li danno solo se presenti un progetto fattibile e ragionevolmente sicuro.

    In  teoria le strutture dove si possono chiedere prestiti con tassi agevolati ci sono già ma è sempre più difficile ottenerli ; bisogna dimostrare che sei in regola con tutti i pagamenti ( tasse ecc ) devi versare una quota fissa associativa e presentare un progetto valido di investimento. Il parere favorevole o meno te lo danno dopo qualche mese.

    Negli anni 2001 2004 era tutto molto più semplice questa è la dura realtà putroppo.

    Marco Alessandro

     

     

     

     

    in risposta a: Economia: favorire le attività commerciali locali #132

    I negozi a Campi stanno sparendo per diversi motivi :

    1) Crisi generale

    2) Per avviare una attività ci vogliono investimenti notevoli e non si può investire quando non si è sicuri di avere successo e in questo momento nessuno si può permettere di fare salti nel buio e buttare i soldi.

    3)Esistenza di numerosi centri commerciali nelle vicinanze

    4) Il fatto che il centro sia chiuso al traffico non significa niente ; ci sono parcheggi a breve distanza ed altri si possono fare.

    5) I negozi specializzati dove puoi trovare cose particolari sono pochissimi.

    6) Per rimediare a questa situazione c’è solo un modo a mio avviso : sarebbe necessario avviare delle iniziative , in campo culturale , musicale, sportivo e altro  ma in grande e non solo occasionalmente ma come impegno nel tempo che richiamino l’attenzione dei molta gente ovvero riuscire a creare un buon motivo perchè una persona che abita a Firenze , per esempio,sia stimolata a venire a Campi perchè … c’è qualcosa di molto interessante da vedere o da fare.

    Per esempio io mi occupo , tra le altre cose, di Astronomia e faccio parte di una associazione ; abbiamo un osservatorio privato super tecnologico sulle colline sopra Scandicci e facciamo ricerca ; ho già fatto a Campi diverse iniziative negli anni passati ho anche scritto articoli su disegno Comune  e tenuto lezioni alle scuole medie ; se organizzo una manifestazione e conferenze a Campi organizzata bene ed in grande ( avrei bisogno di supporto) richiamando anche ospiti importanti nel settore , portando piccoli telescopi in piazza ecc. ecc potrei richiamare ( avendo fatto un’ottima pubblicità ed informazione ) moltissima gente.

    Alla prossima

    Marco Alessandro

     

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